Capitolo 34

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Neymar POV

Dovevo cambiare discorso. Non ero pronto per affrontare l'argomento in quel momento.

-Ci sono altre novità?- nonostante la domanda fosse per lo più un covnenevole, vidi Lídia cambiare espressione in volto.

-I giornalisti sanno di noi due, in effetti-

Alzai gli occhi al cielo. Altri scoop non mi servivano proprio.

-Cosa hanno scritto?- chiesi. Mi stesi accanto a lei, cingendole i fianchi e stringendola a me. Ero nervoso per Kylian, ma non volevo farglielo pesare. D'altronde non era colpa sua.

-Qualcuno ci ha fotografato dopo la partita con la Serbia, nei corridoi. Mi dispiace, dovevo stare più attenta quel giorno-

-Non è mica colpa tua. Sono abituato a queste cose, non ci devi pensare-

Vidi Lídia sospirare a fondo prima di parlare ancora -C'è qualcuno che ti preferisce con Bruna-

Di bene in meglio oggi. Strinsi la presa sui suoi fianchi e le baciai dolcemente il collo. Appoggiai la mia testa sul suo petto, ma lei era ancora rigida.

-Se è finita un motivo ci sarà-

-È che sto scoprendo tutto all'improvviso su di te. Mi sento... strana-

-Lídia, anche tu hai un passato pieno, non vedo il motivo per cui tu ti stia facendo tanti problemi sinceramente-

-Neymar, non ti sto dando la colpa di niente!- esclamò. Si alzò da letto scostandomi bruscamente da lei. Andava avanti e dietro lungo la camera sotto il mio sguardo confuso.

-Io ho cercato di aprirmi il più possibile con te. Abbiamo affrontato mio padre assieme, abbiamo chiamato mia madre insieme, poi c'è stato Dominik, che avremmo potuto tranquillamente evitare se tu non avessi mai letto e frainteso quel messaggio che mi ha mandato mentre eravamo in vasca. Ti chiedo di Kylian e mi respingi. Ti racconto di questa storia dei giornalisti e diventi brusco. Sarei io quello stronza, poi?-

-Lídia non gira tutto intorno a te! Non posso essere nervoso? Solo tu hai diritto di esserlo?-

-Fanculo!- uscì velocemente dalla porta, lasciandomi da solo sul letto, confuso e arrabbiato.

Lídia POV

Era nel torto marcio. Non aveva diritto di trattarmi in quel modo. Non poteva dirmi di amarmi e poi chiudersi a riccio su questioni che lo riguardavano in prima persona. Mi sentii una stupida ad averlo coinvolto in tutti i miei drammi. Forse non ero degna della sua fiducia, non si sentiva a suo agio ad aprirsi con me.

Scesi velocemente le scale per ritornare nella sala bar, che a quanto pare era più affollata del solito.

Vidi qualche giocatore croato in fondo alla sala, tra cui Dominik. Spostai velocemente lo sguardo per evitare altre spiacevoli situazioni e mi diressi verso Richarlison e Lucas Paquetà, che stavano bevendo un caffè in disparte.

Avrei preferito rimanere sola. Per lo meno la nazionale francese era impegnata negli allenamenti, da quel che mi aveva detto Kylian.

-Ciao ragazzi, posso?- Richarlison sorrise e spostò la sedia accanto alla sua, in modo che mi potessi sedere al tavolino.

Save me || Neymar JrWhere stories live. Discover now