capitolo 29

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Faccio una doccia, mentre lascio che l'acqua  mi scorri sulle spalle,riaffioro il bacio di ieri sera,è successo davvero, non era un sogno. Esco dalla doccia e metto l'accappatoio, mi volto verso lo specchio del bagno e sorrido, ho questo vizio di sorridere allo specchio quando sono felice, è come sorridere al mondo, anche se in realtà sembro una stupida. mi asciugo i capelli e mi vesto. Esco dal bagno e vedo Nicole camminare verso di me, 《allora sei sveglia》 affermo 《ho sentito il rumore del phon. Ma che ci faccio qui?》 Chiede confusa 《ieri sera ho deciso di farti dormire a casa perché eri troppo ubriaca per andare a casa tua da sola》 dico ,lei si ricorda e entra in bagno, una volta uscita si siede sul divano 《ho ancora un po di mal di testa》dice appoggiando la testa sullo schienale del divano 《era da tanto che non bevevo così》 aggiunge,lo dice quasi come se stesse Ricordando una cosa bella, non è affatto così, mi appoggio col sedere sul tavolo di fronte al divano e incrocio le braccia 《perché mi guardi così?》chiede 《credo che dovresti smetterla di ubriacarti in quel modo. E va bene una sbronza ogni tanto, ma ti riduci così quasi tutte le sere》 rispondo rimanendo impalata,non volevo farle la predica ma infondo è quello che penso. 《Ma dai, neanche mia madre mi parla così》 dice sorridendo e sdraiandosi 《guarda che sono seria》 specifico 《lo so, anch'io lo sono》 risponde 《e comunque sono giovane e sono perfettamente consapevole dei danni dell'alcol, non ho bisogno di sentirmi dire queste cose》 aggiunge ,il tono che usa  mi irrita, non volevo farla innervosire o innervosirmi, decido di non rispondere e passare a un altro discorso. 《Be, è quasi ora di pranzo, che ne dici di sgranocchiare qualcosa? 》chiedo 《Certo》 risponde alzandosi, ci arrangiamo cucinando quel poco che ho nel frigo. Da quando lavoro alla villa ho poco tempo da passare per aggiustare un po la casa, il che è ironico visto che lavoro proprio per pagarmela. Finiamo di mangiare e ricevo una chiamata da Filippo, si offre di accompagnarmi alla villa e ovviamente accetto, Nicole mi saluta e se ne va. Mentre sono nell'auto con Filippo , mi assale un forte senso di colpa ,è una sensazione strana allo stomaco per nulla piacevole. 《Qualcosa non va? Ti vedo perplessa》 dice guardandomi e accarezzandomi la guancia con due dita 《tutto bene》 faccio un sorriso finto, credo che se ne sia accorto ma non dice niente. Gli bacio la guancia e lo saluto dolcemente ringraziandolo. Odio questo senso di colpa, mi prometto che non succederà più una cosa del genere, né con Irama né con nessun altro.

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora