Capitolo 46. Mi dà fastidio

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Il titolo non c'entra molto ma sono a corto d'idee, abbiate pietà

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ALVARO'S POV:

(A)'Ah prima che mi dimentichi, hai bisogno di qualcosa? Questo pomeriggio andiamo ancora in spiaggia ma prima devo passare in città' 

(Rosa)'No' Era titubante 

'Sicura?' 

'Mi vergogno ma il corrimano ha il legno invecchiato, dovrei comprarlo nuovo se non voglio cadere' Andai a vedere sotto il suo sguardo attento 

'Sì, è il caso, faccio una foto così trovo il colore - la feci - Bene, e la spesa qualcuno te la porta?' 

'La faccio io una volta ogni due settimane' 

'Vai a piedi in città?' 

'Sì, come facevo con tuo papà' 

'Ma era diverso: avevi 30 anni non sessanta!' 

'è l'unico modo' 

'No, fin quando ci sarò io, te la porto, non mi costa nulla: quando la faccio per noi, la faccio per te' 

'Non è necessario' 

'Insisto' In quel momento arrivò Itzi con Pablo e, dopo aver salutato, ringraziato e promesso di tornare il giorno successivo con la spesa, andammo. 

Fecimo una gita in centro alla cittadina, compraì cibi che servivano per la sera, ciò che Rosa mi aveva chiesto e un giochino per Pablo.  Tornammo e dopo aver recuperato il tutto per andare al mare, ci incamminammo mano nella mano. Arrivati, aperto l'ombrellone e steso il telo ci mettemmo a giocare con nostro figlio, costruendo un castello grande con un fossato, che poi venne distrutto da un'onda anomala: un pomeriggio pieno di risate. Quando Pablo andò a giocare in riva al mare lo seguì 

'Mi porti al largo papà?' mi chiese subito 

'Certo tesoro, vuoi imparare a nuotare?' annuì e così prendendomi la mano mi condusse dentro.

In breve tempo vidi la mia compagna farsi sempre più piccola, l'acqua alzarsi verso la vita e mio figlio diventare sempre più basso. Appena non toccò più lo presi in braccio per poi procedere. Arrivati in un posto adatto dissi 

'Pronto?' 

'Sì'

E così mi misi in ginocchio, con l'acqua fino alle spalle, presi mio figlio sotto le ascelle e 'Muovi le gambine' lo fece. Dopo poco lo lasciai e lui galleggiò, prima di spaventarsi e andare sott'acqua. Lo presi subito, lo strinsi a me, lui ansimava 'Va tutto bene, papà è sempre qua, ti prende' Mi abbracciò: (P) 'Riproviamo' e così accade che, davanti a me, lui riusciva a stare al pelo dell'acqua senza aiuto 'Sono stanco, prendimi' mi disse prima di smettere di muovere le gambe 'Certo' Una volta finito, ritornammo verso la riva: io nuotando a stile libero, lui appeso alla mia schiena. Itzi ci stava aspettando con gli asciugamani in bikini. Appena mi avvicinai a lei e la vidi, rimasi esterrefatto: non che non l'avessi mai vista nuda ma con quel sole, così semplice, mi sbalordì. Fu Pablo a farmi uscire dalla trance 'Papà lasciami' 'Scusami amore' e così prese il suo asciugamano e corse all'ombrellone, seguito da me e sua mamma

'Sei bellissima' 

'Smettila che arrossisco, mi lusinghi' 

'Dico solo la verità' 

Rinascita || AU ALVITZ ||Onde histórias criam vida. Descubra agora