capitolo 20

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Per lo spavento inizio ad urlare, e il bicchiere di vetro cade sul pavimento rompendosi, accende la luce e si gira 《Einar sei tu!》 Esclamo ancora sotto shock per lo spavento 《si,ti sembra il caso di urlare in quel modo?》 Dice guardando il bicchiere rotto a terra 《mi ero spaventata. Poteva essere chiunque》 dico 《ma chiunque chi? Siamo solo in 4 in casa》 dice 《che succede qui?》 Chiede Irama avvicinandosi assonnato 《sono scesa per prendere un bicchiere d'acqua e ho visto Einar. Mi sono spaventata e ho fatto cadere il bicchiere》 dico prendendo una scopa 《che ci fate ancora svegli?》 Ed ecco che arriva anche Biondo 《mi dispiace, non volevo svegliarvi tutti》 dico mettendo i vetri tutti in un mucchio ,Einar mi passa la paletta ed io gli getto nel cestino. 《Bene, potete andare a dormire. È tutto sotto controllo》 dico facendo Un finto sorriso. Biondo sale le scale ed Einar torna in camera sua. 《Adesso chi si addormenta più》 sussurro, non credevo di averlo detto ad alta voce, Irama mi guarda  《anche a me è passato il sonno. Ti andrebbe di vedere un film in camera mia?》chiede 《non credo sia una buona idea. Domani devo lavorare》 dico guardando imbarazzata il pavimento 《ma piantala, domani fai il pomeriggio》dice 《hai imparato i miei turni?》 Chiedo sorridendo, mi piace sfotterlo 《no. Lo guardi il film?》 Chiede ancora 《Buonanotte》 dico salendo le scale.  Guardare un film nel cuore della notte con Irama non è nei miei piani, già prima stavamo per baciarci, non voglio ferire Filippo. Mi rimetto a letto e cerco di addormentarmi. È mattina, sento dei rumori fuori dalla stanza, dev'essere Einar che pulisce. Sono le 10 del mattino. Controllo il telefono e ho un mucchio di chiamate perse da Filippo. Mi alzo in fretta ed esco dalla camera, saluto Einar e corro in bagno.  Una volta tornata in camera mi vesto e rimetto la roba di ieri in borsa. Compreso il vestito/maglietta di Nicole. Scendo le scale e vedo Irama fare colazione sul divano, non immagino la reazione di Tania se lo vedesse. 《Io vado》dico aprendo la porta 《non dovevi rimanere fino alla fine del tuo turno pomeridiano?》 Chiede appoggiando la schiena sullo schienale del divano e i piedi su un tavolino di vetro. 《Mi dispiace dirtelo, ma al di fuori di questa villa anch'io ho una vita》 dico, lui non risponde, a volte penso seriamente che sia apatico 《ma Tania e tuo padre quando tornano?》chiedo 《stasera sul tardi》 dice sospirando e portandosi entrambe le mani dietro la nuca per stare più comodo. Esco e torno a casa in bus. Non faccio in tempo ad entrare in casa che sento suonare...

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Where stories live. Discover now