Capitolo 19

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Lídia POV

Quella sera rimasi a dormire da Neymar. Affondai il mio viso sul suo collo e mi lasciai coccolare da una canzone che intonava timidamente sottovoce.

-Ney- lo chiamai, quasi in dormiveglia.

-Mh?- sussurrò lui.

-Saresti d'accordo se parlassi di noi due a mio padre? Vorrei che un'altra situazione come quella di oggi pomeriggio non si ripetesse più-

Lui sussultò leggermente; intrecciò la sua mano alla mia, adagiata sul suo petto.

-Non pensi che dopo quello che è successo oggi dovremmo far calmare un attimo le acque?-

-Io sono dell'idea che sarà proprio questo a calmare le acque. Sei un bravo ragazzo, lui ne è consapevole, e in fondo sono sicura che vorrebbe solo questo per me-

Neymar POV

Era arrivato il momento di introdurre il fatidico discorso. Presi fiato, strinsi ancora la sua mano alla mia.

-A proposito di questo, direi che sia il caso di... ufficializzare le cose tra di noi-

Lei alzò il capo, mi guardò con un misto di eccitazione e curiosità -Lídia, ricominciamo di nuovo. Voglio continuare a conoscerti, imparare ad amare i tuoi pregi e i tuoi difetti, voglio vederti in giro e baciarti fino allo sfinimento, sotto gli occhi di tutti-

-Ney...- si mise a cavalcioni su di me -mi stai seriamente facendo perdere la testa-

Si bloccò. Continuava a fissare prima i miei occhi, poi le mie labbra. Sembrava in procinto di dire qualcos'altro, o forse si aspettava una mia risposta. Venni colto da un uragano di emozioni; ero imbarazzato da quel discorso, ma l'ultima frase di Lídia mi stava facendo girare la testa.

-Ed è... un bene?- scoppiai a riderle in faccia, e lei a ruota.

-Spero per te che sia un bene!-

-Facciamolo-

-Ora? Chiamare mio padre in camera e svuotare il sacco?- nonostante lo avesse proposto lei, sembrò nervosa al solo pensiero. Scossi la testa in segno di dissenso.

-Non mi riferivo a tuo padre-

I suoi occhi si illuminarono. Le sorrisi beffardo e le rubai un bacio prima a stampo, poi più spinto. Non se lo face ripetere altre volte, sfilò la maglia e si fiondò sul mio collo, torturandolo con morsi e baci. Quella ragazza mi avrebbe fatto impazzire.

Lídia POV

I nostri fianchi si muovevano all'unisono andando a stimolare i nostri sessi caldi. Senza troppe moine sfilai le ultime cose di dosso e così fece lui.

-Stenditi- sussurrò fra le mie labbra -aspettami qui- feci come disse. Portò le mie braccia sopra la mia testa e percorse delicatamente il mio torace con due dita. Sentii i capezzoli indurirsi -chiudi gli occhi- ordinò ancora.

Nel buio, mi accorsi che si era alzato dal letto. Probabilmente stava recuperando un preservativo dai jeans nell'armadio. Sentii dei rumori dall'altra parte della stanza, ma non riuscii a capire di cosa si trattasse; tenni gli occhi chiusi come mi aveva chiesto. Nel momento in cui lo sentii adagiarsi di nuovo a letto, qualcosa di ghiacciato mi toccò le clavicole. Ghiaccio. Gemetti a quel tocco piacevole e delicato. Neymar percorse di nuovo il mio torace, stimolò il mio seno con quel cubetto ghiacciato, fino ad arrivare al mio pube. Le mie mani strinsero la testata del letto.

-Ti prego...-gemetti.

-Pregami, supplicami, ma sarò sempre io a decidere quando e come scoparti-

Quella versione di Neymar, così esclusiva e sconosciuta agli altri, era tremendamente eccitante.

Aspettò pazientemente che il ghiaccio si sciogliesse lungo i miei fianchi, mentre alcune goccioline fredde percorsero il mio sesso. Afferrò delicatamente le mie spalle e mi aiutò a sedermi sul letto -continua a tenere gli occhi chiusi- annuii come una brava bambina.

Lo sentii sistemarsi con le ginocchia sul letto. Poi gemette. Non capivo cosa stessa facendo -apri gli occhi-

Trovai il suo membro duro di fronte il mio viso. Non aspettai che mi desse altri ordini e cominciai ad accarezzargli la punta con la lingua. Soffocò un altro gemito. Avvolsi tutta la sua lunghezza con le mie labbra e aumentai il ritmo -Basta così- ansimò.

Mi staccai solo un momento per rispondergli che no, non mi sarei fermata finché ne avevo voglia. Gli lanciai uno sguardo di sfida, mi misi più comoda e mi fiondai di nuovo sulla sua erezione, continuando a ritmo più inteso. Per un primo momento cercò di scansarsi, aveva già il preservativo in mano, ma era il mio turno di dirigere i giochi.

-Lídia, sto per venire- non sprecai tempo a rispondergli. Cominciò a spingere i fianchi verso di me, fino a raggiungere l'orgasmo. Sorrisi soddisfatta.

-Sei una stronza- concluse. Gli accarezzai dapprima il collo, poi, spingendolo dalla nuca, lo accompagnai su di me con un'espressione soddisfatta stampata sul volto.

-Non sarai già scarico, Neymar Jr-

-Mai- stimolò il suo sesso con le mani per qualche secondo e poi infilò velocemente il preservativo.

-Dovrei lasciarti così, eccitata e insoddisfatta, per avermi disubbidito-

-Non avresti il coraggio-

-Per tua fortuna, hai ragione- entrò in me senza preavviso. Affondai le mie unghie nelle sue scapole e accompagnai le sue spinte con i miei fianchi, andandogli incontro ogni volta che entrava in me, sempre più a fondo. Affondò i suoi canini nell'incavo del mio collo. Gemeva. Il suo fiato caldo sul collo mi provocava brividi lungo tutta la schiena e sentii avvicinarsi l'orgasmo.

-Più veloce- pregai. Le mie unghie stavano graffiando la sua schiena per intero, ma sembrava piacergli. Delle scosse percorsero il mio corpo; mi aggrappai al petto di Ney, mentre anche lui raggiungeva l'apice.

-Non lasciarmi mai, Lídia-

Non ne avevo intenzione.

Save me || Neymar JrWhere stories live. Discover now