capitolo 35

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《Sono Carmen》 rispondo, 《non ti lascio pulire la mia stanza》 dice 《non sono qui per pulire》dico, sento dei passi, poi vedo che apre la porta 《allora cosa vuoi?》chiede ancora scocciato 《giù è pronto il pranzo》dico 《non ho fame》 risponde 《sarebbe carino mangiare insieme alla tua famiglia》 dico,lui si irrigidisce 《quella non è la mia famiglia!》 Urla e mi chiude la porta  in faccia. Dovrebbe smetterla con questa storia, è il momento di andare avanti,basta pensare alla mamma morta. riscendo 《cosa è successo? Ho sentito delle urla》 dice Einar 《ho detto a Irama di pranzare con la sua famiglia ma si è incazzato》 dico 《come mai?》chiede Einar curioso 《lui è così, quando gli parli di famiglia sbotta》dico. Passa un po di tempo, io ed Einar sparecchiamo e visto che Tania e Lorenzo non ci sono, ne approfittiamo per lavare il Pavimento del salotto. Appena finiamo ci sediamo sul divano aspettando che si asciughi. 《Carmen, ti va di divertirti un po?》 Chiede Einar alzandosi 《che fai?》 Chiedo stranita 《scivoliamo un po》 mi allunga la mano 《ma no,poi dovremo ricominciare. E Tania e Lorenzo si incazzeranno》dico 《tanto non ci sono》 dice 《ma ci sono Simone e Irama》 dico 《dai alzati》 dice allungandomi di nuovo la mano. Mi alzo e mi appoggio alle sue braccia. 《Con tutta la cera che abbiamo messo sicuramente finiremo sul pavimento》 dico , Einar inizia a scivolare e imitare un pattinatore sul ghiaccio. Lo faccio anch'io , sempre appoggiata alle sue braccia 《guarda che faccio》 dico alzando una gamba . Mentre lo faccio quasi scivolo, ma per fortuna Einar mi tiene ben stretta a se . Iniziamo a ballare strisciando i piedi. Scoppiamo a ridere . Einar mi tiene le braccia lungo la vita, ed io mi tengo a lui posando Le mie braccia sulle sue spalle, e unendole dietro il suo collo . Sembra quasi un lento. Mentre ridiamo sento dei passi, qualcuno sta scendendo le scale . Mi giro insieme ad Einar e vedo Irama. 《Ho interrotto qualcosa?》chiede, è la prima volta che lo vedo imbarazzato. Mi sorprende vederlo così 《oh no, stavamo...non ha importanza》dico togliendo le braccia dalle sue spalle e appoggiandomi alle sue. 《Attento, il pavimento è bagnato》 lo avverte Einar. Irama si siede sulle scale, credo che aspetti che si asciughi. Io ed Einar torniamo sul divano. 《Io credo che dovremmo rilavare》 dico rivolgendomi ad Einar 《si》 risponde lui 《credevo che vi pagassero per lavorare,non per amoreggiare e scivolare sul pavimento come pinguini》 dice Irama, appena lo sento mi volto verso di lui, mi ricordo di quando è successa una cosa del genere al piano di sopra con lui, io avevo detto Quella frase...

Ti ferisce anche senza volere -irarmen-Where stories live. Discover now