ғɪғᴛʏ-ᴇɪɢʜᴛ

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🗓️Giovedì 10 settembre 2020
📍Misano Adriatico, Italy

11.25

Mi sveglio con una meravigliosa sensazione di nausea, e neanche 5 minuti dopo aver aperto gli occhi mi alzo e vado in bagno a rimettere. Se il buongiorno si vede dal mattino, questa sarà proprio una giornata di merda.

"Oi, tutto bene?" Chiede Beatrice entrando nella stanza, mentre io mi alzo in piedi.

"Si, ho iniziato al meglio la giornata" replico accennando un sorriso.

"Fabio?" Chiedo mentre raggiungo la cucina insieme alla ragazza.

"È andato a correre con mio fratello" dice, come colazione, non avendo fame, mi limito a bere dell'acqua, poi vado a lavarmi e cambiarmi. Io e Bea andiamo a fare una passeggiata sul lungomare, che secondo lei 'mi farà passare la nausea', peccato che in realtà non abbia fatto niente.

"Oggi a pranzo c'è anche Enea" dice la mia amica mentre torniamo a casa.

"Ah si? Che bello" dico facendo la finta entusiasta, mentre lei mi guarda male.

"Prima o poi la guerra tra voi dovrà finire"

"Nah, io sto bene anche così" replico convinta.

"Ma se ieri sera mi hai detto che sei ancora innamorata di lui"

"Forse avevo bevuto un bicchiere di troppo" replico sorridendo, mentre Beatrice scossa la testa in segno di disapprovazione. Spoiler: ho appena detto una cavolata, ieri sera ho bevuto due bicchieri di vino e basta, quindi quella che ho detto era la verità.
Una volta arrivare alla meta entriamo in casa, salutiamo mio fratello, vado a fare una doccia, mi vesto e poi vado in camera a sdraiarmi un po' sul letto. All'una arrivano Enea ed Andrea, vado in salotto e, dato che Beatrice sta dando una mano a mio fratello nel portare i piatti in tavola, mi siedo ed attendo di pranzare.

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"Quindi non vieni? Ma sei sicura?" Chiede Fabio rivolgendosi a me. Lui, la mia amica, il fratello e Bastianini devono andare al circuito dato che tra mezz'ora ci sarà la conferenza, e visto che ho ancora un po' di nausea (ma grazie a dio meno di stamattina) ho deciso di rimanere a casa.

"Si, tranquillo, se più tardi sto meglio vi raggiungo" dico, loro si decidono ad andare, mi salutano ed escono di casa. Continuo a guardare il film iniziato in TV, ed intanto inizio a pensare al perché da più o meno un mese, quasi tutti i giorni, ho la nausea.

E se fossi incinta?

Appena questa frase inizia a frullarmi in testa inizio ad agitarmi soprattutto perché ho il ciclo in ritardo di 4 giorni (e questa potrebbe essere un motivo), cammino avanti indietro per la casa e, dopo essermi tranquillizzata un attimo, penso che la cosa migliore da fare sia controllare. Metto le scarpe, prendo la borsa, esco di casa e dal palazzo, per poi dirigermi a piedi nella farmacia un po' più lontana da casa mia, così da poter respirare un po' d'aria per cercare di tranquillizzarmi. Quando arrivo là c'è un po' di fila, perciò aspetto fuori ed intanto faccio una breve ricerca sui test di gravidanza più affidabili.

"Buongiorno" dice una farmacista sorridendo, una volta arrivato il mio turno.

"Salve, avrei bisogno di un test clearblue" dico, lei va nel retro a prenderlo, pago e poi esco. Ripercorro il tragitto fino a casa, entro, appoggio la borsa sul letto, prendo la scatola con dentro il test e vado in bagno, dove faccio quest'ultimo seguendo attentamente le istruzioni.
Prima di vedere il risultato devo attendere 3 minuti, probabilmente i più lunghi della mia vita, perciò appoggio lo stick sul mobile del bagno e fisso l'orologio. Dopo aver letteralmente contato 180 secondi faccio un respiro profondo, poi abbasso la testa e guardo il risultato: Incinta, e sotto leggo 2-3. Benissimo.
Vado in salotto, spalanco tutte le finestre sperando che con l'aria riesca ad evitare un attacco di panico, mi siedo sul divano e vado sul sito Clearblue per leggere meglio cosa rappresentano quei due numeri.

- Il risultato è Incinta e il concepimento è avvenuto circa 2-3 settimane fa -

Sposto lo sguardo sulla stessa riga, ma nella colonna che indica da quanto sei incinta e leggo: 4-5 settimane.
Probabilmente per lo stress dell'attesa e del risultato inizio a piangere, come faccio sempre ormai dato che la mia emotività non ha limiti. Mentre bevo un bicchiere d'acqua sento squillare il mio telefono, leggo 'Fabio', sospiro, mi asciugo le lacrime e mi preparo a tirare fuori la voce non tremolante.

"Stai meglio?" Chiede.

"Si si, tra un po' vengo su" replico.

"Hai una voce strana, sicura di stare bene?" Chiede.

"Si, non ti preoccupare, davvero, adesso mi cambio e poi vengo al circuito" dico, lui mi saluta e chiude la chiamata.

"Ma è di Bastianini?" Chiedo tra me e me, nonostante immagini già la risposta. Apro il calendario sul telefono, calcolo 1 mese, e vedo che la settimana in cui dovrebbe essere stato concepito è quella in cui mi sono messa con Enea. Mi sembrava che quel sabato avessimo fatto attenzione, ma a quanto pare no. Vado in bagno, faccio una foto al risultato, metto lo stick nella scatola e lo metto in camera, nel cassetto dei miei vestiti, lavo la faccia per rendermi presentabile, metto un po' di mascara e poi mi vesto. Prendo la borsa, esco di casa, prendo il motorino di mio fratello ed in poco tempo arrivo al circuito. Parcheggio, mostro il pass, entro e raggiungo l'hospitality SpeedUp, dove trovo tutti. Li saluto, mi siedo con loro e, mentre ascolto i discorsi, decido di non dire niente, non sapendo nemmeno cosa fare.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Where stories live. Discover now