capitolo 58

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Tania fa un finto sorriso e si volta verso la mamma di Filippo 《sapete che mio figlio è un tipo difficile,non sarebbe mai venuto a una cena come questa》dice, l'ha davvero chiamato figlio,non oso immaginare cosa sarebbe successo se Irama fosse stato qui. 《Capisco》 si limita a rispondere... Finalmente arriva il dolce,ossia l'ultima portata. Filippo mi accompagna a casa,prima di scendere dall'auto mi ferma prendendomi per il braccio 《devi dirmi qualcosa?》chiedo 《ti sei annoiata vero?》domanda 《no,anzi è stato un piacere venire》dico baciandolo e uscendo dall'auto, non ho avuto il coraggio di dirli la verità,avevo paura di ferirlo e in fin dei conti si trattava dei suoi genitori. Ci metto un po a struccarmi e quando finalmente finisco, indosso velocemente il pigiama e mi metto a letto. Adesso è mattina, mi alzo dal letto e mi vesto. Questa Mattina mi sento più in colpa del solito, ho baciato Irama all'insaputa di Filippo e ieri sera ho anche avuto il coraggio di chiedere se Irama veniva. Decido di chiamare Filippo per chiedere se fa colazione con me, il telefono squilla ma non risponde. Decido di andare da sola, vado al mio solito bar, mi siedo a un tavolino e prima che possa ordinare mi arriva un cappuccino 《ma io non ho ordinato》dico al cameriere, lui non risponde ma fa  cenno a Riccardo di venire qui 《l'ho fatto portare io,sapevo che avresti ordinato quello》dice Riki, io gli sorrido 《ormai mi conosci》dico. Bevo il cappuccino ed esco dal bar. Mentre torno a casa mi arriva un messaggio da Filippo,si scusa per non aver risposto,stava dormendo. Passa un po di tempo e mi preparo per andare alla villa,oggi è il turno di mezzo con Einar, sono felice di passare un po di tempo con lui. Arrivo alla villa in autobus, suono e mi apre Lorenzo, Dopo qualche minuto arriva anche Einar. Andiamo a metterci la divisa e iniziamo a pulire un po. Ci dividiamo le stanze da pulire. Mentre pulisco il bagno vedo qualcuno entrare, è Irama 《sto lavando,aspetta un po》dico 《possibile che tutte le volte che vengo in bagno devi esserci tu?》chiede,non sembra poi così tanto serio,mi avrà perdonato 《l'altra volta stavo lavando il pavimento non ero al bagno》puntualizzo io 《come vuoi tu,basta che ti sbrighi》dice ,ed ecco che è tornato scorbutico 《ho finito, fai asciugare e poi entri》dico togliendomi i guanti di gomma. Lui rimane fermo davanti la porta del bagno, quasi mi fa ridere il modo insistente di aspettare che si asciughi. Mi allontano e scendo le scale, ora che ci penso ci sono due bagni,ma forse lui non ci ha pensato. Decido di pulire anche l'altro e una volta finito vado nel soggiorno. Sento suonare, va ad aprire Tania, è Emma.

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Où les histoires vivent. Découvrez maintenant