Capitolo 93

552 22 1
                                    

Dopo aver salutato la mamma vado velocemente alla villa. Einar è sicuramente già lì, probabilmente stanotte ha dormito alla villa. Arrivo e mi apre Irama, lui sembra avere il mio stesso identico umore ed io ne sono felice. Tania e Lorenzo sono partiti questa mattina presto, perciò mi tranquillizzo un po, sarebbe stato molto imbarazzante amoreggiare con Irama davanti a loro. Vado a mettermi la divisa e saluto Einar che non vedo da un po. 《Come va?》chiede 《bene, a te?》domando 《diciamo che potrebbe andare meglio, io e Valentina ultimamente siamo un po in crisi》dice rattristato. 《Vedrai che si sistemerà tutto presto. Voi due siete davvero innamorati, si vede》dico spolverando qualche quadro qua e là. 《Io si, ma lei ultimamente cerca sempre un pretesto per litigare. Come se volesse che ci lasciassimo》dice lui spazzando. 《Parlale, dille che hai questa impressione》gli consiglio io. Strano, ho un mucchio di problemi miei, eppure sto sconsigliando Einar, nel modo giusto credo. Anzi, non è strano, è ironico. Davvero ironico. 《Ci ho provato,ma abbiamo litigato. Non ci parliamo da quasi una settimana》dice, io corro ad abbracciarlo. Ne aveva bisogno, Einar è una persona molto riservata, non tende ad avere contatti fisici, ma stavolta ne aveva proprio bisogno. Lo stringo e ripeto che si aggiusterà tutto. Mentre sono tra le braccia di Einar sento qualcuno schiarirsi la voce, mi stacco di scatto quando vedo gli occhi di Irama. La vena gli pulsa sulla fronte, è arrabbiato. 《Tania vuole che passiate la cera sul pavimento》dice freddo con la mascella stretta. Si volta e va via in una camminata veloce. 《Che ha? Oggi è più incazzato del solito》dice Einar guardandolo allontanarsi. 《lo so io,vado a parlarci》dico lasciando Einar in corridoio solo. Entro nella camera di Irama senza bussare, lo vedo seduto sul letto con le nocche strette. Gli ha dato così fastidio l'abbraccio con Einar? Non credevo fosse così geloso. 《Irama, non essere arrabbiato》dico, lui mi fulmina con lo sguardo e non risponde. 《Non pensavo potesse darti fastidio》aggiungo. 《Be' allora dovevi pensarci》dice a dir poco infuriato. 《Hei, non fare così. Ieri sera ci siamo baciati, quelle cose che mi hai detto e che io ho ricambiato sono vere. Einar è solo un amico. Non fare il gelosone》gli sorrido all'ultima frase e vedo dai suoi occhi che si è calmato. 《Vieni qui》dico avvicinandomi a lui e abbracciandolo. Mi stringe forte, non vuole perdermi. E la cosa mi fa battere il cuore ancora più forte. Ci stacchiamo dall'abbraccio e ci baciamo... resto un po in stanza con lui a chiacchierare. 《Stavolta niente feste》dico, lui mi guarda sorridendo. 《Nah, da quando ci sei tu ammetto di aver smesso di bere》dice, è davvero sincero. 《Questo mi fa molto piacere》gli sorrido e mi alzo per tornare a lavoro. In fondo sono in servizio.

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora