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더 높이 데려가줘 / portami più in alto / take me higher

!!per chi non vuole leggere smut: le prime due frasi (primo "a capo") di questo capitolo hanno una descrizione piuttosto grafica (?) che potrebbe darvi fastidio, ma per il resto dovrebbe essere tutto apposto

Minho si ritrasse lentamente da dentro Jisung, facendo una smorfia, togliendosi poi il preservativo e lasciandolo cadere a terra. Afferrò poi un paio di fazzoletti dal comodino, ripulendo con cura l'addome di Jisung, mentre quest'ultimo lo osservava silenzioso.

–Che c'è?– chiese con un tono dolce, buttando i fazzoletti per terra e chinandosi verso Jisung, percependo le braccia del ragazzo attirarlo nuovamente a sé.

–Ti amo.– sussurrò, premendo il suo viso contro il collo di Minho, respirando fino all'ultimo il suo odore. Non era il suo solito profumo che aveva sempre quando dormivano insieme, quello che sapeva di bagnoschiuma e shampoo, ma non gli dispiaceva nemmeno un po'.

–Ti amo anch'io.– mormorò Minho, sorridendo e staccandosi da lui per riuscire a dargli qualche bacio sul viso. Jisung chiuse gli occhi, le sue braccia ancora intorno al collo di Minho, il suo fiato che gli faceva il solletico sulle guance.

Nei minuti successivi, Jisung si arrese a lasciarsi trasportare da Minho in bagno e a farsi una doccia nonostante volesse solo restare disteso sul letto ad abbracciare l'altro ragazzo. Stare in piedi lo aveva reso ancora più stanco, quando prima non credeva neppure di esserlo.

–Non addormentarti in piedi.– mormorò Minho, facendolo rabbrividire. Una sua mano era posata sul suo fianco, tenendolo vicino a sé mentre si lavavano i denti.

–Nuon m stuo addormuentdfo in puiedi.

Minho sorrise. –Sicuro?

–Mhm.– rispose Jisung, abbassandosi sul lavandino e sputando il dentifricio, risciacquandosi poi la bocca.

Quando entrambi avevano finito di lavarsi i denti, Minho prese qualche istante per tamponare i capelli ancora umidi di Jisung, chiedendogli poi di fare lo stesso per lui e dandogli un bacio sulle labbra che si sarebbe già trasformato in qualcos'altro se solo non fossero stati entrambi troppo stanchi anche solo per pensarci.

Lo prese per mano, portandolo fuori dal bagno e sbrigandosi ad afferrare un paio di boxer per entrambi, da indossare in fretta, prima di infilarsi di nuovo nel letto, abbracciandosi stretti e scambiandosi ancora qualche bacio e carezza in silenzio. Minho spense la luce prima di dimenticarsene, accendendo piuttosto la lampada sul comodino e lasciando che Jisung cercasse la posizione più comoda per lui per dormirgli abbracciato, come faceva sempre.

–Sonno?– sussurrò Minho.

–Mhm.

–Dormi, allora.

–Grazie, avevo bisogno di te che me lo dicessi.

Minho ridacchiò. –Ti amo, Jisung.– disse poi, serio, ma con uno strano sorriso sul viso che non sembrava volersene andare.

Jisung aprì gli occhi, lasciando andare la sua posizione comoda su un fianco per rotolarsi sul corpo di Minho, le sue braccia intorno al suo busto e le sue gambe intersecate con quelle dell'altro ragazzo. –Anch'io ti amo, Minho.

–Riesci a dormire, così?

–Tu? Ti sto schiacciando?– chiese Jisung, ridendo.

–Abbastanza.– rispose Minho. –Ma resta così lo stesso se non ti dà fastidio.

A Jisung piaceva fin troppo sentire il calore di Minho raggiungere diretto la sua pelle, scaldarlo molto di più di quanto avrebbe mai potuto fare una coperta. Chiuse gli occhi, sentendo le braccia di Minho circondarlo di nuovo, tenendolo al caldo.

of these chains | minsungWhere stories live. Discover now