capitolo 30

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Suono il campanello, mi apre Tania. Mi fa entrare, io la saluto e metto la divisa. Inizio col pulire il piano di sopra, spolvero e poi lavo a terra, a un certo punto sento un cigolìo, è la porta di Irama socchiusa, mi avvicino e lo vedo aprirla 《ah, eri tu》 dice ,abbasso la testa, ha un tono freddo e distaccato, forse dopo il bacio di ieri sera mi aspettavo qualcosa di più. Richiude la porta ed io torno a lavare. Dopo essersi asciugato, scendo al piano di sotto. Tania mi ordina di pulire un paio di stanze e poi esce col marito dicendo che va a fare un paio di commissioni. Non so cosa fare, inizio a camminare su e giù per il salotto e poi sento qualcuno scendere le scale. È Irama, lo vedo e continuo a camminare 《sono usciti?》 Chiede 《si》rispondo, mi segue con gli occhi mentre cammino 《stai ferma per favore, mi fai venire il voltastomaco 》dice sedendosi sul divano 《posso pulire la tua camera? Non ho niente da fare》 dico, sono un po spaventata . Non ho idea di come reagirà 《no》 risponde schietto guardando il cellulare 《però la pulisco e basta, ti puoi fidare di me e...》 balbetto un po 《ti ho detto di no》 mi blocca lui ancora più schietto di prima 《credevo che ..insomma che...》 dico imbarazzata,non so come dirlo 《credevi cosa?》 Chiede continuando a guardare il cellulare 《che fossimo, amici》 dico ancora più insicura di prima ,ride 《smettila di pensare al bacio di ieri, non è stato niente. Noi 2 siamo sempre gli stessi di prima》 alza lo sguardo, non sembra nervoso , dice tutto con calma, io però rimango ferita,sento un dolore al petto. Eppure ha ragione, io e lui non siamo niente, le sue parole però mi feriscono .Le parole di  Irama sono così, ti feriscono   senza volere,lui è così ,ti ferisce   anche senza volere. Tutto ciò è successo più di una volta,non  mi va di piangere  solo per un  coglione. Faccio finta di niente, mi siedo sul divano dove è lui, però mi allontano il più possibile 《so che non siamo niente, lo so benissimo. Il bacio di ieri sera è stato solo un errore. Anzi ti chiedo anche scusa, non dovevo》 dico,spero di essere riuscita a ferirlo come lui ha fatto con me.  Lui ride 《smettila di ridere》dico ,continua a ridere 《sono seria, mi innervosisci》 aggiungo 《e tu smettila di essere così pesante》 dice spegnendo il cellulare e posandolo sul tavolino. Non rispondo, resto ferma sul divano ad annoioarmi, anche lui non fa niente, e a volte gira la testa per guardarmi,io non lo faccio ,lo guardo con la coda dell'occhio. 《Ci sei rimasta male?》chiede, mi giro e lo guardo male. Credo che per oggi basta così rendermi ridicola 《non volevo farti rimanere così male》 dice guardando altrove 《l'hai detto anche Ieri sera, poi però finisci sempre per ferirmi o rendermi ridicola. Preferisco non parlare con te》 dico, lui non sorride più, resta a guardarmi seriamente e poi si volta...

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Kde žijí příběhy. Začni objevovat