Capitolo 23. Intervista

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ITZIAR'S POV:

'Scusa amore, un attimo' disse allungando il braccio verso il cellulare 

'Si?' 

'Parlo con il dottor Garcia Perez?' Si sentì perché lui mise in vivavoce 

'Lei chi è?' 

'Una giornalista, Alicia Sierra, lei è...' 

'Sì sì sono io, chi le ha dato il mio numero?' chiese, mi teneva abbracciata a sé e passava la sua mano sulla mia schiena in segno d'affetto 

'Il presidente dell'ospedale, il mio giornale vorrebbe fare un articolo su di lei e la sua compagna, tra virgolette, la donna con cui si è calato ieri. Accetta?' Mi guardò, io annui 

'Sì certo ma ora siamo impegnati entrambi, possiamo fare le alle 7:30?' 

'Certo le mando su questo numero il link per il meet' 

'Perfetto grazie' 

'A lei' Appena riattacco Alvaro mi guardò e poi scoppiò a ridere 

(I)'Perché ridi?' 

'Perché mi sembra tutto molto surreale, non so, non me lo aspettavo' 

'Stai tranquillo, saremo in due, ce la faremo, come facciamo sempre' 

'Ho paura chieda qualcosa di molto privato' 

'Tipo?' 

'Te o la mia infanzia o perché faccio il medico e non voglio condividerlo' 

'Semplice: se succederà diremo <<No comment>> come fanno tutti' 

'Va bene' 

'Stai tranquillo. Ora usciamo che dobbiamo cenare prima che ci chiami'

'Sì' Così uscimmo dalla vasca, ci cambiammo e mentre Alvaro andava a mettere su una pasta e la carne io mi asciugai i capelli. 

Una volta asciutti andai ad aiutarlo e dopo mezz'ora mangiamo sull'isola insieme. Riordinammo e caricammo la lavastoviglie prima che arrivassero le 7:30. A quell'ora accendemmo il computer e cliccammo sul link che ci avevano mandato. Una volta entrati ci trovammo in chiamata con una donna, sulla trentina, con capelli rossi e occhi chiari:

'Buonasera' Ci accolse lei con un sorriso 

'Buonasera' rispondemmo noi 

'Innanzitutto come state?' 

'Bene, entrambi' 

'Ottimo, nervosi?' 

'Non abbiamo mai fatto un'intervista' Confessammo 

'Non preoccupatevi è come un chiacchierata tra amici. Allora abbiamo raccolto alcune domande dei nostri lettori e la più gettonata è: perché l'avete fatto?' 

'Questo è molto semplice - risposi io - L'abbiamo fatto per due motivi: il primo per i bambini, che non so se sia trapelato o meno, ma sono bambini malati di tumore o immunodepressi, quindi una parte delicatissima del reparto. Volevamo vederli sorridere, fargli uno spettacolo solo per loro, molti non hanno mai visto o abbracciato il loro supereroe per non rischiare la vita e noi volevamo realizzare questo sogno. Secondo motivo per accendere i riflettori su questo reparto, perché il governo stanzia alcuni fondi per i malati di tumore ma nulla per i bambini con queste patologie: molti anche oggi muoiono perché le cure sono troppo costose e nessuno può permettersele da solo' 

Rinascita || AU ALVITZ ||Where stories live. Discover now