capitolo 16

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Finalmente respiro un po d'aria fresca. Mi siedo su una panchina e mi rilasso mentre la brezza mi accarezza delicatamente il viso. Non mi posso rilassare nemmeno un minuto che deve esserci qualcuno a rompere, Irama sta venendo a sedersi affianco a me. Vorrei cacciarlo, ma è casa sua ed io non dovrei nemmeno essere qui a quest'ora perciò non dico niente. 《Puoi dirmi perché prima piangevi?》 Chiede guardando altrove 《no》 rispondo convinta mentre ho lo sguardo fisso sull'erba,non voglio guardarlo se penso a tutte le cose che fa con le altre ragazze. 《Perché sei rimasta qui?》 Chiede 《non volevo lasciare Einar solo a pulire》 dico 《ma il turno di Einar è finito da un bel pezzo》 dice, mi giro e lo guardo negli occhi. Tanto schifo non fa, quasi mi perdo a fissarlo ,tra l'azzurro dei suoi occhi e le sue labbra carnose che si Muovono. 《Smettila di fissarmi in quel modo e rispondimi》 alza la voce, io distolgo lo sguardo 《sono rimasta per pulire,non mi interessa se è fuori turno. Tanto Tania non mi paga lo stesso per pulire "gli avanzi" della festa 》 dico 《dormi di nuovo qui?》chiede 《no! Pulisco e vado》 dico , lui ridacchia 《che hai da ridere?》chiedo arrabbiata 《questa festa non finirà prima delle 3 del mattino. Come vuoi tornare a casa ? In autobus? A quell'ora? 》domanda . Ci mancava solo questa 《e va bene. Dormo qua, ma voglio la chiave della stanza degli ospiti》 dico 《chi vuoi che entri? Quando la festa finirà saremo solo in tre in casa, io,tu e simone a meno che non resti anche Einar 》dice 《già il fatto che ci sarai tu mi convince a farmi chiudere a chiave》dico rigirandomi verso di lui 《se ti riferisci a stamattina, sono entrato per svegliarti . Altrimenti Quella ti avrebbe licenziato》 dice 《sei strano tu eh, l'altro giorno stavi per farmi licenziare e ieri e oggi fai di tutto per farmi rimanere. Chi ti capisce》 dico incrociando le braccia. Lui non risponde. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo, tra di noi si è concentrato un carico di tensione. Non mi piace ,così decido di rompere il ghiaccio . 《A meno che non ti sia affezionato a me》dico facendo un sorrisetto da pervertita e dandoli delle gomitate sul braccio. Lui non dice niente ed io continuo con le gomitate e le risatine, fino a quando scoppia a ridere anche lui. 《Allora è vero! Mi vuoi bene》 dico alzandomi e iniziando a saltellare. Mi sento un po ridicola, ma non importa. Mentre saltello lui mi guarda le gambe. Mi risiedo e torno seria 《smettila di guardarmi le gambe》 dico 《neanche avessi commesso un omicidio》 dice lui ridendo 《sei un pervertito》dico alzandomi Intenta a tornare dentro, ma lui mi prende per il braccio e mi fa risedere

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Where stories live. Discover now