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그 과거가 안 지나갔다 / quel passato non è passato / that past hasn't gone yet.


[Presente]

–Scusa, forse mi sono comportato in un modo un po' inaspettato.– mormorò Minho.

–Non importa.– disse Jisung, continuando a stringerlo tra le sue braccia.

Passarono vari istanti in silenzio, soltanto abbracciati l'uno all'altro.

–Dammi un momento.– disse Minho, ridacchiando. –Non so più se sono pronto a parlarne, ora.

–Uhm..voglio dire..è una decisione tua. Se non so cosa devi dirmi, non posso aiutarti.

–Lo so. Mi sento solo un po' come se stessi impazzendo.

Jisung sospirò. –L'hai presa davvero così tanto male? Se l'avessi saputo avrei evitato..

Minho si staccò da lui, afferrandogli il braccio e tirandolo verso di lui mentre si sedeva sul suo letto. Jisung lo seguì, comprendendo la domanda implicita.

–Forse è difficile per te da capire.– disse, le sue mani una sull'altra sulle sue gambe. –Non ne abbiamo mai parlato. Non per davvero.

–Cosa intendi?

Minho si girò verso di lui, incrociando i suoi occhi. –Noi due abbiamo un passato.

–Oh.

Fu come aprire una porta e ritrovarsi un'onda in faccia, capace di travolgerti. Un'onda non avrebbe mai aspettato, non avrebbe mai usato le buone maniere, non avrebbe mai chiesto "sei pronto?". Sarebbe arrivata e basta.

Jisung tentò di respirare, ma si trovava ormai già sott'acqua. Quella corrente costituita da tutti i ricordi del suo passato. Tutto ciò che era successo ma che aveva ignorato negli scorsi anni. Per quale motivo avrebbe dovuto pensarci? Era passato. Non sarebbe tornato indietro. È quello che tutti dicono. Ma evidentemente, certi tipi di passato, invece, non passano mai.

–Lo sappiamo entrambi, quando parliamo di quei "due anni fa", ma.."due anni fa" è solo una frase, un'espressione. Di quello che è successo non ne abbiamo mai più parlato.

–Non credevo fosse importante.– disse Jisung.

Minho afferrò una delle sue mani. –Mi dispiace per tutto quello che ho fatto.– disse, tentando di mostrare con la sua stupida voce quanto fosse pentito delle sue azioni.

–Non..era colpa tua..alla fine..stavi solo cercando di–

–No, hey..no.– lo interruppe Minho.–Quello ero io. Sono stato io a fare quel casino. Tu sei stato male per colpa mia.

–Ma tu non–

–Non importa perché io l'abbia fatto. Ho pur sempre fatto qualcosa di orrendo. E me ne sono pentito.

Jisung scosse la testa. –È per questo che non voglio parlare del passato.

–Ho bisogno di farlo.– disse Minho. –Ho bisogno di mettere a posto quello che ho distrutto.

–Non devi fare nulla.

–No, non è vero, io–

–Non devi fare nulla.– ripeté Jisung, sorridendogli appena. –Perché sei così? Dov'è finito il tuo carattere "non mi interessa un cazzo di nulla in sto mondo"?

Minho sorrise di rimando. –Non voglio essere così. Non sono noioso? E una testa di cazzo.

–Voglio dire, lo eri. Ma lo so che sei cambiato.

of these chains | minsungWhere stories live. Discover now