of these chains | minsung

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오늘 밤은 추울 것 같다 / sembra farà freddo stanotte / looks like it's gonna be cold tonight

I giorni a seguire passarono come al solito, nulla di nuovo, nulla di diverso. Jisung e Minho si alzavano più o meno alla stessa ora, andavano all'università, tornavano a casa, e poi Jisung si perdeva tra tutti i diversi lavori che aveva accumulato nelle ultime settimane.

E quando arrivava la sera, l'unica cosa rimasta era litigare su cosa fare e su quando andare a letto. Ormai, la maggior parte delle volte, Minho ascoltava l'altro ragazzo e faceva come gli chiedeva, sapendo che si sarebbe sentito in colpa se non l'avesse fatto. Però non sempre era così.

–Spegni quella cazzo di tv.– disse Jisung, tirando il suo cuscino contro Minho.

–Solo un altro po'.

–Hai detto la stessa cosa un episodio fa.

–Lasciami finire questo, allora. Prometto che spengo, dopo.

–Minho.– mormorò Jisung, premendo il volto contro le coperte che costituivano il suo letto. –Sono stanco. Ho bisogno di dormire. Lo so che non dovrei dirti cosa fare. Lo so che questa è casa tua. Ma potresti farmi questo favore?

Il sorriso sul viso di Minho si appiattì del tutto, lasciandolo con un'espressione preoccupata. –Non pensavo ti desse così tanto fastidio.– mormorò, afferrando il telecomando e spegnendo la tv, poi sporgendosi dal letto per passare il cuscino a Jisung e guardarlo per un po'. –Scusa.

Jisung scosse la testa. –Basta che mi lasci dormire ora.

–Buonanotte.

–'Notte.

Ormai era autunno. Il clima stava cominciando a raffreddarsi, ma, fino a quel momento, vivere senza riscaldamento e passare tutte le loro notti con le poche coperte che avevano a loro disposizione non era stato un problema per nessuno dei due.

–Sembra che stanotte farà freddo.– mormorò Minho, il cellulare nella sua mano sinistra.

–Mhm. È piovuto tutto il giorno.– disse Jisung, facendo una smorfia pensando a quanto odiasse usare l'ombrello.

–Avrai abbastanza di quella coperta?– gli chiese poi Minho, indicandola.

Jisung annuì. –Non sono il tipo da avere freddo mentre dormo.

–Se lo dici tu.

Minho si alzò dal tavolo, sparecchiando con calma il suo posto a tavola.

–Qualche impegno stasera?

Jisung scosse la testa, giocando con la tovaglia. –Per oggi sono libero. Ho diminuito un po' il numero di lavori.

Minho deglutì, comprendendo cosa significasse ma sforzandosi di far finta di nulla. –Meglio così. Non avevo voglia di accompagnarti da nessuna parte.

–Sai che non devi farlo comunque.– mormorò Jisung.

–So anche che non mi fido a lasciarti solo di notte.

Se c'era qualcosa di diverso nel loro rapporto, era sicuramente il modo di fare di Minho, il quale si era fatto molto più gentile e premuroso, se solo fosse possibile. Jisung non capiva il motivo, affatto. Aveva riconosciuto quanto pesante mente il ragazzo si fosse trasformato negli anni in cui erano stati separati, ma quel cambiamento quasi repentino non era giustificato da nulla di particolare. Non gli dava fastidio, però lo trovava strano.