ғɪғᴛʏ-ғᴏᴜʀ

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🗓️Lunedì 7 settembre 2020
📍Misano Adriatico, Italy

10.20

Dopo aver fatto colazione insieme a Fabio mi vado a lavare, per poi andare in camera a leggere. Da ieri ho deciso di staccare i dati del telefono, così da poter restare in pace senza sentire Enea, e per ora sta funzionando.
Una ventina di minuti più tardi, mentre sistemo i miei vestiti nell'armadio, sento suonare il campanello e poco dopo sento mio fratello dire 'è in camera, la strada la sai'. Accidenti a me quando ho detto che il metodo di staccare il telefono funziona.

"Rebe, sono Enea" dice la voce maschile dopo aver bussato alla porta. Faccio un respiro profondo, poi abbasso la maniglia.

"Cosa c'è?" Chiedo appoggiando una mano allo stipite.

"Come cosa c'è, è da ieri che ti scrivo e ti chiamo e tu non mi rispondi, mi ero preoccupato"

"Beh, sto bene grazie, ciao" dico, faccio per chiudere la porta ma vengo bloccata.

"Sembra che tu mi stia evitando" replica.

"Wow, sei perspicace"

"Ma perché? Io non ti ho fatto niente" dice, ed io prendo in mano il telefono, per poi cercare la prova del suo 'non ti ho fatto niente'.

"Che dolce che sei mentre fai il finto tonto, ah, e spero che tu e Camilla stiate meglio insieme che io e te" dico, per poi mostrargli la foto.

"Rebe, io..."

"No ma fidati di me, non ti tradirei mai e poi mai, e poi eccomi qua con le corna, grazie davvero" dico ridendo, per trattenere le lacrime.

"È stata lei ad iniziare, ed io da stupido mi sono lasciato fregare, perdonami, ti giuro che non succederà più"

"Ma non preoccuparti, ora puoi fare quello che vuoi" replico.

"Mi stai lasciando?" Chiede.

"Cosa pensavi facessi? Credevi che avrei eretto un palazzo in tuo onore dopo questo meraviglioso gesto? Ma svegliati un po' Enea" dico.

"Capisco di aver fatto una cazzata, ma ti ho chiesto scusa e promesso che non lo farò più, quindi non saltare a conclusioni affrettate" replica.

"L'unica conclusione affrettata che ho fatto è stata innamorarmi di te"

"Rebeka..." dice il pilota avvicinandosi a me ed asciugando la lacrima scesa sul mio viso con il dorso della mano.

"Non toccarmi" dico secca, lui si sposta e continua a guardarmi.

"Ti ho detto che ho sbagliato e che non capiterà più, non puoi buttare un rapporto bello come il nostro"

"Vai via" dico senza nemmeno guardarlo in faccia.

"Dici sul serio?" come mai è così stupito?

"Si, vai da quella Camilla e non farti più vedere da me" dico aprendo di più la porta per farlo uscire.

"Rebe..."

"Vattene!" dico praticamente urlando tra le lacrime. Mi guarda ancora per un attimo, poi esce e chiude la porta. Sento che lui e Fabio parlano per un attimo, e poi sento finalmente la porta di casa chiudersi. Esco dalla stanza ed incrocio mio fratello nel corridoio, che appena mi vede allarga le braccia per abbracciarmi.

"Sai cosa posso andare a comprare per farti felice?" Chiede retorico il ragazzo alzandomi un po' la testa.

"Della Molly?" Chiedo.

"Ma assolutamente no! Intendevo qualcosa dal McDonald's" dice, facendomi sorridere.

"Anche questa è una buona idea" dico sorridendo, lui mi da un bacio sulla fronte, mi sorride poi mette le scarpe ed esce di casa. Mi metto a sedere sul divano ed accendo la TV, e nemmeno due minuti più tardi mi arriva la richiesta di un FaceTime da parte di Beatrice, che ha appena saputo la notizia da Fabio. Piango nuovamente nel parlare con la mia amica, ma poi mi fa calmare facendomi ridere, come sua abitudine. Quando arriva mio fratello la saluto, chiudo la chiamata e vado a pranzare.

"Anche se tu non hai voglia di vivere, oggi pomeriggio andiamo al circuito a fare un po' di Flat Track, che tanto so che le moto ti fanno stare bene" dice il ragazzo sorridendo. Cazzo, lui si che mi conosce bene.
Finiamo di mangiare, ci prepariamo e poi verso le due usciamo di casa e ci dirigiamo al circuito.

〰️〰️〰️

Alle sette e mezza io e Fabio entriamo in casa, salutiamo i nostri genitori e poi andiamo ad appoggiare le nostre cose in camera. Abbiamo passato l'intero pomeriggio al circuito, inizialmente eravamo solo noi due, poi ci hanno raggiunto anche Alessandro Delbianco e Francesco Cecchini, che hanno girato con noi. Velocemente ceno, poi vado a farmi una doccia e, mentre asciugo i capelli, mi chiama Mattia.

"I miei stanno via per due giorni, stasera festino a casa mia, ci sei vero?" Chiede dopo avermi salutato.

"Matti, mi sono lasciata oggi, non sono dell'umore per andare ad una festa" replico.

"Lo so, lo so, ma vedi di esserci e soprattutto vestiti carina, che se riesco ti presento qualcuno, alle nove ti passa a prendere Thomas" dice, non ho neanche il tempo di replicare che il mio amico chiude la chiamata. Immaginavo di passare una serata Netflix, ma a quanto pare non posso. Finisco di asciugarmi i capelli, faccio la piastra e poi vado in camera a vestirmi. Opto per dei pantalonidi jeans lunghi aderenti neri, un body bordeaux in pizzo (che copre abbastanza) e sopra abbino il mio bomber nero. Metto le scarpe con il tacco nere e poi mi trucco con mascara, eyeliner ed una leggera passata di gloss trasparente con i brillantini.

"Dove vai vestita così bene?" Chiede Fabio alzando la testa dal cellulare mentre gli passo di fianco.

"Mattia fa un festa e ha detto che devo assolutamente esserci" dico sorridendo.

"Va bene, fai la brava" replica, accenno un sì, saluto anche i mie genitori che mi raccomandano la stessa cosa, poi esco di casa e di seguito dal palazzo. Quando arrivo giù, nonostante siano ancora le nove meno cinque, trovo già Thomas ad aspettarmi, visto che lui arriva sempre in anticipo.

"Te Gresini mi fai sentire in ritardo anche se non lo sono" dico sorridendo salendo in macchina.

"Di Giannantonio, lo sai che è più forte di me" dice ridendo, mi da un bacio sulla guancia e poi andiamo verso la casa di Capirossi, dove arriviamo 10 minuti più tardi.

"Brava Rebe, sapevo ci saresti stata" dice Mattia salutandoci, soffermandosi su di me.

"Ah beh se non fossi venuta mi saresti venuto a prendere a casa, quindi" dico sorridendo.

"Quale alcool posso offrirvi?" Chiede il proprietario. Thomas prende della vodka, mentre io chiedo una semplice birra, volendo restare sobria.

"Non voglio bere, quindi non insistere" dico bloccando le lamentele dei due ragazzi. Andiamo a prendere le cose da bere e poi Mattia ci accompagna da Federico e Gioele, che sono insieme ai fratelli. Ok, ora che ho visto Marco e Cele sono già più felice di essere qui.
Iniziamo a chiacchierare tutti insieme e, verso l'una, Capirossi ha la brillante idea di giocare ad obbligo o verità, un gioco che neanche i bambini di 10 anni fanno più ormai. Giochiamo solamente noi 7, e dopo un po' di domande sparse tocca nuovamente a me.

"Obbligo o verità?" Chiede Federico.

"Verità" replico convinta, ma gli altri iniziano a lamentarsi perché 'scelgo sempre quello'.

"Va bene allora, obbligo" dico, vedo Mattia dire qualcosa nell'orecchio del Vietti maggiore e poi lui parla.

"Vogliamo un bel bacio tra te e Marco" dice, e subito dopo in sottofondo si iniziano a sentire i cori di 'uuuu'. Dire che Bezzecchi è sorridente è dire poco, mi alzo in piedi, vado da lui, che nel mentre si è alzato in piedi, mi avvicino e appoggio le labbra sulle sue. Beh, la sensazione non è male, anzi. Quando ci stacchiamo sorridiamo, poi torniamo a sedere e continuiamo il gioco.

𝘈𝘭𝘭 𝘸𝘦 𝘩𝘢𝘷𝘦 𝘪𝘴 𝘯𝘰𝘸 || 𝘌𝘯𝘦𝘢 𝘉𝘢𝘴𝘵𝘪𝘢𝘯𝘪𝘯𝘪  Where stories live. Discover now