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너의 뇌 보다 내 뇌는 더 용감해 / il mio cervello è più impavido del tuo / my brain is more fearless than yours


Jisung si irrigidì, rispondendo con voce tesa a Minho. –Anch'io. Anch'io ti voglio bene.

Un tonfo per terra. La mano di Minho si era spostata ora verso la tasca sinistra, facendo cadere a terra il cellulare. Lo calciò all'indietro, facendolo scivolare lungo il pavimento polveroso e arrivare ai piedi di Chan.

Il ragazzo si chinò a terra, afferrando il telefono senza dire nulla.

–Cos'era quello?– chiese la donna.

–Non muoverti. Se lo fai sei morta. Se chiunque di voi si muove ora, lei morirà.– chiarificò.–102598.– disse poi.

Chan si girò verso Changbin, il quale strappò il cellulare dalla sua mano e digitò il codice che Minho aveva appena recitato come pin sul blocco schermo. Era corretto, dunque lo passò di nuovo al suo compagno, che guardò l'espressione preoccupata di Jisung per qualche istante, prima di far partire una chiamata per la polizia.

Minho estese il suo braccio a destra, spingendo Jisung dietro di sé, prima di tornare a posare nuovamente la mano sulla pistola accanto a quella sinistra.

Jisung si girò verso Chan e Changbin, osservando il modo in cui il primo dei ragazzi si era accovacciato e stava parlando così piano da essere quasi impercettibile. Aveva chiesto alla polizia di raggiungerli in silenzio, in meno tempo possibile, spiegando loro anche quale traiettoria avrebbero utilizzato i criminali se fossero fuggiti prima, in modo da fermarli.

–Chiamate le altre squadre.– disse la donna.

–Anche se tentate di scappare, ormai è troppo tardi.– disse Minho.

–Allora vi uccideremo entrambi.– disse nuovamente, sorridendogli.

–Se io muoio ora o meno, per te non cambierà assolutamente nulla. Sì, capisco, forse mi vuoi ammazzare per tutti questi problemi che ti sto causando. Ma non sono io. Queste sono le conseguenze di tutto ciò che tu hai fatto.

–Mi stai cercando di dare una lezione quando hai 23 pistole puntate addosso?

–Il numero non conta. Sì, la probabilità di essere colpito sarà più alta, ma sta tutto nel prendere in pieno il bersaglio. Se uno dei tuoi uomini si muovesse ora e mi mancasse, uno solo dei miei proiettili potrebbe essere in grado di ucciderti. E tu non vuoi morire, non è così? Hai sempre avuto il controllo su tutto, ma ora sono io ad averlo.

–Minho, smettila!– sussurrò Jisung, tirandogli un pugno leggero contro la schiena.

Ne aveva bisogno. Aveva bisogno di tempo affinché la polizia potesse essere in grado di raggiungerli.

–Se dovrò morire oggi, lo farò. Ma non ti permetterò mai di andare avanti così.

Minho percepì la presenza di Chan e Changbin vicino a lui. Non se n'erano andati, non avevano ancora fatto alcuna mossa sbagliata. Stavano seguendo il suo piano insano.

–Minho, smettila di fare l'idiota.– mormorò Jisung, di nuovo.

Il suo sangue sembrava essersi ghiacciato, nonostante il suo cuore lo stesse pompando a una velocità quasi allarmante. I suoi occhi erano ormai lucidi, ma nessuna lacrima osava scapparne. I suoi arti erano rallentati, quasi come se i suoi muscoli fossero intorpiditi, come se avessero smesso di funzionare da soli come al solito. Non sapeva se sarebbe stato in grado di correre, se le sue gambe avrebbero semplicemente ceduto piuttosto.

of these chains | minsungWhere stories live. Discover now