sɪxᴛʏ-ᴛᴡᴏ

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🗓️Domenica 20 settembre 2020
📍Misano Adriatico, Italy

08.00

Spengo la sveglia, sbadiglio elegantemente come sempre e poi mi alzo in piedi. Vado a fare colazione con i miei, mi lavo, mi vesto e poi prendo la borsa, esco di casa ed in motorino vado al circuito. 10 minuti più tardi arrivo lì, parcheggio, entro mostrando il pass e poi vado all'hospitality SpeedUp, dove Beatrice sta guardando il Warm Up di Moto2.
Guardiamo la gara di Moto3 e la partenza di quella della categoria di mezzo dalla pit lane, poi ci spostiamo all'interno del box di mio fratello. A 7 giri dall'inizio inizia a piovere, la gara viene interrotta ed i piloti tornano al box, per poi uscire nuovamente alle 12 e 45.

"Oggi non si riesce a correre" dice Beatrice. Appena i piloti hanno iniziato il giro di ricognizione di Gara due ha ricominciato a piovere, ed i piloti devono nuovamente tornare ai box.
Alle 13 e 10, finalmente, la competizione inizia ed avrà 10 giri. Enea sta davanti tutto il tempo e vince la gara davanti a Bezzecchi e Lowes, mentre Fabio termina in ottava posizione, un buon risultato che gli mancava da tempo. Io e la mia amica ci congratuliamo con mio fratello, e poi insieme a lui andiamo sotto al podio per assistere alla premiazione, come facciamo ad ogni gara se c'è almeno un italiano nei primi tre (la cosa divertente di questa situazione? Bea e Fabio aspettano la consegna dei premi soprattutto per Enea, mentre io aspetto per Bezzecchi, e non per l'altro). I premi vengono consegnati ai tre e Bastianini, dopo aver ricevuto il suo, lo alza verso il cielo come fa ogni volta, poi sorridente indica me con un dito, come per dire 'l'ho fatta per te'. Sono senza parole, questo pensa che dedicandomi una vittoria io torni da lui in ginocchio... Sorry honey, you're wrong.
Mentre l'inno italiano risuona nel circuito guardo i presenti per il team ItalTrans, e noto che Camilla non c'è, a quanto pare la situazione tra loro è peggio del previsto visto che i responsabili di solito sono sempre sotto al podio. Dopo aver preso addosso del prosecco come pioggia, io e Bea andiamo all'hospitality SpeedUp e, quando arriva Fabio pranziamo in attesa di vedere la MotoGP.

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"Io vado da Enea, ci vediamo dopo a casa, ok?" Chiede Fabio alzandosi in piedi, verso le cinque. Io e la mia amica annuiamo con il capo, lui ci saluta ed esce dall'edificio, mentre noi prendiamo un caffè.

"Ho deciso cosa fare" dico nel primo momento di silenzio disponibile.

"Con il bambino?" Chiede, ed io accenno un sì.

"Non lo tengo" replico.

"Hai scelto tu o ti ha detto Enea di fare così?"

"È una mia scelta, Bastianini mi ha detto che non dovevo tenerlo perché gli avrebbe incasinato la vita e bla bla bla, ma anche se avessi deciso di continuare la gravidanza quel bambino non lo avrebbe visto neanche per sbaglio... Per fare questa decisione ci ho messo un po' di tempo, e il pensiero di quel bastardo non l'ho nemmeno tenuto in considerazione" dico.

"Wow, ti mette incinta, ti tradisce ed ha anche il coraggio di dirti quello che devi fare, un fenomeno!" dice la ragazza ridendo, facendomi sorridere.

"Già... Ho deciso di fare l'aborto chirurgico, e non il farmacologico, ho prenotato per giovedì qui a Riccione e mi hanno detto che si fa in day hospital" replico.

"Beh dai, almeno riesci a venire a Barcellona con un peso in meno... Pensando a tutto questo come ti senti?" chiede Beatrice vedendomi probabilmente troppo seria.

"Bene, credo, sinceramente non capisco neanche più le mie emozioni" dico, lei appoggia il bicchiere con all'interno il caffè sul tavolino di fronte a noi, si avvicina e mi abbraccia. Verso le sei decidiamo di andare a casa, perciò prendiamo le nostre cose, raggiungiamo il motorino e ci avviamo verso la nostra meta.
Fino all'orario di cena do una mano alla mia amica a mettere le sue cose in valigia, poiché oggi andrà con suo fratello a Forlì fino al prossimo weekend, e finiamo di sistemare tutto 5 minuti prima dell'arrivo di Andrea. La mia famiglia ed io lo salutiamo appena entra in casa, abbraccio Beatrice, anche gli altri la salutano e poi se ne vanno. Alle otto mangiamo e dopo aver terminato, per evitare il soffocamento di qualcuno, decido di comunicare la mia scelta.

"Il bambino non lo tengo" dico sopra alla voce del telegiornale.

"Come mai hai deciso così?" Chiede mia madre.

"Ho pensato fosse la cosa migliore per tutti, avrei creato una situazione complicata altrimenti"

"Rebeka, credi che se avessi dato problemi ti avremmo detto di fare quello che sentivi più giusto? Secondo me no, però se questa è la tua scelta, noi siamo d'accordo" replica mio padre sorridendo.

"Giovedì in day hospital ho l'aborto chirurgico, avrei bisogno di qualcuno che mi porti in ospedale e che mi faccia da supporto morale" dico accennando un sorriso.

"Ti accompagno io" dice Fabio, cogliendomi di sorpresa.

"Ma hai l'aereo alle 10 per Barcellona" replico.

"Non mi interessa, ne prendo uno alla sera, voglio stare lì con te"

"Ma sei sicuro?" domando.

"Certo, se mi permetti, mia sorella è più importante del lavoro" dice sorridendo, mi avvicino a lui e lo abbraccio. Senza Fabio, credo sarei persa, è la mia ancora di salvezza, quando ho bisogno c'è sempre, e per questo non lo ringrazierò mai abbastanza.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Where stories live. Discover now