Capitolo 4. Presentazioni

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ITZIAR'S POV:

Salì in macchina con lui, una semplice Ford, sì lo ammetto mi aspettavo una Lamborghini ma non dissi nulla. Nei minuti seguenti arrivammo al McDrive e lui ordinò per entrambi dopo avermi chiesto cosa desiderassi. Preso il cibo in 2 minuti arrivammo all'ingresso del parco ed entrati scegliemmo una panchina isolata per mangiare, lui l'hamburger classico e io lo stesso con anche il bacon e le patatine.

'Quindi - dissi mentre masticavo - se mi hai invitato ad uscire non sei fidanzato vero?' Lui parse un po' imbarazzato ma poi disse 

'No no, assolutamente. Lo ero ma è finita mesi fa' 

'Ah pensavo, nulla' 

'Dai dillo, se dobbiamo conoscerci non dobbiamo avere segreti' 

'Pensavo stessi con la capo infermiera, dopo avermi visitato l'hai incontrata e avevi uno sguardo dolce forse innamorato e ho dedotto...' 

'No. Lei è solo la mia ex, abbiamo litigato ed è finita, penso che lo sguardo a cui ti riferisci fosse quello che ho rivolto a te' Lo guardai stupita e poi misi dietro all'orecchio una ciocca di capelli come facevo sempre quando ero nervosa 

'Non so cosa dire' Ammisi 

'Non preoccuparti, non voglio una risposta era solo per essere sincero. Ma dimmi perché fai la volontaria? e soprattutto in un reparto così delicato, non tutti lo farebbero' 

'Bene, due anni fa mia madre è stata ricoverata per un infezione, allora non avevo ancora un lavoro quindi passai tutto il tempo con lei. La vedevo che peggiorava di giorno in giorno, mi fece promettere solo di essere felice: <<Lo devi essere amore mio, fai quello che ti piace fare, sposati, fai dei figli e invecchia con tuo marito, come avrei voluto fare io>> Mio padre morto quando ero piccola. Quel giorno piansi uscendo dalla stanza, corsi, corsi fin quando non arrivai al reparto di pediatria e attraverso un vetro vidi i bambini che ridevano; entrai e non uscì più. Dopo qualche ora mia madre morì e lì era l'unico luogo che mi faceva stare bene, ed è ancora così, io lì sono felice'

'Non pensavo, scusami per la domanda' 

'Non fa nulla mi, mi piace condividere questo con te' 

'Mi fa piacere e mi lusinga' sorridemmo 

'Tu invece perché lo fai?' 

'Da piccolo era un bambino malato, avevo una malattia rara per cui a quel tempo non c'erano cure. Sono entrato in reparto a 5 anni e ne sono uscito a 12 guarito, grazie ad un nuovo trattamento. Quindi ho deciso di diventare medico per salvare la vita alle persone e il volontario per far sorridere i bambini e fargli dimenticare tutto, come avrei voluto fare io' Aveva gli occhi lucidi, allora avvicinai la mia mano posandola ancora una volta sulla sua 

'Se hai bisogno sono qui' 

'Grazie davvero, non me l'aspettavo. Ma tu perché lo chef?' 

'Mi è sempre piaciuto, avevo talento e così mia madre mi ha iscritto a scuola ed eccomi qui con una stella Michelin, tanti sogni, single alla ricerca della felicità' 

'Vuoi sposarti?' 

'è una domanda difficile, se trovo l'uomo giusto sì perché no? Anche se dubito, ho 40 anni e - stavo per dire di Alberto ma non mi sembrava il caso di farlo scappare al primo appuntamento - nulla, solo fatico a fidarmi di qualcuno, ho sempre paura che mi pugnali alle spalle' 

Rinascita || AU ALVITZ ||Where stories live. Discover now