ғɪғᴛʏ-sɪx

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🗓️Mercoledì 9 settembre 2020
📍Misano Adriatico, Italy

10.35

Anche questa mattina sono andata a fare un giro con Fabio, e devo ammettere che mi piace un sacco uscire presto, perché l'aria fresca mattutina riesce a svegliarmi più velocemente rispetto al solito. Tornati a casa ho mangiato qualcosa, ho fatto una doccia e poi mi sono messa a sistemare la camera, avendo tempo. Sento il campanello suonare, ma dato che mio fratello è di là non ci do peso.

"Rebe, è per te" dice dopo un po' mentre chiude la porta. Esco dalla stanza, percorro il corridoio e vado in salotto, dove oltre a Fabio vedo Camilla. NO GRAZIE.

"Vi lascio sole" dice il ragazzo, per poi uscire sul terrazzo.

"Ti va di parlare?" Chiede la ragazza con i modi più gentili che un'umano può avere.

"No, però se devi dirmi qualcosa va bene" dico secca, per poi indicarle una sedia del tavolo, ci sediamo ed inizialmente c'è silenzio.

"Rebeka, quello che sto per dirti, te lo dico da amica" la ragazza inizia a parlare ma io la blocco.

"Noi due non siamo amiche"

"Te lo dico perché mi piace essere sincera. So che ora mi odi, probabilmente vorresti anche darmi fuoco, ma volevo solo spiegarti che il bacio tra me ed Enea c'è stato per colpa mia, sono io che l'ho voluto baciare. So che hai una foto, posso vederla? Così ti faccio capire" dice, io prendo il telefono, entro nella galleria e clicco l'immagine, per poi passarle il cellulare.

"Vedi, io ho le braccia appoggiate, ma lui non ha neanche le mani su di me" dice, io continuo ad accennare dei si con la testa un po' a caso, mentre lei continua a spiegarmi per almeno altri 10 minuti.

"Quindi Rebe, puoi odiarmi tranquillamente, ma Enea ti ama davvero, non farlo stare male per una cosa di cui non ha nemmeno colpa" replica alzandosi in piedi.

"Grazie delle spiegazioni" dico accompagnandola alla porta (giuro che ci stava già andando lei, e che non la sto mandando via).

"Ma di che, ho preferito parlarti e scusarmi, ci tengo ad Enea e non voglio che soffra per una cosa di cui non ha colpa" dice sorridendo, ci abbracciamo, saluta sia me che mio fratello, che è appena rientrato in casa, e poi esce.

"Allora vedi che non è colpa di Enea?" dice Fabio, mentre vado a prendere il telefono dal tavolo.

"Già" mi limito a dire.

"Dovresti farci pace" replica il ragazzo.

"Posso fare quel cazzo che mi pare o no?" Chiedo guardandolo.

"Certo, mi scusi Miss Scontrosa, volevo solo darle un consiglio" dice, facendomi ridere. Vado ad abbracciarlo, restando attaccata a lui per un po'.

"Stai per avere un crollo emotivo?" Chiede, ed io accenno un sì con la testa.

"No no, dai, adesso ti faccio ridere: qual è il colmo per un hostess? Capire tutto al volo!" replica tutto fiero della sua battuta.

"Cretino" dico ridendo ed asciugando le lacrime scese.
All'orario di pranzo mangiamo, poi mio fratello si mette a guardare la TV mentre io vado sul terrazzo, dove mi metto a leggere un libro. Mentre sono completamente immersa nel racconto sento partire 'Via Libetta' dalla casa di Enea ad un volume abbastanza alto. Resisto un po', ma quando arriva la terza strofa, quella che odio di più della canzone, mi alzo in piedi.

"Enea" dico chiamandolo ed andando vicino al muretto che ci divide.

"Dimmi" replica lui uscendo.

"Spegni quella cazzo di musica sessista che non si può sentire? Grazie" replico sorridendo falsamente. Lui tira fuori il telefono dalla tasca e poi, grazie al cielo, spegne quella canzone orribile.

"Hai parlato con Camilla?" Chiede.

"Ah, hai usato la canzone che odio come scusa per parlarmi, ora ho capito" replico dopo aver realizzato il metodo usato da lui.

"Quindi, le hai parlato?" domanda nuovamente.

"Si"

"E..?"

"E un cazzo Enea, può anche essere stata lei a darti quel bacio, ma tu ci sei rimasto attaccato, e non provare a dirmi la scusa dei riflessi lenti perché non ci credo visto che sei un pilota" dico, poi mi giro, prendo il libro ed il telefono, faccio per entrare in casa.

"Se c'è tuo fratello, me lo chiami?" Chiede, io non rispondo ed entro.

"Il bastardo ti vuole" dico a Fabio.

"Tu e la dolcezza siete una cosa unica" replica lui ridendo, si alza ed esce, mentre io vado in camera.

15.05

"Eccomi, la vostra salvatrice è finalmente tornata" dice Beatrice entrando in casa mentre io e mio fratello guardiamo la tv.

"Te sei sempre poco modesta... Ciao ragazzi" replica Andrea facendoci ridere. Io e Fabio ci alziamo e li andiamo a salutare, e poi i due ragazzi vanno in cucina a farsi il caffè.

"Adesso vai di là, ti cambi, prendo la macchina di mio fratello e poi andiamo a Rimini a fare un po' di shopping, che tanto so che non hai niente da metterti per l'evento di stasera" dice la ragazza sorridendo. Questa sera ci sarà un evento della MotoGP (una semplice cena) di inaugurazione del GP di Misano, in cui tutti i piloti sono ovviamente invitati.

"Ma ho il vestito a fiori da mettere" replico, e la ragazza scuote la testa in segno di disapprovazione.

"Oh tesoro, con quello ci dai la polvere in casa, non ci vai sicuramente ad una cena del genere, e ora vai a cambiarti" dice la ragazza, sospiro e poi faccio come dice lei. Una volta pronta prendo la borsa, raggiungo Bea e poi avvertiamo Fabio e Andrea.

"Noi andiamo a fare a Rimini a fare un po' di shopping che il suo armadio fa pena, posso la macchina?" Chiede lei a suo fratello, il pilota Ducati le fa le chiavi, salutiamo i ragazzi, usciamo di casa e dal palazzo, poi saliamo sull'auto di Dovizioso ed andiamo verso la nostra meta. Entriamo in un negozio che Beatrice conosce ed iniziamo a dare un'occhiata in giro.

"Bea, mi sembrano un po' troppo eleganti questi vestiti" dico guardandoli.

"Beh, stasera c'è un evento importante ed elegante, e a te serve un abito adatto, prova questo" dice mettendomi tra le mani un appendino con sopra un vestito lungo bianco. Lo guardo, sospiro e poi insieme a lei mi dirigo verso i camerini, dove indosso l'abito e beh, è una vera meraviglia.

"Ma non è troppo?" Chiedo alla mia amica guardandomi allo specchio.

"No, l'anno scorso non sei venuta, ma c'erano delle tipe che ancora un po' ed avevano un abito da sposa, quindi" replica la ragazza.

"Va bene, lo prendo" dico.

"Ah ma lo prendevi in tutti i casi, se mi avessi detto di no ti avrei costretto" entrambe ridiamo, poi mi cambio, prendo l'abito e vado alla cassa a pagare. Usciamo dal negozio, facciamo un giro e poi, verso le sei andiamo a casa.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Where stories live. Discover now