Capitolo 43

478 11 9
                                    

Neymar POV

Lídia sbiancò appena mi vide. Kylian, invece, si girò verso di me e mi salutò con relativa tranquillità.

-Nessuno saprà che Lídia non regge più l'alcol!- mi rispose ridendo lui. Risi anch'io e mi avvicinai verso Lídia per posarle un bacio tra i capelli.

-Stai bene, piccola?- le sussurrai. Lei annuì timidamente, poi sembrò ritornare quella di sempre e mi sorrise dolcemente -Ora sì-

Era chiaramente brilla, se non di più. Aveva ragione Kylian.

-Vuoi andare in camera? Richarlison mi ha fatto provare un whisky pessimo, gira anche a me un po' la testa-

Lei mosse goffamente la testa a destra e a sinistra. Guardò qualcosa, o qualcuno, oltre me e Kylian, verso il centro della sala, poi un'espressione maliziosa si fece largo sul suo volto.

-Voglio ballare!- Esclamò. La tirai su delicatamente per le braccia e la feci appoggiare a me, cingendole i fianchi col mio braccio. Barcollò comunque e si affrettò ad appoggiarsi sulla spalla di Kylian per non cadere.

-Grazie- mi rivolsi a Kylian -per averle dato un'occhiata-

-Figurati, amico. Io torno su in stanza, ci aggiorniamo domani- mi salutò con un occhiolino e si diresse verso l'uscita della saletta. Anche io avevo sonno, ma decisi comunque di ballare un po' con Lídia. D'altronde l'avevo abbandonata per più di un'ora per giocare a poker, era il minimo.

*mattina seguente *

Lídia POV

La testa mi pulsava e faceva male. La luce che entrava dal balcone spalancato, poi, mi fece male agli occhi, secchi per la sbronza eclatante.

-N...Ney?- balbettai con la bocca impastata. Acqua, avevo bisogno di acqua assolutamente.

Ero sola nel letto, nessuna traccia o rumore che potesse segnalare la presenza di Neymar nella stanza.

Feci leva sui gomiti per alzarmi dal letto, con difficoltà, e notai un vassoio con un succo di frutta e un cornetto, con un bigliettino poggiato sul piattino della colazione.

"Ti ho lasciata dormire. Ci vediamo a pranzo, ti amo"

Neymar. mi stropicciai gli occhi e sorrisi a quel gesto così premuroso. Era strano, però, di solito sentivo la sua sveglia. Forse avevo esagerato un po' troppo ieri. Tentai di fare mente locale sulla festa: c'era musica, le luci erano soffuse, e quel senso di movimento perenne mi fece quasi sentire male anche in quel momento, nel letto. Poi mi saltò alla mente una scena che mi fece gelare il sangue nelle vene: avevo baciato Kylian.

-Cazzo!- esclamai. Presi letteralmente a pugni il cuscino, in pieno panico, poi cercai di ricompormi e pensare al da farsi. Avevo fatto una gran cazzata, era innegabile. Dovevo parlare con Kylian e risolvere la questione.

Kylian, per quanto fosse un bel ragazzo, non era il mio tipo. Nessuno era il mio tipo, in quel momento. Avevo occhi solo per Neymar. ma la "me" ubriaca a quanto pare non era d'accordo col mio lato sobrio. Massaggiai violentemente le tempie, facendo pressione ai lati della testa, sperando vivamente che quel mal di testa passasse in tempi brevi. Sorseggiai il succo tenendo il bicchiere con entrambe le mani, che tremavano per il nervoso. Il cornetto lo avrei mangiato dopo, la priorità era trovare Kylian.

Mi vestii velocemente con un pantalone di raso largo e una canotta e setacciai i lunghi corridoi di quell'albergo più e più volte, senza trovare traccia di Kylian o di qualche altro calciatore francese.

Probabilmente si stavano allenando di mattina, quel giorno, come il Brasile.

Scorsi però qualche giocatore croato, chi al bar, chi intento a fare colazione, seppur fosse tardi, e chi a passeggiare nella hall.

Mi fermai un attimo per riprendere il controllo delle mie azioni. Giravo ormai da mezz'ora per l'albergo, senza una meta definita. Probabilmente avevo controllato le stesse zone più e più volte.

Avevo bisogno di chiamare qualcuno e confrontarmi sull'accaduto. Presi in mano il telefono, che a quanto pare avevo fatto cadere visti i graffi sulla parte alta dello schermo, ma non diedi molta importanza: cercai frettolosamente il nome della mia amica più stretta, che era rimasta in Brasile e che non sentivo dall'inizio dei mondiali, e premetti sul simbolo della chiamata.

Save me || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora