Capitolo 20. Post

234 9 8
                                    

ALVARO'S POV:

'Posso avere l'onore di un ballo?' chiesi prima che lei prendesse le mie mani e mi concedesse questo lento. Ballammo per un minuto, Itzi così vicino a me, la testa sulla mia spalla. I nostri petti ed addomi erano così attaccati che fu inevitabile per me avere una reazione fisiologica, immagino che tutti sappiate cosa intendo. Quando me ne accorsi iniziai a diventare rigido e ad inciampare, così Itzi mi disse: 

'Quando arriviamo a casa risolviamo il problema' 

'Davvero?' 

'Certo però adesso concentrati a ballare' 

'Ok' e così finita la musica iniziarono tutti ad andarsene, come noi. 

Chiamammo un taxi e quando arrivò, salimmo. Ci tenemmo per mano durante tutto il tempo mentre ci scambiavamo baci rapidi a stampo. Arrivati a casa mia salimmo il più  in fretta possibile, entrammo in casa e corremmo direttamente in camera. Lungo il corridoio ci baciammo, entrammo nella stanza e io mi ritrovai subito con le spalle sul letto. Sopra di me Itzi, dandomi una vista spettacolare: 'Sei sicura?' le chiesi prima di iniziare tra un bacio e l'altro 'Assolutamente' Così iniziai a baciarla e a graffiarle il lobo dell'orecchio, il collo dove succhiando le lasciai un succhiotto. Arrivato alle spalle le tolsi le spalline del vestito e appena lo feci Itzi si tolse anche la parte sotto buttandola sul pavimento senza allontanarsi da me. Riappiccicai la mia bocca sulla sua pelle, come se non potessi fare a meno di baciarla per sempre 'Sei troppo vestito' disse Itzi dopo quello che sembrava essere un gemito. 'Puoi aiutarmi tu?' Cosi mi aiutò a sollevare la maglietta e i pantaloni, prima slegandomi la cintura e poi gettandoli verso i miei piedi. Una volta rimasti in intimo (Itzi senza reggiseno) ritornammo a guardarci o meglio ammirarci 

'Sei stupenda, più ti guardo, più mi innamoro' 

'Anche tu non sei male' 

'Non sono male?' dissi con tono provocante. 

Approfittai del momento per cambiare posizione, lei finì ridendo con la schiena sul letto, guardandomi negli occhi 

(I)'Ti amo' 

'Anch'io tesoro mio' 

'Mi piace quando mi chiami così' 

'Lo farò più spesso allora' 

E così ripresi il percorso di baci che avevo interrotto, arrivai ai seni, li presi uno in mano e l'altro nella bocca, stavo per iniziare a succhiare e stuzzicare quando Itzi iniziò ad accarezzarmi la barba, cosa che mi fece guardare verso di lei: 

'Non devi farlo se non vuoi, sono sopravvissuta anni senza' 

'Scusa? non hai mai..?' 

'Sì ovvio solo non ho mai ricevuto' 

'Mai mai?' 

'Mai' 

'Ehi voglio essere il primo, voglio farti provare tutto il piacere del mondo, se me lo permetti'

Annui e così proseguì da dove mi ero fermato. Le succhiai e stimolai i capezzoli iniziò dei gemiti bassi che poi divennero più profondi. Si dimenò afferrando lenzuolo con la testa sul cuscino. Mi abbassai quindi verso la sua vagina dove, dopo aver lasciato dei baci sulla parte interna delle cosce, puntai al centro ed entrai con la lingua. Stetti fermo qualche secondo per mettere Itzi a suo agio e poi iniziai a darle piacere trovando facilmente il suo punto G. Puntai tutto su quello, stimolandole anche il clitoride esternamente fin quando non  venne. Quando ancora il suo corpo era scosso e col respiro corto mi misi di lato, prendendole i capelli e spostandoglieli dietro l'orecchio. Quando si riprese si girò e mi diede un bacio caldo sulla bocca mentre mi accarezzava la barba:

'è stato fantastico Alvaro, meraviglioso' 

'Mi fa piacere, davvero. Umm vuoi andare avanti?' 

'Si mi piacerebbe' 

'Vuoi essere sopra? Così da regolare la velocità e il ritmo' 

'Grazie per il pensiero ma preferisco, almeno oggi, essere dominata' 

'Perfetto' 

Così dicendo mi misi a cavalcioni su di lei e misi il mio petto sul suo reggendo il mio peso sulle braccia. Con la mano destra percorsi la lunghezza della sua pelle fino ai glutei. Quindi presi il mio pene e lo puntai al suo ingresso; in risposta Itzi aprì un po' le gambe per farmi entrare. La penetrai piano permettendole di adattarsi alla mia grandezza. Una volta arrivato in fondo presi le sue mani e le unì con le mie sopra la testa. Iniziai le spinte lentamente per poi aumentarle vedendo come Itzi si contraeva sotto di me. Ci scambiammo vari baci bagnati nel mentre fino a quando sentì la sua vagina stringersi intorno a me e un secondo dopo vidi Itzi venire. Questo con altre due spinte fece arrivare anche me all'orgasmo, rovesciandomi completamente in lei. Mi spostai subito a lato per non pesarmi sopra di lei mentre riprendevamo entrambi fiato. Quando ci ripresimo ricominciammo a baciarci: 

'Non abbiamo tempo, domani dobbiamo alzarci presto tesoro' 

'Mm' disse continuando 

'Recuperiamo domani pomeriggio e sera' 

'Davvero?' 

'Si' E così si mise sopra di me, mi abbracciò e addormentandosi mi strinse. 

La mattina dopo arrivò presto: alle 8 suonò la sveglia del telefono, mi allungai a spegnerla e iniziai a baciare Itzi per svegliarla: 'Amore dobbiamo andare' mugugnò un po' ma poi ci alzammo. Recuperati i vestiti da terra e preparati quelli da spider-man e MJ ci sedemmo a far colazione insieme: 

'Pronto?' mi chiese 

'Sì dai. Vuoi altra marmellata?' 

'No grazie' 

'Ottimo allora andiamo' 

'Mi sembra una buona idea' 

Andammo a vestirci, questa volta insieme in camera e una volta pronti scendemmo a prendere la macchina. Entrammo all'ospedale con la squadra degli addetti all'imbracatura. Salimmo in ascensore per non farci vedere e arrivammo sul tetto. Iniziarono a sistemare il tutto e alle 9:30 eravamo pronti 'Sei sicura, proviamo?' Annui, così ci imbragarono entrambi sotto i vestiti e poi ci rivestimmo con tessuti termici per non avere freddo. Ci sedemmo sul parapetto uno accanto all'altra, poi Itzi tenendosi all'imbragatura con l'aiuto dei presenti. Si mise a cavalcioni su di me, così facendo ci fecero scendere di due metri, per vedere se tutto funzionasse. Mentre lo facevamo una serie di curiosi si fermò sotto a riprendere coi telefonini, non che la cosa mi destasse sorpresa ma mi sentivo troppo al centro dell'attenzione. Poco dopo ci tirammo su perfettamente 

'Abbiamo pensato di mandare sotto un uomo con una radiolina così che quando raggiungete il secondo piano fermiamo il filo in modo che siate più comodi, ovviamente resteremo qui se serve' 

'Ottimo perché ho pensato a un certo punto di mettermi a testa in giù e sarebbe bello scendere nel mentre, come fluttuante' 

'Si può fare' 

'Grazie mille per tutto questo' 

'Dovere' E in quel momento comparve Jaimè, il direttore, a vedere come stesse andando la faccenda 

'Tutto pronto?' risposi subito: 

'Sì, tra qualche minuto scendiamo' 

'Vedo già molti giornalisti, bene e Alvaro grazie per tutto quello che stai facendo qui per i bambini e per l'ospedale'

'Un piacere' 

'Itziar' disse facendo un mezzo inchino quando si avvicinò a lei 

'Grazie anche a te'

'A lei per averci permesso di farlo' 

(A)'Bene. Ora che siamo pronti possiamo andare'

Rinascita || AU ALVITZ ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora