capitolo 55

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Lui mi ferma 《Aspetta un attimo》dice,io mi giro e mi avvicino al letto 《dimmi》dico 《non hai parlato con Simone per quello che è successo vero?》chiede, credo si voglia accertare ma io l'ho fatto... mi sa proprio che si incazzerà 《si l'ho fatto》dico ,credo che da un momento all'altro possa scoppiare 《perché l'hai fatto?》alza la voce 《perché mi andava di dirlo, è sbagliato quello che ha fatto. E tu lo sai》 dico alzando anch'io la voce 《non ho bisogno che nessuno mi difenda! Tanto meno tu》dice 《non ho difeso nessuno,Simone ormai è mio amico e avevo bisogno di parlarli perché mi aveva deluso》dico 《se si tratta di me tu non devi parlare con nessuno!》urla 《smettila di alzare la voce inutilmente!》urlo anch'io, è ironico dire di non urlare urlando. 《E poi io non ho fatto niente rispetto a quello Che fai tu a lui ogni giorno》aggiungo,mi tappo la bocca dopo averlo detto, non volevo dirlo,mi è scappato. Infondo è la verità 《cosa faccio a lui?》mi chiede 《lo ignori,non è difficile solo per te ,ma anche per lui》dico,lui si alza dal letto furioso 《non ti permettere di parlare di famiglia! Tu non sai niente》urla, mi è molto vicino, io faccio qualche passo indietro ,sono spaventata 《so abbastanza cose da poter dire quello che ho detto》dico 《invece no,adesso esci dalla mia camera... non ti voglio vedere!》dice spingendomi verso la porta . Io esco e lui la sbatte. Non credevo che mi avesse cacciato. Inizio a pensare che davvero non so la storia per intero, quando era piccolo è morta la mamma e poi Lorenzo ha conosciuto Tania e si sono sposati. L'unica cosa che non so è da quanto tempo Lorenzo e Tania sono insieme. 《Ho sentito delle urla,tutto bene?》chiede Simone alle Mie spalle, mi giro 《si tutto bene, ho avuto una discussione con Irama》dico 《ah,perché avete litigato?》chiede 《gli ho detto che ho parlato con te,quindi si è arrabbiato》dico, guardo l'orologio 《è finito il turno, devo andare》 dico scendendo le scale ,lui mi segue. Tolgo la divisa ed esco. Torno a casa, appena scendo dall'autobus vedo Filippo davanti il mio portone. Vado verso di lui e lo abbraccio 《che fai qui?》chiedo 《ti stavo aspettando, ho portato qualcosa da mangiare》dice 《bene,saliamo》dico sorridendo. Entriamo in casa e mangiamo. 《Mi sei mancato in questi giorni》dico 《scusa se non mi sono fatto sentire》dice 《non preoccuparti, neanch'io mi sono fatta sentire》dico posando la mia mano sulla sua. Ci guardiamo negli occhi. Mi avvicino per baciarlo ma lui si scansa, ha lo sguardo fisso verso la mia stanza da letto 《qualcosa non va?》chiedo stranita 《Hai iniziato a Fumare?》chiede 《no,perché?》chiedo,lui si alza e va nella mia stanza, prende qualcosa sul comodino e torna. 《Queste di chi sono?》chiede con un pacchetto di sigarette in mano,accidenti a Irama,deve averle lasciate questa mattina...

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora