ᴇɪɢʜᴛ

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🗓️Venerdì 4 ottobre 2019
📍Buriram, Thailand

18.25

Dopo svariati pianti e dopo un pacchetto di Marlboro finito, la giornata sta finalmente per finire. Oggi mio fratello ed Enea hanno chiuso rispettivamente in venticinquesima e sesta posizione. Esco fuori dal motorhome SpeedUp (dal quale non mi sono mossa per tutto il giorno) e, mentre aspetto che arrivino Fabio (che è al suo box a parlare con i meccanici), Beatrice (che è con suo fratello) e Bastianini (che sta anche lui parlando con i suoi tecnici), mi accendo una sigaretta.

"Rebeka, ma che faccia da funerale!" dice una voce maschile, in italiano, avvicinandosi a me. Mi giro e noto la presenza di Daniel Cecchini, figlio dell'attuale capotecnico di Andrea Iannone, ed un grande amico di Thomas. Lo conosco davvero poco, lo avrò visto si e no due volte, ma per quel poco che so, è abbastanza simpatico.

"Oggi non è giornata, avrei bisogno di Thomas e della sua marijuana" dico aspirando dalla paglia.

"Allora hai bisogno di me" dice accennando un occhiolino.

"Ah, non sapevo fossi tu il suo spacciatore, soprattutto non me l'aspettavo dal figlio di un capotecnico di un gran team come l'Aprilia" dico, abbastanza stupita (ma neanche eccessivamente).

"Già, questo è un segreto, quindi spero lo manterrai, perché..." mentre termina il discorso lo interrompo bruscamente.

"Hai dell'erba?" Chiedo, e lui scuote la testa negativamente.

"Però se vuoi ho un'altra cosa" dice, per poi farmi cenno di seguirlo. Mi guardo un po' intorno, poi inizio a camminare insieme a Daniel e ci fermiamo una volta distanti dalle persone.

"MDMA, che sono certo ti tiri su di morale" dice mostrandomi una piccola bustina con dentro dei piccoli cristalli bianchi/trasparenti.

"Hai capito male, non mi interessa" replico continuando a fissare il piccolo sacchettino.

"Bellezza, tu hai bisogno di felicità, e questa è la soluzione. Questo te lo offro io, se poi vorrai altro, sai dove trovarmi" dice il ragazzo porgendomi l'oggetto, per poi farmi un cenno di saluto con la testa ed andarsene. Metto la busta tra l'elastico delle mutandine e la pelle, non avendo le maledette tasche, e poi torno al motorhome SpeedUp, dove, ovviamente, ci sono già Fabio, Beatrice ed Enea.

"Ero andata a fare un giro, dovete stare tranquilli" dico dopo aver ricevuto 7373882 volte la stessa domanda. Mio fratello prende le sue cose poi tutti insieme ci dirigiamo in hotel, ci diamo appuntamento nella hall alle 20 e poi ognuno va nella propria stanza. Fabio si fa per primo la doccia, io, intanto, resto sul balcone a fissare l'ecstasy che mi ha dato Daniel. In teoria non sono così messa male da drogarmi, ma se davvero ti fa smettere di essere triste, voglio provare. Mi appoggio al tavolino, apro la busta, lecco un dito, lo poggio sui cristalli, faccio un respiro profondo e poi lo metto tra le labbra. La prima cosa che sento è un sapore abbastanza amaro, e poi nient'altro. Rifaccio i passaggi per una seconda volta, richiudo il sacchettino e poi lo infilo nella tasca interna della borsa.

"Io vado da Bea, ci troviamo direttamente giù alle otto" dice mio fratello, io gli accenno un ok, lui se ne va e poi vado a farmi una doccia. Mentre mi asciugo inizio a sentirmi più leggera e spensierata, perciò, con il sorriso stampato sul viso, indosso l'intimo, un abito corto aderente nero e le solite vans. Mi trucco, per camuffare un po' le occhiaie, metto un po' di mascara, gli orecchini poi all'orario predefinito scendo nella hall.

"E questo sorriso da dove spunta fuori?" Chiede mio fratello mentre lo abbraccio.

"È che sono felice, ho capito che Lorenzo è un coglione, e che non sono adatta a lui" replico.

"Oh, finamente non sei più depressa! Brava Rebe, così mi piaci" dice Beatrice, saluto anche Enea e poi usciamo dall'hotel e raggiungiamo il ristorante. Un cameriere ci accompagna al tavolo, ci sediamo ed iniziamo a chiacchierare. Ordiniamo mangiamo e, mentre gli altri finiscono il dolce, sentendo l'effetto rallentare molto, fingo di dover andare al bagno. Appoggio la borsa sulle ginocchia, prendo fuori la roba, tenendola nel pugno e poi tiro fuori il telefono e guardo se ho notifiche (giusto per coprire il fatto che abbia preso la borsa).

"Arrivo subito" dico alzandomi, cammino fino alla stanza, entro, chiudo la porta a chiave e poi metto sul dito un po' di sostanza. Dopo aver fatto lavo velocemente le mani, metto la bustina nel reggiseno (per non averla tra le mani) e poi torno dai ragazzi. Paghiamo il conto, usciamo dal posto e facciamo un giro in città.

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"Sono contento che ti sia ripresa, era brutto vederti così triste" dice Enea con un sorriso sincero, mentre ci fermiamo di fronte all'hotel. Io gli sorrido, per poi dargli un bacio sulla guancia ed abbracciarlo.

"Rebe, mi stai stringendo un pochino troppo forte" dice lui ridacchiando.

"Scusa" replico sorridendo e staccandomi da lui. Saluto anche Beatrice, io e Fabio saliamo all'ultimo piano, andiamo in camera, mi cambio indossando la solita maglietta e poi vado a lavare i denti.

"Io Rebe sono stanco morto, buonanotte" dice il ragazzo dandomi un bacio sulla guancia, per poi girarsi su un fianco. Replico con un veloce buonanotte, poi, essendo ancora ben sveglia, prendo il telefono ed inizio a guardare qualcosa su netflix.
Verso l'una inizio ad avere un principio di sonnolenza, metto una sveglia per le 10 e 30, metto in carica il telefono, lo appoggio sul comodino e poi provo a dormire.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz