Capitolo 26

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Lídia POV

Il piano del Brasile era in delirio, era il loro momento. Due giorni prima era toccato alla Francia, che aveva vinto la sua prima partita del mondiale contro l'Australia; la Croazia, invece, si era accontentata di un pareggio. In ogni caso l'umore all'interno dell'albergo era alle stelle. Mio padre riuscì a recuperare delle birre da offrire alla squadra e nessuno, neanche io o Neymar, si tirò indietro. Qualcuno intonava l'inno nazionale, qualcun altro improvvisava i soliti balletti post goal, altri semplicemente si rilassavano sui divanetti della sala prenotata a nome della nazionale brasiliana.

Io, d'altro canto, non avevo voglia di sprecare altro tempo a deprimermi in stanza, da sola. Ero seduta su un pouf morbido insieme a Ney, Thiago Silva e la star della serata, Richarlison. Bevemmo e ridemmo fino a tarda serata.

Quando tornammo in camera, questa volta la mia, Neymar non mi fece domande sull'accaduto, mise tutto da parte e si comportò come se in quei giorni non fosse successo nulla. Forse non meritavo tanta bontà d'animo e comprensione. Nel bel mezzo di questi pensieri davanti lo specchio della mia stanza, sentii due braccia cingermi i fianchi da dietro. Era appena uscito dalla doccia e alcune goccioline d'acqua mi inumidirono la maglia.

-Dovresti tornare a festeggiare con gli altri, invece di bagnarmi i vestiti-

-C'è qualcos'altro che potrei rischiare di farti bagnare- troppa birra, decisamente.

-Neymar da Silva Santos Júnior, dove hai imparato queste indecenze?!- mi girai verso di lui, ma non feci in tempo a fare altro che mi prese in braccio e mi adagiò sul letto. Si tolse il telo doccia di dosso mostrando la sua erezione già pronta.

-Mi sei mancata tantissimo, tu non immagini quanto-

-Anche tu, Ney. Mi dispiace così tanto...-

-Shh, baciami- e lo baciai. Lo baciai con tutta la forza che avevo in corpo. Lui mi sfilò la maglia della nazionale. Quando notò che non indossavo il reggiseno, si fiondò sui miei capezzoli torturandoli con la lingua. Buttai a terra il resto dei miei vestiti e con le gambe cinsi i fianchi di Neymar spingendolo verso di me. I nostri sessi si toccarono, provocandomi una serie di scosse lungo la schiena. Stava scendendo lungo il mio petto in direzione del mio pube, ma lo bloccai afferrandogli le spalle. Le mie unghie gli lasciarono un segno visibile sul bicipite, e la sua risposta fu mordersi il labbro e sorridere maliziosamente.

-Non voglio aspettare, non oggi-

Tornò sui suoi passi, la sua mano destra mi accarezzava i capelli, con la sinistra manteneva il suo peso sul letto in modo da non farmi male. Entrò in me. Ad ogni spinta gemeva sempre più forte. Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro.

*mattina seguente*

Fortunatamente, Neymar aveva avuto la decenza di disattivare la sveglia per quella mattina. Quando ci svegliammo era quasi ora di pranzo, quindi decidemmo di prendercela con calma riposando un altro po' a letto. Neymar continuava ad accarezzarmi i capelli ormai arruffati dalla notte, mentre canticchiava un motivetto sottovoce. Mi faceva male un po' la testa, forse per la stanchezza dei festeggiamenti e per la troppa birra, ma un bagno caldo avrebbe risolto tutto.

-Vai a riempire la vasca, Ney, per favore-

-Dammi prima un bacio- sussurrò col viso tra i miei capelli.

-Non te lo meriti affatto, mi hai lasciato parecchi lividi ieri sera!- le braccia erano martoriate.

-Come se ti dispiacesse, falsa- allungò le mani per farmi il solletico ma saltai ritta sul letto.

-Ney!- urlai tra le risate, ma non accennava a smettere.

-Va bene! Va bene! Vado io!-

Scostai le coperte e infilai velocemente la maglietta di Ney per coprirmi, almeno in parte. Quando la vasca fu pronta, lo trascinai fuori da letto non curandomi delle sue lamentele.

Attivò l'idromassaggio e poggiò la sua testa sul mio seno -riposiamo un altro po'- mormorò.

-Dovresti smetterla di bere così tanto se non reggi-

-Anche tu hai bevuto- quando brontolava trasmetteva una tenerezza assurda. Mentre parlava, teneva gli occhi chiusi e massaggiava delicatamente il seno. Sembrava un angelo.

Gli pizzicai leggermente la spalla rimasta fuori dall'acqua -ma io reggo molto più di te-

-Mi piaci così, Lídia. Quando sei serena sei ancora più bella-

Irrigidii i muscoli, lui lo notò -non è colpa mia se per la maggior parte del tempo devo badare a me stessa da sola-

-Ehi- alzò il capo per un momento e fece incontrare i nostri sguardi -non sei più sola, lo sai questo?-

-Lo so, Ney. Ma parlo di una solitudine diversa. Non ti conoscevo nemmeno, all'epoca-

Neymar POV

Pensai più volte se pronunciare ciò che pensavo già da qualche giorno. Cosa poteva fare? Scappare ancora? Probabile, ma decisi di rischiare.

-Dovresti chiudere quel capitolo una volta per tutte-

-Cosa intendi?-

-Dovresti ricontattare tua madre, urlarle contro se necessario, ma devi fare pace con il tuo passato-

Rise. Ovviamente non era divertita, anzi. Un sorriso amaro comparve sul suo volto e mi maledii mentalmente per aver osato dire troppo.

-Credi non ci abbia mai pensato? Il suo numero è ancora nella mia rubrica-

-Perché non hai mai azzardato?- osai continuare quel discorso. Sembrava propensa ad aprirsi.

-Forse perché non so cosa potrebbe rispondermi. Scappò di casa dicendo di sentirsi in gabbia, ma papà le lasciava spazio per coltivare i suoi hobby e le sue passioni. Quindi, all'epoca, interpretai la faccenda come qualcosa che riguardasse me nello specifico. Forse era stufa di essere mia madre. Potrebbe essere ovunque: su una spiaggia alle Canarie, in una grande capitale europea, o ancora in Brasile, chi lo sa-

Le sue ragioni avevano senso, ma non cambiai parere. Ero fermamente convinto che ricontattare la madre l'avrebbe aiutata.

-Facciamo un tentativo, proviamoci. Non sei più sola, ci sono io con te, comunque vada-

-Non lo so, Ney. Non sono pronta per altri drammi-

-Non saprai mai se sono drammi, pensaci un attimo su-

La reazione di Lídia fu inaspettata. Non si chiuse in se stessa, ma anzi mi abbracciò e inclinò la testa sulla mia, ancora appoggiata al suo seno. Aveva bisogno di una sicurezza, ed ero ben pronto a ricoprire quel ruolo, assumendomi tutti i rischi.

Save me || Neymar JrWhere stories live. Discover now