Arrogant son of a b*tch

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Io: buongiorno. *entrai in ufficio*
M: buongiorno tesoro. *mi sorrise*
Io: che abbiamo stamattina mamma?
M: ho una bella notizia, vieni con me. *entrò nella sua stanza*
Io: *la seguii*
M: tieni. *mi diede un fascicolo*
Io: cos'è? *lo aprii*
M: la tua prima causa come primo avvocato. *sorrise*
Io: cosa? *la guardai sconvolta*
M: è arrivato il tuo momento tesoro.
Io: mi mangeranno viva. *lessi il fascicolo*
M: sei pronta, io credo in te.
Io: sono l'accusa.
M: l'accusa del procuratore, hai già la vittoria in tasca.
Io: vado in tribunale.
M: ci vediamo dopo, in bocca al lupo piccola.
Io: crepi. *uscii dall'ufficio ed entrai in macchina*
Dopo poco arrivai in tribunale con largo anticipo e cominciai a guardarmi un po' intorno.
Io: *stavo andando verso l'aula quando un uomo mi venne addosso*
N: mi scusi. *mi guardò*
Io: ero distratta, mi scusi lei. *mi aggiustai la giacca*
N: è una testimone?
Io: cosa? *lo guardai e capii chi avessi di fronte*
N: è una testimone dell'accusa?
Io: sono io l'accusa signor Horan.
N: *sorrise soddisfatto*
Io: e le assicuro che deve rivedere la sua posizione perchè io le darò filo da torcere. *entrai in aula*
N: non vedo l'ora. *si sedette nella scrivania accanto alla mia*
Iniziò l'udienza e Niall Horan stava dando il meglio di se, con la sua solita arroganza e sicurezza sembrava avere tutto sotto controllo.
Io: obiezione. *dissi non troppo sicura di me stessa, era la mia prima volta*
N: *mi guardò con un sopracciglio alzato* sicura?
Giudice: accolta.
N: non ho altre domande. *si andò a sedere*
G: a lei il tester avvocato.
Io: si. *mi alzai con un paio di fogli*
N: le serve una mano? *sorrise*
Non arrivammo a nessuna conclusione e l'udienza fu rinviata.
Io: *andai fuori a prendere un po' d'aria*
N: non è andata poi così male. *si avvicinò*
Io: io la conosco, e conosco la sua reputazione, ma le dico che questa causa la vinco io, perchè non sono disposta a far rilasciare un animale come il suo cliente.
N: sono tutti così quelli alle prime armi, credono ancora nella giustizia. *sorrise e scese le scale del tribunale*
Io: abbiamo fatto un giuramento. *alzai un po' la voce per farmi sentire*
N: non siamo medici. *entrò in macchina*
-
C: tra due minuti devi entrare, sei pronta?
Io: quest'uomo deve andare in carcere, ha picchiato a sangue quella donna.
Charlotte: ha Horan come avvocato, chissà che avrà architettato.
Io: charlotte non mi terrò quella donna sulla coscienza, è la mia prima causa.
C: farai il possibile, ma non fartene una colpa se non vinci.
Io: non posso non vincere, se solo l'investigatore mi desse la prova di cui ho bisogno. *la guardai*
C: sharol hai l'avvocato più spietato di New York contro, non prendere questa cosa sul personale.
Io: quella merda di uomo l'ha picchiata e poi stuprata, fino a farle perdere conoscenza e la vuoi fare franca, vuole convincere i giurati che lui è un brav'uomo ma io so che è colpevole.
C: sei brava e sono sicura che darai il meglio di te, ora vai e fagli il culo.
Io: *entrai in aula e mi sedetti alla mia scrivania*
N: buongiorno. *mi passò accanto e si sedette*
Io: non per lei Horan. *presi tutto quello che mi serviva*
N: sei già sulla difensiva, aspetta prima che ti umili.
X: entra il giudice, tutti in piedi.
Io: *mi alzai*
N: buona fortuna, ne avrai bisogno. *mi guardò*
Iniziò l'udienza e dopo aver interrogato i vari tester si sedette al banco l'imputato.
Chris: posso farle una domanda? *mi guardò*
Io: preferirei essere io a fare le domande.
Chris: se si fosse trovata al posto della ragazza come avrebbe reagito?
Io: in primo luogo le avrei fatto pentire di essere nato e secondo la ragazza ha un nome, Virginia Perez. *mi avvicinai al banco*
N: obiezione, sta minacciando il mio cliente.
G: accolta, la smetta Brooks.
Io: mi scusi, adesso le posso chiedere io una cosa? *mi rivolsi all'imputato*
Chris: prego.
Io: può fare la sua firma qui? *gli diedi un foglio*
Chris: perchè? *mi guardò titubante*
Io: lo faccia per me.
N: obiezione.
G: accolta, che intenzioni ha avvocato?
Io: arrivo subito al punto signore. *presi il foglio che aveva firmato*
G: si sbrighi.
Io: l'unica prova che ha evitato a quest'uomo di non finire diritto in carcere finora è stata che lui fosse mancino, dato che secondo la scientifica quelle ferite non potevano essere state causate da un mancino, ma qui possiamo notare che le due firme non combaciano. *mostrai i due fogli con due firme differenti*
N: obiezione, sono speculazioni.
G: le conviene stare in silenzio Horan.
Io: lei è destrorso e oggi ha provato a firmare con la sinistra per convincerci della sua innocenza, ma la sua stessa firma di qualche giorno fa, fatta con la destra, l'ha smentita. *mi andai a sedere*
Dopo le votazioni della giuria e il verdetto del giudice finalmente vinsi la mia causa e Chris venne incarcerato.
Io: ce l'ho fatta. *uscii dall'aula e abbracciai charlotte*
C: sei stata meravigliosa, una forza della natura. *mi strinse*
Io: dio stavo morendo dall'ansia. *mi allontanai e andai verso l'uscita*
N: bel lavoro Brooks, non me lo sarei mai aspettato da una come te. *mi raggiunse*
Io: una come me? *alzai il sopracciglio*
N: una ragazzina noiosa che si è laureata l'altro ieri.
Io: tu non mi consoci e non ti permetto di parlarmi così, sei solo un arrogante perchè tutti sono accondiscendenti con te unicamente per il tuo "fascino", ma io li conosco i tipi come te, sono le carenze affettive che parlano per te. *attraversai la strada*
N: hai esagerato. *mi rincorse e mi prese per il braccio*
-
Io: è tardissimo. *corsi in tribunale ma non trovai l'avvocato a cui ero stata assegnata*
N: Brooks è in ritardo. *arrivò dietro di me*
Io: non sono con lei. *non mi girai neanche*
N: e invece si, cambio di programma. *andò in aula*
Io: non so neanche di cosa si tratta. *lo seguii*
N: molto male, pensavo fossi sempre la prima della classe. *si sedette*
Io: non dovevo essere con lei.
N: stai tranquilla devi fare solo la stagista carina, che sorride ai giurati.
Io: sono un avvocato.
N: non è rilevante.
La causa andò molto bene, Niall Horan non sapeva neanche cosa volesse dire perdere.
N: sei riuscita persino a stare zitta. *uscì dall'aula*
Io: okay, mi hai scocciato, non sei nessuno per parlarmi così. *mi misi davanti a lui*
N: potresti essere più convincente. *mi guardò la scollatura della camicetta*
Io: potesti guardarmi in faccia, per iniziare.
N: non mi faccio dire da una stagista cosa fare. *sorrise*
Io: sei insopportabile. *mi contenni dal prenderlo a schiaffi e me ne andai*
N: stasera vieni a cena con me. *urlò mentre ero di spalle*
Io: te lo scordi. *non mi girai ed entrai in macchina*
N: alle otto sono da te.
*8:00 PM*
Suonò il campanello e andai ad aprire.
N: buonasera. *mi guardò sorridendo*
Io: almeno sei puntuale. *presi la borsa e uscii*
N: già sto acquisendo punti. *mi aprì la portiera della macchina*
Io: lo stai dicendo tu. *salii in macchina*
Dopo poco arriviamo in un bel posto e ci sedemmo e dopo aver ordinato cominciammo a chiacchierare. La serata stava andando davvero bene e quando si fece tardi Niall mi riaccompagnò a casa.
Io: ci vediamo domani in tribunale. *aprii la porta*
N: facciamo che se mi baci domani ti faccio vincere la tua causa. *si avvicinò a me*
Io: davvero? *guardai le sue labbra*
N: sono un uomo di parola. *era a pochi millimetri dalle mie labbra*
Io: sai cosa? *gli misi una mano sulla guancia*
N: *mi mise le mani sui fianchi*
Io: non ho bisogno del tuo favore per vincere. *entrai in casa e chiusi la porta*
-
Io: *entrai nell'aula del tribunale e vidi Niall seduto nell'altra scrivania*
X: entra il giudice tutti in piedi.
Io: *mi alzai*
G: buongiorno, che cominci la causa. Prego avvocato Horan.
N: buongiorno, sono qui per rappresentare il mio cliente che è stato vittima di un sistema che ritiene i ricchi semplicemente ladri.
Io: obiezione.
G: lo lasci finire parlare signorina Brooks.
Io: avvocato Brooks giudice.
G: come scusi?
Io: può chiamarmi con il mio titolo?
G: fuori dalla mia aula! *alzò la voce*
N: la prego signor giudice la perdoni, è solo alle prime armi, non voleva mancarle di rispetto.
Continuò l'udienza e alla fine il giudice decise di rinviarla alla settimana prossima.
Io: ma vaffanculo. *uscii dal tribunale*
N: vuoi farti radiare! *mi raggiunse*
Io: voglio essere trattata come tutti gli altri, ma sai qual è il mio problema che non ho il cazzo. *lo guardai*
N: non prenderla sul personale.
Io: e come dovrei prenderla? Perchè tu puoi essere chiamato avvocato e io signorina, dov'è la differenza tra me e te?
N: è la prima volta che succede.
Io: sai che su 447 posizioni direttive il 72% è ancora ricoperto da uomini e solo il 28% degli incarichi di vertice da donne, quindi 1 donna su 4 maschi? Io nella vita voglio diventare qualcuno, ho tutte le carte per arrivarci, e non mi farò fermare da quattro maschi incompetenti che si credono migliori solo perchè hanno il cazzo.
N: l'hai detto tu che sei brava, il fatto di essere donna non ti impedirà di diventare qualcuno.
Io: ma li leggi i dati? Il 48% degli avvocati è donna ma guadagno circa la metà rispetto ai maschi. *alzai la voce*
N: la smetti con questi cazzo di dati inutili che non tengono conto di quanto tu sia fuori dal comune? *lo disse senza neanche pensarci*
Io: *rimasi impalata per quello che aveva detto*
N: sei brava e quel giudice voleva solo infastidirti.
Io: *gli presi il viso tra le mani e lo baciai*
N: *mi mise le mani sui fianchi*
Io: *mi allontanai un po'* allora la prossima volta me la fai vincere la causa?
N: non volevi essere trattata come tutti gli altri?
Io: per questa volta accetterò un compromesso.
N: non ti lascerò mai vincere. *mi ribaciò*
Io: eppure già stiamo ad uno a zero per me.
-
Io: *ero nel mio ufficio a lavorare*
Segretaria: *bussò alla porta*
Io: avanti.
S: sharol c'è una persona che ti cerca.
Io: falla entrare. *ricominciai a scrivere*
N: *entrò nell'ufficio e chiuse la porta*
Io: prego si accomodi. *non avevo ancora alzato lo sguardo*
N: sharol.
Io: ehi, che ci fai qui? *lo guardai sorridendo*
N: sono venuto a salutarti. *venne dall'altra parte della scrivania*
Io: pensavo avessi una causa a quest'ora. *lo guardai*
N: ho finito prima. *si mise davanti a me e mi baciò*
Io: *gli misi le mani dietro al collo*
N: *mi mise le mani sul sedere*
Io: baby. *cercai di fermarlo ma mi ignorò*
N: *mi prese in braccio e mi fece sedere sulla scrivania*
Io: amore. *gli misi le mani sul petto*
N: non parlare. *continuò a baciarmi e mi infilò le mani sotto al top*
Io: Ní...
N: *mi baciò il collo e mi fece stendere sulla scrivania*
Io: *gemetti*
N: *mi sbottonò il pantalone*
M: *entrò nella stanza*
Io: cazzo. *mi alzai e mi ricomposi*
M: Horan!
N: buongiorno dottoressa Brooks. *si allontanò*
M: davvero sharol? Con tanti uomini proprio con Niall Horan?
Io: mamma.
N: è tua madre? *mi guardò*
Io: si.
M: potresti andartene da qui? *guardò Niall*
Io: smettila mamma.
M: ho bisogno di parlare con te in privato.
N: ci vediamo dopo baby, non preoccuparti. *se ne andò*
M: che cazzo stai combinando? *alzò la voce*
Io: io e Niall ci frequentiamo da una settimana.
M: hai sempre detto fosse un arrogante presuntuoso, cos'è cambiato?
Io: l'ho conosciuto davvero.
M: lo sai che ti sta usando solo per avere informazioni per poi fotterti e vincere la causa!
Io: ti stai sbagliando.
M: io non mi sbaglio mai su queste cose.
-
Bussarono alla porta ed andai ad aprire.
N: buonasera. *entrò*
Io: ciao amore. *chiusi la porta*
N: tutto bene? *mi guardò*
Io: mi dispiace per la sceneggiata di stamattina. *mi avvicinai a lui*
N: non ti preoccupare tesoro, è tutto okay. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: sicuro?
N: certo, non sono mai piaciuto alle mamme. *mi prese il viso tra le mani e mi baciò*
Io: *gli misi le mani fra i capelli*
N: *mi fece stendere sul divano e si mise sopra di me*
Io: *gli sfilai la maglia*
N: *fece la stessa cosa con la mia e mi cominciò a baciare il collo*
Io: baby. *gli misi le mani sul petto*
N: che c'è piccola? *si fermò*
Io: è una stupidaggine ma ho bisogno di parlarne con te.
N: dimmi.
Io: mia madre mi ha detto che stai con me solo per avere informazioni sulla causa.
N: *non disse una parola*
Io: Niall? *aggrottai le sopracciglia*
N: posso spiegarti.
Io: cosa? Cosa devi spiegarmi, che mi hai usato? Che ti sei approfittato di me? *mi alzai di scatto*
N: ti prego sharol, ascoltami.
Io: vattene. *urlai*
N: dammi la possibilità di spiegare questo malinteso. *si avvicinò a me*
Io: ho detto che te ne devi andare, non voglio più vederti. *lo spinsi*
N: sharol ti assicuro che non volevo ferirti. *mi bloccò le mani*
Io: lasciami o ti giuro che chiamo la polizia. *mi venne un groppo in gola*
N: ho fatto una cazzata, lo so, ma è stato solo all'inizio.
Io: adesso te ne vai? *lo guardai*
N: no, devi ascoltarmi. È vero all'inizio era la mia intenzione, volevo solo vincere la causa, ma poi ti ho conosciuto e appena ho capito che ci sarebbe potuto essere qualcosa di serio tra di noi ho messo da parte quella stronzata delle informazioni.
Io: non cambia il fatto che all'inizio mi abbia ingannato, ti sei comportato da stronzo quale sei, e io non voglio una persona così accanto.
-
Io: *stavo uscendo dall'aula di tribunale e vidi Niall*
N: ciao. *mi guardò*
Io: che vuoi? *lo sorpassai e continuai a camminare*
N: possiamo parlare? *mi rincorse*
Io: non ho niente da dire. *scesi le scale*
N: ho sbagliato, ma ti prego ricominciamo da capo. *si mise davanti a me*
Io: pensi davvero che io mi possa fidare di uno come te, dopo quello che hai fatto?
N: stavamo andando bene.
Io: certo, stavi mentendo.
N: non è vero, ti ho già detto che già al secondo incontro ero preso da te, ed ero sincero.
Io: ne riparliamo dopo la causa okay?
N: però devi darmi un'altra possibilità.
Io: questo lo valuterò io.
N: guardami e dimmi che ci penserai sul serio, metti da parte quello che è successo.
Io: va bene.
Arrivò il giorno della causa e io vinsi.
Io: si. *esultai*
N: ben lavoro dottoressa Brooks. *si avvicinò a me*
Io: grazie. *mi alzai e uscii dall'aula*
N: sharol. *mi inseguì e mi prese per il braccio*
Io: giuro che ci ho pensato, ma sono terrorizzata da questa cosa, ho paura di te e quello che potresti farmi.
N: posso dimostrati che non sono così una merda?!
Io: va bene ma ho bisogno che tu sia al 100% sincero.
N: te lo prometto. *mi mise la mano sui fianchi*
Io: non sto dimostrando di essere così indipendente.
N: non lo devi sempre dimostrare. *mi baciò*
-
Io: *bussai alla porta di casa di Niall*
N: buonasera. *aprì*
Io: ciao. *lo guardai triste*
N: cos'è successo amore? *mi prese per mano e mi fece entrare*
Io: ho perso.
N: non è la fine del mondo piccola, capita a tutti. *mi abbracciò*
Io: ci tenevo.
N: lo so, tu metti tanto cuore in tutto. *mi diede un bacio sui capelli*
Io: stasera posso restare qui?
N: certo piccola. *si sedette con me in braccio*
Io: restiamo così?
N: tutto quello che vuoi. *mi strinse*
Io: grazie. *lo baciai*
N: non devi ringraziarmi. *mi mise le mani fra i capelli*
Io: *mi misi a cavalcioni su di lui*
N: sei sicura?
Io: si. *gli tolsi la maglia*
N: sei bellissima. *mi baciò facendo vagare le sue mani sul mio corpo*
Io: *mi alzai da lui*
N: *mi guardò stranito*
Io: *mi cominciai a levare i vestiti lentamente*
N: o dio. *ansimò*
Io: *presi l'elastico degli slip*
N: vieni qui. *mi tirò verso di lui*
Io: vuoi finire tu?
N: si. *si mise sopra di me e si abbassò fino alla mia intimità*
Io: sono già bagnata.
N: *mi spostò gli slip e cominciò a leccare*
Io: dio. *inarcai la schiena*
N: *strofinò il clitoride*
Io: *gemetti*
N: *continuò a muovere la lingua*
Io: *presi la sua mano e la misi sul mio seno*
N: *mi guardò succhiando il clitoride*
Io: si baby. *ansimai*
N: *infilò un dito*
Io: Niall. *gemetti*
N: *continuò questo tortura per un po' e poi infilò il secondo dito*
Io: si Ní. *gli misi una mano tra i capelli*
N: *non si fermò per cinque minuti*
Io: se continui verrò. *strinsi la mano che aveva sul mio seno*
N: *aumentò la velocità delle dita*
Io: ti prego. *gemetti*
N: *succhiò il clitoride*
Io: Ní. *cominciai a tremare*
N: vieni per me piccola.
Dopo qualche minuto venni e poi facemmo l'amore.
Io: dio mio. *mi stesi su di lui*
N: è stato bello. *mi accarezzò i capelli*
Io: si.
N: ti amo sharol.
Io: anche io. *sorrisi e gli presi la mano*

ANGOLO AUTRICE
Ditemi cosa ne pensate

One shots Niall Horan Where stories live. Discover now