Capitolo 69. Meet you

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ITZIAR'S POV:

Le contrazioni divennero potenti, le ostetriche mi portarono subito in sala parto dove Alvaro era già vestito di tutto punto col camice. Iniziai a spingere e alle 9:32 precise estrassero Zoe 'è viva, vivissima' Urlò uno degli infermieri prima di appoggiarla nell'incubatrice ed inserirle i vari tubi 

'Voglio vederla' Mormorai al mio compagno 

'Non si può, ha bisogno subito di aiuto, la vedremo tra qualche ora' 

'Com'è?' 

'Bellissima' Sorrisi 

Appena lo feci sentì un urlo da fuori e poi un pianto 'è Liz' Mi sussurrò Alvaro: erano nate lo stesso giorno, alla stessa ora alla fine. Loro furono dimesse pochi giorni dopo, uguali ed in salute, Zoe invece non lo era pienamente. 

Penso di potermi considerare fortunata perché subito dopo il parto ho potuto dormire parecchio, infatti la piccola non dipendeva da me. Quando mi svegliai stava entrando nella stanzetta un dottore che strinse subito la mano al mio compagno 

'Buonasera dottor Garcia, signora, volevo parlarvi'

'è per Zoe?' Chiesi con un filo di voce 

'Ni. Abbiamo parlato con le ostetriche e i ginecologi arrivando alla conclusione che vi sconsigliamo di cercare un altro concepimento dopo Zoe' 

'E si può sapere il motivo?' Era Alvaro a parlare 

'Sì, allora indurre un parto è una cosa invasiva e che si evita di fare il più possibile. La sua riuscita dipende anche dal periodo di gestazione: se vostra figlia fosse stata di 6 mesi l'avremmo persa. Per questo dopo un parto del genere gli specialisti si ritrovano e studiano la situazione. Ovviamente non è vincolante, è solo un consiglio' 

'Sì sì chiaro' Strinse Alvaro mentre io giocavo coi tubi a cui era attaccata 

'Nulla, questo, se avete domande...' 

'Quando potremmo vedere nostra figlia?' 

'Ora, vi faccio entrare' 

'E per il latte? Vorrei allattarla' Ho fatto presente 

'Ah, allora quando vede un infermiere glielo dica che le darà il tiralatte in modo da stimolarne la produzione - Un'altra volta? Ma anche no - Ok?' 

'Sì certo, grazie' Ci lasciò entrare prima di andare via 

Alvaro aveva la mano sul mio fianco a sorreggermi. Appena la vidi gli occhi mi si riempirono di lacrime: era la nostra piccola. Poi mi divennero lucidi quando realizzai la grande quantità di macchine che la tenevano in vita: il respiratore con ossigeno, un tubo in bocca per portare latte e medicine, tre monitor sul petto, due per il battito cardiaco e uno per regolare la temperatura del lettino in base a quella della neonata. Poi due misuratori di ossigeno e pressione sanguigna. Aveva gli occhi chiusi e stava dormendo 

'Amore cosa ho fatto' Mormorai scoppiando a piangere, lui mi accolse tra le sue braccia cullandomi piano 

'Non mi hai fatto nulla di male, nulla di sbagliato' 

'E allora perché lei è così?' 

'Sono cose che succedono ma lei è qui, Zoe è qui viva ed è questo quello che conta' Sapevo che aveva ragione ma non potevo fare a meno di pensare che avrei potuto fare di più, proteggerla di più 

Rinascita || AU ALVITZ ||Onde histórias criam vida. Descubra agora