Epilogo

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Arrivati in aeroporto, notai che l'aereo a noi riservato era già sulla pista, pronto per partire. Sbrigammo le solite faccende per partire e ci imbarcammo con relativa velocità. In aereo si sentiva un leggero chiacchiericcio, segno che la squadra si era un po' ripresa dallo shock iniziale.

Io e Neymar prendemmo posto quasi per ultimi, rimanendo fuori insieme a mio padre fino all'ultimo momento prima della partenza. Anche lui aveva un altro colorito in faccia: certo, era deluso dall'esito dell'ultima partita, ma era sollevato di tornare a casa e, sicuramente, rimettersi a lavoro per le prossime competizioni.

Anch'io ero sollevata, non potevo mentire a me stessa. Dopo il risultato negativo del test l'ansia era sparita quasi completamente, anche se mi era rimasto un briciolo di delusione. Forse una gravidanza non sarebbe stata la fine del mondo, dopotutto.

Ma era meglio così, in un certo senso: io e Neymar avremmo potuto lavorare sulla nostra relazione prendendoci del tempo per noi stessi, per riparare alcune fratture o difficoltà che inevitabilmente si sarebbero fatte largo nel corso della nostra storia, e lo avremmo potuto fare senza altri pensieri per la testa. Quel che ci avrebbe riservato il futuro, poi, si sarebbe affrontato con una maggiore maturità. Avevamo accennato a papà del mio trasferimento a Parigi: la sua reazione fu inaspettata. Prima sembrò sorpreso, poi un ghigno divertito si fece largo sul suo viso e con una pacca sulla spalla a Neymar aveva pronunciato delle parole che mi sarebbero rimaste sempre impresse nella mente.

"Prenditi cura di lei, e cerca di farlo meglio di come ho fatto io"

Neymar aveva sorriso, poi abbracciò papà ringraziandolo della fiducia, tornando il ragazzo solare e felice e, in realtà, anche un po' timido che avevo conosciuto il primo giorno in Qatar. Le sue guance rosse, a quelle parole, mi fecero tenerezza.

L'aereo partì in perfetto orario: ci attendevano quasi 15 ore di volo prima di tornare a casa. Casa, cavolo. Avrei dovuto dire a Nàdia di Parigi, sarebbe impazzita sicuramente. Sarei dovuta passare di fronte al quartiere dove ora sapevo abitasse mia madre. Fanculo, mamma, sto riprendendo il mano la mia vita. Mi hai rubato un'adolescenza serena, ma d'ora in avanti non sarà più così. Avrei dovuto salutare tutti gli altri amici, che mi avevano accompagnato negli anni, nel bene e nel male, fino a un mese prima: mi sarebbero mancati, ma si stava aprendo un nuovo capitolo della mia vita.

-Sei pronta per altre 15 ore di volo?- Neymar mi distrasse da quei pensieri.

-Mh.. non me lo ricordare-

Allungò un braccio verso di me, cingendomi le spalle e avvicinandomi a lui -E sei pronta per la nostra nuova vita insieme?-

-Non vedo l'ora-

Ero pronta, davvero.


Hello guys :) siamo arrivati alla fine di questa travagliata storia.

Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che piano piano si sono appassionati alla storia, tutti coloro che mi hanno incoraggiata e appoggiata durante la stesura dei capitoli. Grazie davvero :)

Ho cercato di dare il meglio di me stessa in questa storia, spero si sia notato.

Sfrutterò questi giorni per elaborare una nuova storia, spero mi accompagnerete nelle prossime avventure

Se vi va, fatemi sapere le vostre impressioni finali

A presto

Save me || Neymar JrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora