Capitolo 53. Donatore

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ITZIAR'S POV:

E così rimanemmo lì a contemplare il cielo per una buona oretta, poi passiamo in reception dove ci dissero che si erano presentate quasi 20 donne, ma che nessuna era compatibile. Il mio cuore stava affondando o almeno prima di vedere Rosa su una poltrona, probabilmente portata dalle infermiere, che leggeva un libro a nostro figlio, come una vera nonna. La giornata passò lenta e nessuna donna anche leggermente compatibile si fece viva. Nel mentre subentrava il problema di spiegare a Pablo ciò che stava succedendo 

(P)'Mamma perché piangi?' 

'è complicato' 

'Me lo spiegate?' Guardai Alvaro e Rosa che annuirono 

'Ok, noi oggi stavamo aspettando una persona, forse l'unica che può salvarti la vita, ma non è arrivata' 

'E chi è questa persona?' 

'Tua madre' 

'Ma tu sei qui' disse in tono ovvio 

'Non io, la donna che ti ha messo al mondo' 

'Ah ma non è mia mamma, tu lo sei, tu puoi salvarmi?' Mi si spezzò il cuore 

'No amore mio' Si girò dall'altra parte del letto triste e poi finì per dormire 

Uscì in lacrime, chiudendo la porta 'Ehi, dammi la mano' Sorrisi: Alvaro si ricordava ancora cosa gli avevo chiesto 

'Mi sento così male, così impotente, perché tutti possono avere dei bambini, poi li abbandonano e permettono che si facciano male e io no, io che non farei così? Perché?' 

'Non lo so, non lo so amore mio, ma dobbiamo essere forti, per lui' 

'Sì' Intanto ripensavo a ciò che mi aveva chiesto mio figlio <<Tu mi puoi salvare?>> No perché non è mio figlio di pancia. Aspetta cazzo come ho fatto a non pensarci prima, che scema 

'Alvaro'

'Quando mi chiami così è grave' 

'Siamo stati così ciechi' 

'Come?' 

'è vero che non è nostro figlio biologico ma potremmo comunque essere compatibili il' 

'Midollo si riceve anche da donatore sconosciuto' 

'Esatto' 

'Cazzo non ci ho pensato, mi dispiace' 

'Non fa nulla, possiamo rimediare ora' 

(A)'Amore'

'Sì'

'Sai che solo una persona su 100 mila ha il suo stesso midollo?' Mi senti affondare 

'Non lo sapevo' 

'Proviamoci ma sarebbe un miracolo' Così ci dirigemmo nel laboratorio trapianti adiacente all'ospedale, a cui faceva però capo. 

Entrando riconobbi il giovane di turno 

'Ciao' 

'Dottor Garcia, buonasera' 

'A te' 

'Cosa posso fare per lei?' 

'Hai analizzato tutti i campioni arrivati compatibili con Pablo Garcia Ituño?'

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