Capitolo 55

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Neymar POV

-Ragazzi, siamo ai quarti!- lo spogliatoio era in festa. Avevamo vinto 4 a 1, ero riuscito a segnare grazie a un rigore. Richarlison, Vinicious e Lucas Paquetà avevano pensato agli altri tre goal.

Lo spogliatoio sarebbe potuto crollare da un momento all'altro: ballavamo, cantavamo, saltavamo sulle panchine. Il mister era il primo a fare baccano. Ci abbracciava e si congratulava con noi. Uno step in più verso la finale.

-Ragazzi ma.. ai quarti sfidiamo la Croazia? Ho sentito che ha vinto oggi pomeriggio!- Thiago Silva attirò l'attenzione di tutti. Per scaramanzia, avevamo deciso di non seguire la partita che avrebbe deciso chi sarebbe stato il nostro avversario ai quarti, quindi fu una sorpresa per tutti.

"Fantastico" pensai "di nuovo Livakovic". Guardai Antony con uno sguardo che solo lui poteva captare; rispose con la mia stessa espressione in volto, e poi ci abbracciammo per continuare a festeggiare. Alla Croazia, e a Livakovic, ci avremmo pensato dopo.

***

La situazione in pullman non cambiò. Si ballava e si sbattevano le mani sui sedili. Se qualcuno avesse voluto riposare, non era il momento adatto per farlo.

-Faremo il culo alla Croazia!- Raphinha, il solito.

-Si, cazzo, siamo già in semifinale!- ora Casemiro.

Lídia era seduta accanto me, si copriva le orecchie per il baccano ma rideva divertita. La guardai e la baciai spensierato. Avrei vissuto all'infinito quella sensazione di pace e benessere. Vincere con la propria nazionale, in un mondiale per di più, e avere la propria ragazza accanto che festeggia con te. Il paradiso.

Il mister smorzò quei toni accesi. Si alzò dal suo sedile e gesticolò con le mani per attirare l'attenzione -Calma, ragazzi!  Non sottovalutiamo i nostri avversari, le migliori partite sono state perse entrando in campo sicuri di aver già vinto!-

Ero d'accordo col mister. Non volevo partecipare a quei cori, avevo avuto abbastanza batoste durante la mia carriera per capire di dover calare la testa e lavorare sempre per migliorarmi. Il fatto di dover affrontare Livakovic in campo era per me una cosa buona, ma anche cattiva: ero carico, l'adrenalina già in corpo, ma avrei preferito dimenticare la sua faccia il prima possibile.

Arrivati di nuovo nella hall dell'albergo, io, Richarlison, Lucas Paquetà e Vinicious eravamo diventati le star della serata. Era quasi mezzanotte quando tutto era finito, ma avevamo ancora voglia di festeggiare.

-Amico- Richarlison mi strattonò il braccio.

-Mh?- mi girai goffamente perché quasi incastrato, insieme ad altri, nella gigantesca bandiera dal Brasile che lo staff ci aveva regalato per la vittoria.

-Andiamo a farci una birra, noi marcatori. Dai, vieni anche tu!-

L'idea mi piaceva. Ne avrei approfittato per passare del tempo con persone che di solito non frequentavo, come Lucas o Vinicius.  Mi liberai dalla presa degli altri e, prima di aggregarmi al gruppetto, raggiunsi Lídia che stava bevendo qualcosa poco distante da me.

-Lídia, tesoro, vado a prendere qualcosa da bere con gli altri, dormiamo da te stasera?- le cinsi i fianchi e le baciai i capelli. Quel profumo. Lo amavo.

-Mh-mh- annuì Lídia mentre sorseggiava il drink, per la prima volta analcolico -dormiamo, certo- fece segno delle virgolette con le mani e scoppiai a ridere. Sì, mi piaceva quell'idea.

-Farò subito, promesso-

-Ti aspetto in camera, a dopo-

Vidi Lídia posare il bicchiere su un tavolino e avviarsi verso le scalinate che l'avrebbero portata in stanza. Volsi lo sguardo e raggiunsi correndo Richarlison e gli altri due, che erano già lontani dalla mischia.

Save me || Neymar JrWhere stories live. Discover now