ᴛᴡᴇɴᴛʏ

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🗓️Venerdì 1 Novembre 2019
📍Sepang, Malaysia

19.45

Dopo aver asciugato i capelli indosso un paio di pantaloni cargo neri, una maglietta a maniche corte grigia e le Vans. Faccio una coda alta, non mi trucco, alle otto prendo la borsa ed esco dalla stanza, per poi raggiungere Enea nella hall. In 10 minuti arriviamo al ristorante, dove ceniamo in una quarantina di minuti, e poi facciamo un giro in città.

"Ma sono davvero così noioso? Hai una faccia" dice il pilota guardandomi.

"No no, tu sei divertente, è che l'astinenza fa venire un po' di depressione, quindi capiscimi" replico con un sorriso. Chiacchieriamo fino a che, verso le dieci, torniamo in hotel, dove lo saluto e poi vado in camera. Prima di dormire decido di guardare un po' Netflix, osservo un po' i contenuti ed opto per iniziare Skam Italia, una serie di cui mi hanno sempre parlato bene. Guardo i primi 5 episodi e, notando che è abbastanza tardi metto in carica il telefono e poi provo a dormire.

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Verso le undici e mezza spengo la sveglia, sbadiglio e poi con calma mi alzo dal letto ed inizio a preparare la valigia. Dopo una mezz'oretta buona mi vado a lavare, mi vesto, poi prendo la borsa e raggiungo il circuito. Vado all'hospitality ItalTrans, dove pranzo con Enea e, dato che insiste tanto, resto nel paddock per assistere alle qualifiche.

"Se ti va puoi venire nel mio box" replica il romagnolo, inizialmente dico di no, ma pensandoci bene alla fine accetto, ascoltare il rombo del motore così da vicino mi piace tantissimo e non posso nasconderlo.
Verso le tre entro insieme ad Enea nel box ItalTrans, i suoi meccanici mi sorridono, Andrea Locatelli, l'altro pilota del team, mi fa un cenno con la testa che replico. Do un bacio sulla guancia ad Enea come portafortuna (dopo la sua richiesta ovviamente), lui mette il casco e poi sale in moto, pronto a dare il meglio di sé.

"Scusa, pensavo che il mio bacio portasse più fortuna" dico con un lieve sorriso al pilota alla fine delle prove, dopo il suo 14° posto.

"Non importa, la gara vera e propria è domani" replica, discute per una buona mezz'ora con i suoi meccanici, poi si alza, li saluta e mi fa cenno di seguirlo. Usciamo dal box, va a cambiarsi e, mentre passiamo davanti all'hospitality SpeedUp veniamo fermati da Beatrice, che ovviamente è insieme a Fabio.

"Alla fine te ne vai eh? Mi mancherai compagna di gare" dice abbracciandomi.

"Dove vai?" Chiede mio fratello. Davvero ti interessi? Wow, non credevo ti potessi abbassare a certi livelli, chapeau!

"Stasera ho l'aereo per tornare a Roma" dico, lui resta zitto, saluto nuovamente la mia amica e poi insieme ad Enea andiamo in hotel. Va a farsi una doccia nella sua stanza, poi mi raggiunge nella mia, dove rimane a farmi compagnia, per evitare che mi demoralizzi troppo stando da sola.

"Vuoi che ti accompagni in aeroporto?" Chiede il ragazzo verso le sette.

"No no, prendo un taxi, grazie comunque" dico.

"Ma dai, per me non è un problema, e poi ti faccio sorridere ancora un po' prima delle tue sedici ore di solitudine" replica con un sorriso, ed io a quel punto accetto. Credo che Enea sia una benedizione che viene dal cielo, un segnale di dio per farmi capire che la vita non fa poi così schifo come penso.
Verso le sette e venti prendo la valigia, esco dall'hotel dopo aver pagato il conto, carico la mia roba sull'auto noleggiata da Enea ed in 10 minuti arriviamo in aeroporto.

"Grazie di tutto, davvero" dico al romagnolo abbracciandolo.

"Niente, mi piace far sorridere le persone, te soprattutto" dice facendomi arrossire leggermente. Aò Rebe ripigliati.
Prendo il mio bagaglio, gli faccio un cenno di saluto con il capo, entro in aeroporto e mi dirigo ai controlli prima delle partenze.
Dopo aver fatto tutto mi siedo vicino al mio gate, ed attendo l'inizio dell'imbarco, che dovrebbe iniziare più o meno alle nove e un quarto, nel tempo che ho a disposizione decido di chiamare i miei per avvertirli.

"Ciao Rebe, come va?" Chiede la voce di mia madre.

"Non mi lamento, volevo solo dirti che sono in aeroporto, e sto per tornare a casa"

"Perché? È successo qualcosa?" Chiede già preoccupata.

"Ho solo litigato di brutto con Fabio, e non voglio restare qui con lui, quindi torno a Roma, dovrei arrivare domani mattina" dico, chiacchieriamo ancora un po', poi la saluto ed attendo il mio volo.

08.15

Dopo aver finalmente recuperato la mia valigia, seguo il percorso ed esco dagli arrivi dell'aeroporto di Fiumicino di Roma. Lì davanti vedo subito i miei genitori, vado ad abbracciarli, e, dopo aver asciugato le poche lacrime scese (sono diventata molto emotiva a causa di ciò che ho passato), usciamo dall'edificio e saliamo in auto. Una quarantina di minuti più tardi arriviamo a casa nostra, che si trova a 10 minuti di cammino dalla Fontana di Trevi. Entro, vado in camera mia e, con calma inizio a svuotare la valigia.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Where stories live. Discover now