capitolo 38

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  Preparo la cena e Nicole arriva. Decido di non chiederle niente su Irama ,non voglio farle capire che forse mi piace . Riesco a tenere la bocca chiusa fino a quando finiamo di mangiare. Appena finisco di sprecchiare la raggiungo sul divano. 《Cosa voleva Irama?》 Chiedo facendo la finta disinvolta 《non so se dirtelo, è una cosa sua personale》dice 《ti prometto che terrò la bocca chiusa》dico 《e va bene. Lui soffre di una sorta di attacchi di panico . Gli capita di pensare alla mamma morta, inizia ad affannarsi e a sudare e delle Volte piange anche. Io lo so semplicemente perché lo conosco da molto tempo,in quei momenti gli basta un po di conforto e pian piano si rimette. Gli succede da quando è morta》 dice 《mi dispiace che soffra ancora così 》dico , mi dispiace davvero. Forse Irama non è così forte come sembra, anche lui è estremamente vulnerabile come me. Io sembro fatta di carta pesta, mi ricordo che anche io quando è morto il mio ex soffrivo di queste cose, mi mancava l'aria e stavo male. Adesso non piango più semplicemente perché ho finito le lacrime. Credevo di non innamorarmi mai più ,poi invece è arrivato Filippo ,mi ha fatto di nuovo battere il cuore . Per questo gli sono tanto grata. In qualche modo ha rimesso insieme i pezzi della mia vita. Sono riuscita a trovarmi un lavoro e una casa tutta mia. Nicole va via ed io vado a dormire. Adesso è mattina, faccio colazione al mio solito Bar e poi torno a casa. Pranzo con quello che trovo nel frigo e faccio una doccia. Ricordo quello che mi ha detto Tania, oggi ci saranno da lei degli ospiti importanti. Devo essere assolutamente più che presentabile. Mi lego i capelli in una coda alta, mi trucco leggermente e metto il burro-cacao  per non far screpolare le labbra. Prendo l'autobus e arrivo alla villa. Tania mi dice di indossare la divisa perché a momenti i suoi ospiti saranno qui. Faccio come dice . Rimango ferma con le braccia dietro al corpo davanti la scalinata quando sento suonare. Tania e i suoi ospiti si siedono sul divano in salotto ed io mi avvicino  schiarendomi la voce 《posso fare qualcosa per voi?》chiedo  《gradirei una tazza di tè, non troppo calda perfavore》 dice una donna  grande d'età, e ben vestita, al collo ha una di quelle solite collane di perle. Parlano tra di loro in modo troppo raffinato e formale, mi danno sui Nervi. Siamo per caso in casa bianca?

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Donde viven las historias. Descúbrelo ahora