Capitolo 4

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Dopo un'ora e mezza precisa finì la partita, con un pareggio di due a due: doppietta di Neymar, mentre dall'altra parte non avevo idea di chi avesse segnato.
Mio padre si complimentò con tutte e due le squadre, salutò l'allenatore croato e accompagnò la sua nazionale negli spogliatoi.
- Lídia, se vuoi puoi aspettarmi in macchina, ci metterò poco- mi avvisò venendomi incontro.
Presi il pacchetto delle sigarette e ne accesi una, aspirando tutto quel fumo.
-In realtà faccio un giro, tornerò in albergo tra un paio d'ore-
Mio padre mi guardò stranito, e mi tolse dalla bocca la sigaretta.
-Tu che esci di giorno?-
-Dammi la sigaretta!- urlai cercando di prenderla dalle sue mani, ma lui la buttò verso l'uscita facendomi innervosire.
-I miei ragazzi non devono assolutamente inalare certe schifezze, e sono sicuro che anche Dalić voglia lo stesso per la sua squadra. Te l'avrò detto mille volte. Abbi rispetto per il nostro lavoro-
Alzai gli occhi al cielo e mi avviai all'uscita del campo come mi aveva indicato Livakovic, che dopo una veloce ricerca su internet scoprii chiamarsi Dominik, e aspettai che arrivasse.
Nel frattempo, dallo spogliatoio uscirono alcuni ragazzi brasiliani con i borsoni strapieni, e tra questi anche Neymar.
-Non mi fermi più?- lo stuzzicai sorridendo.
Si girò verso di me venendomi incontro, restando indietro ai suoi compagni.
-Non vorrei farti fare tardi col portiere, esci con lui vero?-
-Come fai a saperlo?- chiesi confusa. Era troppo lontano da sentire l'invito di Dominik prima della partita.
-Ne stava parlando con Brozovic, mentre rientravano in spogliatoio-.

Annuii appoggiandomi alla parete della struttura, mentre Neymar calciava un sassolino per terra.
-Esco solo per un giro, puoi ancora farmi la corte- dissi sfacciatamente sorridendogli.
-Non ti sto facendo la corte- sussurrò con le guance in fiamme -ora...ora vado. Ci vediamo a pranzo- scappò verso il pullman raggiungendo i suoi compagni, e nello stesso momento mi raggiunse Dominik, pulito e finalmente vestito con panni che non fossero fosforescenti.
-Speravo non mi avessi lasciato qui da solo- mi salutò con un bacio sulla guancia.
-Ciao Dominik-
-Ti va se passiamo un attimo all'hotel per posare il borsone?-
-Nessun problema-
Percorremmo la distanza dallo stadio all'hotel a piedi, e tanti saluti alla discrezione. I giornalisti potevano non conoscere la figlia dell'allenatore del Brasile, ma Dominik era titolare della nazionale croata. Indossai per tutto il tempo gli occhiali da sole, cercando di tenere lo sguardo basso e non attirare l'attenzione. L'accompagnai in camera sua, un piano sotto al mio, e mi sedetti sul letto, aspettando che sistemasse la sua roba.
-Sai, non ho più tanta voglia di uscire- mi alzai dirigendomi verso di lui, prendendo tra le mani il colletto della sua camicia.
-Ah davvero? Allora potremmo intrattenerci qui- propose maliziosamente adagiandomi sul letto, per salire sopra di me.
-Sarebbe perfetto- allungai il collo per baciargli la mascella, mordendogli la zona dietro all'orecchio. Lo sentii gemere.
Sfilò i nostri vestiti e li buttò a terra distrattamente, baciò il mio collo lasciando un segno violaceo su di esso, ed entrò in me con forza, cogliendomi di sorpresa tanto da non riuscire a soffocare quel gemito di dolore/piacere. I nostri sospiri riempirono la stanza e mi abbandonai tra le sue braccia fino a raggiungere l'orgasmo.

Neymar POV
-Sei più silenzioso del solito oggi- il mister mi raggiunse prima che potessi entrare nella mia stanza per riposarmi un po' prima di pranzare.
-Sono solo nervoso, è il mio ultimo mondiale e voglio essere impeccabile-
-Neymar, tu sei come un figlio per me, se c'è qualche qualcosa che ti turba puoi parlarne, sono stato ragazzo anch'io-
Aprii la porta e invitai il mister ad entrare, per poi chiuderla alle mie spalle.
-È per una ragazza, mister. La conosco da pochissimo, eppure ne sono ossessionato. Non è la tipica ragazza timida o dolce, anzi, è praticamente il mio opposto. Forse è la sicurezza che ha di sé che mi fa andare fuori di testa... Non me lo so spiegare-
-E qual è il problema? Non ricambia?-
-Non penso sia interessata a me, a volte mi ha parlato, ma per qualche motivo sconosciuto mi blocco e lascio sempre tutto in sospeso-
-Ney, ascoltami bene, se c'è una cosa che ho imparato dai miei sbagli è che se provi qualcosa per una donna, dillo subito. Che sia una cosa brutta o bella, dillo e non ti tenere tutto dentro. È così che ho perso mia moglie, non c'era dialogo-
Riflettei parecchio sulla risposta del mister, e sperai non avrebbe cambiato idea se fosse venuto a sapere che quella ragazza era in realtà sua figlia.

Save me || Neymar JrWhere stories live. Discover now