Capitolo 44

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-Chi non muore si rivede! O meglio, si risente!- la voce squillante della mia amica, che di solito mi infondeva allegria, soprattutto alle feste, mi fece chiudere istintivamente gli occhi per il fastidio alle orecchie.

-Ciao, Nádia. Scusami, è successo di tutto in questi giorni- massaggiai la fronte corrugata e mi appoggiai ad una colonna elegante nella hall.

-Devi raccontarmi tutto, ho letto alcune notizie sui social ma voglio sentirle da te!- era emozionata. Se avesse saputo tutti i retroscena, probabilmente avrebbe cambiato idea.

Mi guardai intorno. Troppi visi conosciuti, non potevo parlare liberamente. Decisi di raggiungere di nuovo la camera d'albergo, e nel frattempo cominciai velocemente a riassumere la storia tra me Neymar, cercando di non omettere nulla.

-E così ieri sera ho fatto la gran cazzata di baciare Kylian, che si è appena riappacificato con Neymar, oltretutto, dopo mesi di liti e silenzi-

Salii a fatica l'ultima rampa di scale che mi divideva dal corridoio della mia stanza, ma un rumore mi fece bloccare: passi. Mi girai di scatto ma non vidi nessuno, eppure avrei giurato di aver sentito qualcosa. Probabilmente ero ancora frastornata. Scossi la testa e continuai a camminare.

-Allora, cosa mi consigli?-

Nádia inspirò rumorosamente -Non dirglielo-

-Questo è tutto ciò che hai da dirmi?- ero disperata. Avevo bisogno di qualcuno che mi desse in testa, o che mi dicesse di non preoccuparmi. Non avevo bisogno di risposte lapidarie.

-Eri ubriaca, per di più scossa dal giornalista fuori lo stadio. Dopotutto, anche Neymar ha tradito!-

-Ma non ha tradito me, Nádia. Non possiamo essere pari se stiamo giocando due partite diverse- aprii lentamente la porta e mi assicurai di essere sola. Sapevo che Neymar era ancora agli allenamenti, ma le sbronze di solito mi portavano ad essere paranoica.

-Questo l'ho capito. Ma eri giustamente sconvolta da tutto quello che ti è successo in questi giorni. Non fartene una colpa, non l'hai fatto per ferirlo. Fidati, se glielo dici complicherai inutilmente le cose-

-Gli ho detto che lo amo, cazzo. E dopo qualche ora bacio l'amico- mi buttai sul letto violentemente.

-Stai esagerando, non devi fartene una malattia. Ascolta il mio consiglio e vedrai che andrà tutto bene. Anche Kylian sembra della tua stessa idea-

-Sì, almeno così mi sembra di ricordare. Volevo parlargli stamattina, ma credo sia agli allenamenti-

-Stai tranquilla, non succederà nulla. Ora però devo scappare a lavoro, mi aggiorni?-

-Certo, Nádia. Grazie- chiusi la chiamata e fissai il soffitto per un buon quarto d'ora senza pensare a nulla. Sarei stata così per sempre. Nádia aveva ragione, parlandone avrei scatenato un putiferio, vista anche la situazione in cui Neymar e Kylian si trovavano fino al giorno prima. Ma mi sentivo in colpa, tremendamente. Non gli volevo nascondere nulla, ero sempre stata un libro aperto con le persone. Non mi importava di piacere o di fare una brutta impressione, io ero io e se non piacevo non me ne facevo una colpa. Quella situazione mi stava sfuggendo di mano.

***

Neymar POV

Il mister ci aveva fatto a pezzi. Non gli era piaciuta la partita disputata contro la Svizzera e ci aveva trattenuto allo stadio fino all'ultimo minuto prima della chiusura per pausa pranzo.

Tornai in albergo distrutto. Presi posto velocemente al ristorante insieme agli altri, e dopo qualche minuto Lídia ci raggiunse. Si era ripresa, ma le occhiaie accentuate la dicevano lunga sulla serata precedente. Ci eravamo divertiti, avevamo bevuto e avevamo passato una bella serata in compagnia degli altri. Nonostante i postumi si fossero fatti sentire durante gli allenamenti, ero contento di godermi il campionato anche in quel modo. Le mie aspettative su questo mondiale erano limitate solo alla sfera calcistica, non quella sociale. E mi stavo ricredendo.

-Buongiorno piccola, hai dormito molto stamattina?- le presi la mano e le lasciai un bacio delicato sul dorso. Lei sorrise e si massaggiò la nuca.

-Abbastanza. Grazie per la colazione, Ney-

-Non c'è di che- mi baciò con un bacio a stampo, sotto gli occhi di tutto. Mi sentivo libero di vivere la mia relazione in completa tranquillità, e lo adoravo.

Save me || Neymar JrWhere stories live. Discover now