capitolo 64

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Sì alza piano e vede l'ora sull'orologio da polso appoggiato al comodino 《sono le 10 passate》dice 《oddio!!》urlo e metto le mani in testa 《che ti prende?》chiede lui stranito dal mio comportamento 《devo andare》dico vestendomi in fretta 《io e te dobbiamo parlare, dammi il tuo numero》dico, lui mi dice il suo numero ,io lo salvo in rubrica ed esco. Mi accorgo di non sapere dove andare, non so dove sono, in che via precisa, non so neanche quanti bus dovrei prendere per arrivare alla villa. Torno su 《Mi daresti un passaggio?》chiedo 《certo, ho cercato di dirtelo ma tu sei scappata 》dice mettendosi la maglietta e prendendo le chiavi su un mobile. Scendiamo. Durante il viaggio nessuno dei 2 fiata. Usa il navigatore per arrivare alla villa, quella è l'unica voce che c'è in auto. Diamine, odio il silenzio. 《Ma perché vai in questa villa ? È casa tua?》chiede 《ci lavoro, sono in ultramega ritardo》dico 《ah capisco》dice 《senti, oggi pomeriggio ti chiamo e ci mettiamo d'accordo. Ho bisogno di parlarti》dico 《certo capisco. Ti dirò tutto》risponde, sembra sincero. Mi fido e scendo dall'auto una volta arrivati. Corro verso il cancello, suono il campanello e mi apre Tania. 《Carmen!》 Esclama squadrandomi 《che ci fai qui in ritardo in questo stato?》 Chiede, mi accorgo di non essermi pettinata, il vestito è quello di ieri sera, è tutto stropicciato,in più credo si avere le mutandine al contrario. Non vedo l'ora di sapere quello che ho combinato stanotte. Sono così imbarazzata che non riesco a rispondere con una frase sensata. Entro 《è una lunga storia, mi dispiace di essere arrivata in ritardo》dico 《ci stavamo preoccupando, Irama e Simone stavano per venire a casa tua》dice Lorenzo Sbucando dalla cucina. 《mi sa che ci siamo fidati troppo di te》dice Tania con sguardo severo 《mi dispiace davvero, prometto che non succederà più》dico 《adesso va a metterti la divisa》dice Lorenzo, lui mi ha sicuramente perdonato, il problema è Tania, non sembra una donna dal grande perdono. Metto la divisa e le scarpette, quei tacchi erano scomodissimi. Mi pettino e poi vado in bagno per lavarmi la faccia, ho tutto il trucco colato. Esco dal bagno del piano di sopra e vedo Irama, appena mi vede mi corre incontro. Mi prende per il braccio 《dov'eri finita?》chiede, si è preoccupato davvero per me, la cosa mi lusinga. 《Ne parliamo dopo. Adesso lasciami lavorare, è già tardi. Non voglio ulteriori problemi con Tania》dico, lui mi molla ed io vado a pulire.  Nonostante la stanchezza e la nausea post-sbronza, riesco a dividermi in 4 per fare più pulizie Possibili...

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt