Capitolo 77. Bonus 2 parte 1

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Già, avete letto bene, questa è solo la parte uno, la numero due uscirà domani in mattinata, promesso

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4 anni dopo - Narratore esterno
La famiglia si era allargata, prima con l'arrivo di Anastasia e poi di Tommy. La vita si era fatta più frenetica e difficile: Karol andava alle medie, Zoe si stava preparando per una competizione da arrampicata, Pablo studiava medicina e sua moglie, incinta del loro secondogenito, educazione infantile. Sembrava un giorno come tanti quando la mattina Itzi e Alvaro si svegliarono, uno accanto all'altra

'Dobbiamo alzarci amore' Mormorò il secondo baciando il naso della consorte 

'No ti prego, non ho le forze' 

'Esther ti aspetta per l'apertura del nuovo ristorante'

'Ah cazzo' Si alzò di scatto per poi prepararsi in men che non si dica.

Passarono a svegliare tutte le giovani donne di casa poi Tommy e Pablo. L'organizzazione di una famiglia di sette era molto complicata e l'avevano scoperto appena era nato loro nipote di ormai 4 anni 

'Nonna nonna - si sentì con voce squillante - Ho fame' 

'Sei un tornado amore, aspetta un attimo' Sfornai i muffin per tutti 

(Z)'Mamma ti ricordi che oggi ho una visita e poi gli allenamenti?' 

(K)'Anch'io mamma, ho la trasferta in settimana'

(P)'Io oggi accompagno Zoe, ricordi?' 

(A)'Oggi vado io a prendere nostro figlio' 

'Ragazzi!!! - fecero silenzio - Mi ricordo tutto, è tutto segnato sul calendario e la lavagna, non preoccupatevi' 

Ripresero a mangiare tutti, poi una volta pronti Itzi prese il nipotino e la figlia più giovane da accompagnare prima del lavoro mentre Alvaro dovette accompagnare i due figli più grandi all'ospedale. Zoe aveva una visita e Pablo si era offerto di accompagnarla al posto del padre. Salirono fino al quinto piano, la visita fu del tutto positiva e alla più giovane fu dato il via libera per partecipare alla competizione, di cui ancora non vi dico nulla, sappiate solo che una delle più importanti. Scendendo iniziarono a chiacchierare animatamente, continuarono anche poco dopo essere usciti dalla struttura fino a quando Pablo non urtò una signora facendole cadere i mandarini a terra 

'Oddio sono mortificato - Iniziò a raccoglierli - Non l'ho proprio vista, mi scuso ancora' E mentre continuava a parlare la signora si avvicinò a Zoe guardandola con aria sinistra 

'E questa bella ragazza?' 

'è mia sorella' Pose il sacchetto di nuovo pieno 

'Impossibile' Lui si irrigidì 

'Come fa a sapere che è la mia sorellastra?' 

'Semplice: io non ho avuto altri figli, Pablo' Una frase così semplice, senza subordinate o virgole mise in crisi il ventunenne. Era sua madre, quella che l'aveva lasciato alle porte all'ospedale a tre giorni di vita, quando realizzò tutto si pose fra le due donne in atteggiamento difensivo nei confronti della sorella 

'Cosa vuole? Come fa a sapere chi sono?' 

'Pablo, io ti io ti ho seguito tutta la vita' Una frase che dovrebbe rincuorare e invece fece scattare l'ira 

'Dov'eri quando stavo per morire? Dov'eri quando i miei genitori hanno speso centinaia di euro per ottenere la prima pagina e cercarti? Dov'eri? Dove cazzo eri?' 

Rinascita || AU ALVITZ ||Where stories live. Discover now