Capitolo 54

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-Cosa ci fai tu qui?- mi era salito il sangue alla testa, le mani mi tremavano per il nervoso. Strinsi saldamente le sbarre del biliardino, rimanendo in una posizione a metà tra Richarlison e Kylian. Lídia finalmente si staccò da quella rivista e osservò attentamente la scena, quasi nascondendo il volto dietro il giornale. Richarlison, invece, si allontanò dal bialiardino e si appoggiò alla parete vicina con le mani in tasca. Probabilmente voleva rimanere nel caso la situazione si fosse scaldata.

-Amico, calmati-

-Amico...- ripetei con una risata nervosa. Era vero, da quello che mi aveva raccontato Lídia lui non aveva risposto al bacio, né l'aveva provocato. Ma mi aveva mentito, tanto basta per ritornare alla situazione di stallo prima della riappacificazione.

-Voglio solo parlare come due persone adulte, davvero- si avvicinò di qualche passo a me. Lídia, dal divanetto, si alzò e mi venne vicino, accarezzando delicatamente il mio braccio nel disperato tentativo di calmarmi.

-Non voglio avere più niente a che fare con te, Kylian, se non a livello calcistico- sputai quelle parole con cattiveria e risentimento.

-Posso capire che non vuoi parlarmi, ma almeno ascoltami- tentò di nuovo lui. Lídia mi sussurrò un "calmati" all'orecchio. Forse stavo esagerando, ma solo io sapevo cosa avevo in corpo quel momento. Sospirai rumorosamente e andai a massaggiare le tempie per riprendere il controllo. Feci segno a Kylian con la mano per andare avanti col suo discorso.

-È inutile giustificarsi ancora per quella serata- Kylian si grattò la nuca. Richarlison, fuori dalla scene, sbuffò ad alta voce e si mise a braccia conserte.

-Voglio solo mettere da parte quell'episodio spiacevole. Tu sei una parte importante di me e della mia carriera nel PSG. Non ho nulla contro la tua relazione con Lídia, ci siamo semplicemente trovati in una situazione strana e non l'abbiamo saputa gestire-

Sentii Lídia innervosirsi e irrigidirsi accanto a me. Probabilmente era in imbarazzo.

-Lídia verrà a Parigi con me, se vorrà. Cosa mi impedisce di pensare che potresti mentirmi ancora? Cazzo, Kylian, non me ne frega niente di un bacio da ubriachi, mi ferisce che tu mi abbia mentito così spudoratamente-

-Io... mi dispiace-

-Dispiace sempre a tutti, a giochi fatti- risposi lapidario.

-Credimi, non provo nulla per la tua ragazza e non voglio più intromettermi in fatti che riguardano voi due-

-Ora è meglio che tu vada...- conclusi io. Mi dispiaceva aver discusso di nuovo con Kylian? Certo, senza dubbio. Ma non potevo permettere che mi mentisse di nuovo, in qualsiasi contesto, non solo con Lídia.

-Ney, non lasciare che uno stupido imprevisto rovini di nuovo tutto- Lídia in quel momento fungeva da coscienza. Sapevo in cuor mio di star esagerando con Kylian, ma avevo le mie ragioni. Kylian rimase davanti a me con lo sguardo basso, dondolando sui piedi. Non fiatava più. Improvvisamente sentii la mano di Richarlison toccarmi la spalla, dall'altra parte rispetto a Lídia. Con lo sguardo mi fece segno verso Kylian, spronandomi a scioglermi un minimo. Cosa stava succedendo? Ero io forse quello in torto? Chiusi gli occhi per qualche secondo per pensare, ma il mal di testa scoppiato improvvisamente me lo rendeva difficile; sbuffai rumorosamente, poi mi staccai sia da Lídia che da Richarlison e mi avvicinai a Kylian, allungandogli una mano.

-Ti tengo d'occhio- dissi poi. Kylian strinse la mia mano e un'espressione serena si fece di nuovo largo sul suo viso.

-Grazie, Neymar, non ti deluderò di nuovo, te lo prometto-

-Ora però aiutarmi a vincere una maledetta partita contro quella bestia- indicai col capo Richarlison e tutti scoppiarono a ridere, compreso me.

Ero turbato, non potevo mentire a me stesso, ma volevo provare l'ennesimo tentativo con Kylian. Se non altro, non potevano dire che ero stato io a chiudere quell'amicizia.

Save me || Neymar JrWhere stories live. Discover now