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🗓️Giovedì 17 settembre 2020
📍Misano Adriatico, Italy

19.35

Faccio una doccia veloce, metto l'intimo ed indosso un vestito corto smanicato nero ed abbastanza attillato, poi faccio uno chignon spettinato. Questa sera a cena da noi ci saranno Enea e la sua famiglia, ed ho paura che tutto possa andare male: ieri ho detto a Fabio di aver parlato con Bastianini del bambino e che quindi sa tutto, quando in realtà non l'ho fatto, perché quando stavo andando in terrazzo per parlargli, l'ho visto ridere e scherzare con la solita Camilla e mi sono letteralmente rifiutata di guardarlo in faccia, quindi lui non saprà ancora di avermi messo incinta fino a data da destinarsi.
Quando suonano al campanello mi alzo in piedi, esco dalla camera e vado in salotto, dove vedo subito Enea, la sua famiglia e, per ultima vedo Camilla. Confusa vado vicino a Beatrice, per chiedere se sa il motivo della sua presenza.

"Che ci fa lei qui?" le chiedo a denti stretti, fingendo un sorriso agli ospiti.

"Non ne ho idea, fino a prova contraria non doveva esserci" replica, e mentre gli altri iniziano a chiacchierare ci spostiamo in cucina, dove c'è Fabio.

"Perché c'è quella?" Chiedo andandogli vicino, seguita dalla mia amica.

"Camilla? L'ho invitata io, così sta un po' in compagnia e non sempre a casa da sola" dice, sospiro e aiutata da Bea porto le bibite in tavola. Venti minuti più tardi arrivano le pizze precedentemente ordinate, perciò ci sediamo a tavola ed iniziamo a cenare.
Dopo aver mangiato prendo la bottiglia di birra più vicina a me e quando sto per versarne il contenuto nel mio bicchiere, Fabio mi blocca.

"Per me non ti fa molto bene bere quella" dice, io sospiro e appoggio la bottiglia.

"Rebeka che non beve della birra? Cos'è, a dieta?" Chiede Enea sorridendo.

"Sai il perché..." dice mio fratello, ma vedendo il romagnolo confuso si gira verso di me e mi inizia a fissare, fino a quando io non ricambio lo sguardo.

"Posso parlarti un attimo in privato?" Chiedo al pilota del team ItalTrans dopo aver compreso l'occhiata di Fabio, entrambi ci alziamo e poi andiamo in camera mia, dove chiudo la porta.

"Non ho capito, vuoi parlarmi della tua dieta?" Chiede il ragazzo ridendo, mentre si siede sul mio letto ed io sulla scrivania.

"No, non sto facendo alcuna dieta" replico guardandomi le ginocchia.

"E allora perché non puoi bere?"

"Sono incinta Enea" dico guardandolo, e l'espressione sul suo viso diventa seria.

"Ah" si limita a dire.

"Se te lo stessi chiedendo, è tuo, e sono a un mese" replico dopo qualche minuto di silenzio, ed ovviamente, dopo aver smesso di parlare la situazione torna come prima.

"Hai già deciso cosa fare?" Chiede il ragazzo dopo un po'.

"Sinceramente mi piacerebbe tenerlo..." inizio a parlare ma vengo prontamente interrotta da Enea.

"Rebe, no, siamo troppo giovani, ed ora come ora un bambino mi incasinerebbe la vita, insomma, sono un pilota e giro il mondo, come potrei aiutarti da un altro paese?" dice senza nemmeno pensare a me per un secondo.

"Qualunque cosa io decida non so se voglio il tuo aiuto" dico secca bloccandolo.

"Non mi hai ancora perdonato? Cavolo Rebe, non so come dirtelo che mi dispiace e che non capiterà un'altra volta... Ora chiamo Cami, così te lo dice anche lei" dice, provo a bloccarlo ma ormai è tardi, dato che è già uscito dalla stanza. Poco dopo torna con anche la ragazza, che sembra abbastanza confusa.

"Cami, è vero che tra noi non c'è e non c'è mai stato niente oltre a quel bacio? Dai, diglielo" dice Bastianini, ma inizialmente lei resta in silenzio, cosa che mi fa preoccupare.

"Cami..." il pilota inizia a parlare, ma lei lo interrompe. Oh, plot twist.

"No Enea, Rebeka è mia ami..."

"Non siamo amiche" dico secca bloccandola.

"In ogni caso voglio essere sincera, tra noi due c'è stato più di qualcosa, anche mentre lui stava con te, mi dispiace" replica lei, il romagnolo appoggia una mano sulla fronte, la ragazza lo guarda e poi esce dalla camera chiudendo la porta.

"Rebe, io..." il ragazzo inizia a parlare ma lo fermo al principio.

"Non iniziare a dirmi le solite scuse, adesso mi dici quello che c'è stato tra di voi, per filo e per segno" replico già nervosa, lui attende qualche minuto, e poi parla.

"Quel bacio che hai visto non era previsto, ma è da due settimane e mezzo che andiamo a letto insieme" dice, e dentro di me sento qualcosa fare crack, probabilmente il mio cuoricino. È già la seconda volta che mi capita, prima Dalla Porta, ed ora lui, che cazzo ho di sbagliato?

"Mi dispiace" dice.

"Cos'ho di sbagliato?" Chiedo guardandolo.

"Niente, sei la ragazza migliore che conosca, sono io che sono un coglione e non me ne sono reso conto in tempo" replica. Asciugo la lacrima scesa e poi faccio un respiro profondo.

"Se stai meglio con lei non c'è problema, in qualche modo cercherò di disinnamorarmi di te" dico alzandomi in piedi.

"Rebe, non voglio lei, io voglio te" dice.

"Se avessi davvero voluto me, con lei non avresti fatto niente, saresti solo stato il suo amico, e invece non lo hai fatto" dico, lui non risponde, esco dalla stanza e poi vado in bagno. Resto lì qualche minuto, lavo la faccia per rinfrescarmi un attimo e per cercare di nascondere il pianto appena avvenuto, poi torno a tavola, fingendo un sorriso.

"Come l'ha presa?" Chiede Bea a bassa voce.

"Non ha detto molto, però è saltato fuori che lui e quella vanno a letto insieme da due settimane e mezzo" dico, e lei si stupisce.

"A logica mi viene da dire che non avete risolto la situazione" replica.

"L'abbiamo peggiorata, e non di poco" dico, lei appoggia un braccio sulle mie spalle come per abbracciarmi, ed io le sorrido.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora