Avvocatessa

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Segretaria: *squillò il telefono* pronto, ufficio dell'avvocatessa Brooks, come posso aiutarla? *rispose*
N: buongiorno sono Niall Horan, avrei bisogni di una consulenza legale.
S: certo, va bene dopodomani alle 10? *prese l'agenda*
N: se fosse possibile avere un appuntamento per domani sarebbe perfetto.
S: d'accordo, allora domani alle 10.
N: grazie mille, arrivederci.
S: grazie a lei, arrivederci. *posò il telefono*
*13:00*
Io: okay Daisy io sto andando a casa, dimmi che per domani non ho nulla. *mi appoggiai al bancone*
D: ho fatto di tutto per farti avere la giornata libera ma ho dovuto fissare un appuntamento alle 10, il signor Horan.
Io: Niall Horan il cantante?
D: si, credo di si.
Io: okay in altre occasioni sarei stata onorata di conoscerlo ma in questo momento lo odio.
D: mi scusi dottoressa, ho fatto il possibile.
Io: non ti preoccupare Daisy, ci vediamo domani. *uscii dal porta ed entrai in macchina*
-
Io: *entrai in ufficio* buongiorno Daisy.
D: buongiorno dottoressa, come sta stamattina? *mi diede il mio caffè*
Io: starei meglio se fossi a casa nel mio caldo lettuccio. *bevvi il caffe*
D: tra un po' arriva il signor Horan e poi ha finito.
Io: io vado di là, quando arriva avvisami. *entrai nel mio ufficio*
D: certo dottoressa.
Io: *mi sedetti davanti alla scrivania e cominciai ad aggiustare le mie carte*
D: dottoressa il signor Horan è arrivato in anticipo, lo posso far entrare? *mi chiamò sulla linea dell'ufficio*
Io: si, fallo entrare.
N: buongiorno dottoressa Brooks. *entrò e mi diede la mano*
Io: buongiorno signor Horan, prego si accomodi. *gli strinsi la mano*
N: grazie. *si sedette*
Io: signor Horan come mai ha voluto questo incontro?
N: ho avuto in piccolo problemino con una ragazza, e mi ha mandato diverse lettere, e un avviso di comparizione. *mi diede le carte*
Io: un avviso di comparazione? E che ha fatto? *presi le carte*
N: questa ragazza è un tantino ossessionata da me, me la sono ritrovata in casa, ha rovinato una decina di appuntamenti con altre ragazze, non può capire, io non ce la faccio più.
Io: si ma perchè le ha chiesto di comparire difronte al giudice, che le ha fatto?
N: legga le carte.
Io: *lessi quello che c'era scritto* davvero la cita per danni morali e fisici?
N: si, adesso sono io il cattivo.
Io: ma perchè non ha sporto denuncia prima, poteva chiedere un ordine restrittivo.
N: pensavo non fosse pericolosa, ma ormai è diventato impossibile vivere così.
Io: quindi vuole che io la assisti durante il processo?
N: si, ne sarei onorato, mi hanno detto che è la migliore.
Io: sarei felice di assisterla. *sorrisi*
N: grazie.
Io: adesso le faccio fissare un altro appuntamento dalla mia segretaria, per discutere le strategie più giuste per il processo.
N: d'accordo, allora alla prossima. *si alzò*
Io: è stato un piacere conoscerla signor Horan. *mi alzai anche io e gli strinsi la mano*
N: arrivederci e buona giornata. *uscì dallo studio*
*11:20*
Io: allora io vado Daisy, a domani. *mi appoggiai al bancone*
D: d'accordo dottoressa, buona giornata.
Io: hai fissato il prossimo appuntamento con Horan? *mi girai verso di lei*
D: certo, per la prossima settimana.
Io: va bene, a domani Daisy. *uscii dallo studio ed entrai in macchina*
-
Io: buongiorno Daisy. *entrai in studio*
D: giorno dottoressa, stamattina è un po' piena. *mi diede il solito caffè*
Io: non fa niente, oggi sono di buonumore, nessuno me lo toglierà. *presi il caffè e lo bevvi*
D: sono contenta, ecco gli appuntamenti della giornata. *mi diede la cartellina*
Io: grazie. *la presi ed entrai in ufficio*
*un'ora dopo*
D: dottoressa è arrivato il signor Horan, lo posso far entrare? *mi comunicò attraverso la linea dell'ufficio*
Io: certo.
N: buongiorno. *entrò nella stanza*
Io: buongiorno signor Horan, come sta? *mi alzai e gli sorrisi*
N: bene, la vedo raggiante stamattina. *mi diede la mano*
Io: si, oggi più del solito. *gli strinsi la mano e mi sedetti*
N: *si sedette anche lui* allora come va con il mio caso?
Io: più che bene, penso di poter vincere senza neanche interpellare altri testimoni, se per lei va bene.
N: mi affido a lei, faccia qualsiasi cosa ritenga opportuno.
Io: perfetto, le accuse sono di stalking e danni morali, riguardarti la parte civile, e infine violazione di proprietà privata, articolo 614 del codice penale, punibile con la reclusione da uno a quattro anni.
N: lei è brillante.
Io: la ringrazio, faccio solo il mio dovere.
N: allora siamo d'accordo.
Io: si, per l'udienza dovranno darci conferma di una data, ma sono fiduciosa, non dovrebbe superare il mise prossimo.
N: perfetto, è tutto per oggi?
Io: si, le volevo solo chiedere questo. *gli feci vedere una carta*
N: certo.
-
Io: *ero impegnata su un caso molto difficile*
D: *bussò alla porta*
Io: si?
D: *aprì la porta* scusi se la disturbo dottoressa ma sono le 20, io vado.
Io: si Daisy io resto un altro po' e poi torno a casa, buona serata.
D: anche a lei dottoressa, a domani. *chiuse la porta*
Io: *ero immersa nel mio lavoro, quando ad un certo punto sentii dei rumori, mi alzai e presi la pistola da sotto la scrivania* c'è qualcuno?
X: *si avvicinò alla porta e abbassò la maniglia*
Io: *mi avvicinai alla porta con la pistola*
X: *aprì la porta*
Io: *gli puntai la postola*
N: oh dio, sono Niall Horan, abbassi la pistola, la prego. *disse con le mani in alto*
Io: dio signor Horan ma che le passa per la testa, stavo per sparargli. *abbassai la pistola*
N: mi scusi, non pensavo di spaventarla.
Io: che ci fa qui a quest'ora, stavo per chiudere.
N: volevo invitarla a cena.
Io: cosa? No, assolutamente no. *mi girai e presi il cappotto e la borsa*
N: non ho mai ricevuto una risposta negativa ad un invito.
Io: c'è sempre una prima volta. *lo superai e uscii*
N: perchè no? *mi seguì*
Io: perchè io sono il suo avvocato e lei il mio assistito, se qualcuno venisse a saperlo il suo processo potrebbe essere annullato e nella peggiore delle ipotesi io potrei perdere la licenza. *entrai in macchina*
N: non accetto così facilmente un rifiuto. *si appoggiò al finestrino della mia macchina*
Io: ti conviene farlo, perchè altrimenti potrai anche cercare un nuovo avvocato. *misi in moto e partii*
-
Io: *entrai in ufficio con il telefono in mano, senza neanche salutare*
D: buongiorno dottoressa, tutto bene?
Io: dopodomani ho l'udienza del signor Horan e non ho ancora scritto la mia arringa.
D: è un caso semplice, non dovrebbe avere grossi problemi. *mi diede il caffè*
Io: è lui che mi fa andare fuori di testa, l'altra sera si è presentato qui per invitarmi a cena. *presi il caffè*
D: forse è perchè anche lei è interessata.
Io: anche se fosse è un mio cliente, non è professionale.
D: si conceda un po' di svago anche lei.
Io: quando avrò tempo ci penserò. *entrai in ufficio e mi sedetti dietro alla mia scrivania*
La giornata passò e si fece sera.
D: *bussò alla porta*
Io: avanti.
D: dottoressa io vado, sono le 20. *si affacciò alla porta*
Io: va bene Daisy, a domani, buona serata.
D: dottoressa dovrebbe andare anche lei, ormai è un po' che non torna a casa in un orario decente.
Io: tra un po' vado, grazie Daisy.
D: a lei dottoressa. *se ne andò*
*10 minuti dopo*
X: *bussò alla porta*
Io: chi è? *guardai la porta*
X: *entrò*
Io: signor Horan le ho già detto che non accetterò un appuntamento da lei.
N: questa volta non può rifiutare, non dovrà neanche muoversi da qui. *appoggiò dei pacchetti sul tavolo*
Io: lei è davvero testardo.
N: glielo avevo detto. *si sedette vicino al tavolo*
Io: a questo punto ci potremmo anche dare del tu. *mi sedetti difronte a lui*
N: assolutamente. Spero ti piaccia il sushi.
Io: lo adoro. *sorrisi*
N: sapevo che con questo l'avrei conquistata. *prese il vino*
Io: diciamo che stiamo facendo dei progressi.
-
*20:30*
N: posso? *aprì la porta*
Io: entra e chiudi la porta.
N: oggi ho portato un po' di fast food. *poggiò tutto sul tavolo*
Io: ne ho proprio bisogno, oggi è stato una schifo. *mi sedetti*
N: cos'è successo?
Io: è andato tutto a rotoli oggi, ho anche perso una causa. *presi una patatina*
N: ehi è stata solo una brutta giornata capita a tutti.
Io: non è solo una brutta giornata, non succede qualcosa di bello da tanto e non ce la faccio più.
N: sei una donna bellissima, con una carriera importante già così giovane, che cosa non va bene?
Io: mi sento sola, il mio ultimo fidanzato è stato al liceo.
N: posso farti sentire meno sola. *mi baciò*
Io: non possiamo farlo. *dissi fra le sue labbra*
N: nessuno lo saprà. *approfondì il bacio*
Ci continuammo a baciare e dopo qualche minuto mi allontanai.
N: tutto bene? Forse ho corso troppo. *mi guardò*
Io: devo solo metabolizzare tutto ciò, ho appena baciato Niall Horan, che domani devo assistere in tribunale. *presi il panino*
N: domani andrà benissimo e poi continueremo a frequentarci. *diede un morso al panino*
Io: con questo mi hai conquistato. *diedi un morso la panino*
N: sono contento.
Finimmo di mangiare e cominciammo a parlare.
Io: devo dire che sono davvero sollevata che non ti sia fermato al primo no. *gli misi una mano fra i capelli*
N: appena ti ho conosciuta ho pensato che avrei dovuto conquistarti. *mi prese il viso fra le mani*
Io: sei fantastico. *lo baciai*
N: mai quanto te. *si alzò*
Io: dovremmo andare a casa. *mi alzai anche io*
N: perchè non restiamo qui? *sorrise e mi spogliò*
Io: non penserai di farlo qui?
N: sarà divertente. *mi prese in braccio e mi mise sulla scrivania*
Io: non l'ho mai fatto qui. *gli levai la camicia*
N: c'è sempre una prima volta. *mi fece stendere e salì anche lui*
Facemmo l'amore e poi ci rivestimmo.
Io: è tardissimo, devo prepararmi per domani. *guardai l'orologio*
N: sarai perfetta. *mi baciò*
-
*in aula*
Giudice: dichiaro l'impuntato Niall Horan innocente.
Io: *guardai Niall sorridente*
G: la signorina Jasmine Brown è accusata di stalking e danni morali, riguardarti la parte civile, e infine violazione di proprietà privata, articolo 614 del codice penale, con la reclusione di 18 mesi.
Io: *sospirai*
*fuori dal tribunale*
N: ce l'hai fatta sharol.
Io: ce l'abbiamo fatta.
N: ora torniamo a casa. *entrò in macchina*
Io: dovrei passare un attimo in ufficio.
N: vengo con te.
Io: *salii in macchina e misi in moto*
Dopo poco arrivammo in ufficio.
Io: giorno Daisy. *entrai in ufficio*
D: buongiorno dottoressa e buongiorno signor Horan. *lo guardò stranita*
Io: devo prendere delle carte e poi torno a casa. *entrai nel mio ufficio*
N: la tua segretaria mi ha guardato in modo strano. *chiuse la porta*
Io: non è per te, è per il fatto che io ho un ragazzo, dopo una vita. *cercai le carte sulla scrivania*
N: eri bellissima in quel tribunale. *mi prese il viso fra le mani*
Io: grazie. Spero che ora sia più tranquillo, jasmine resterà in prigione per un po'. *lo baciai*
N: tu mi rendi tranquillo. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: che ne dici di farlo normalmente in camera da letto?
N: qui è più divertente. *mi appoggiò sulla scrivania*
Io: ma ci sono le vetrate, ed è giorno.
N: dai, fallo per me. *mi baciò il collo*
Io: solo perchè sei bellissimo stamattina. *gli tolsi la giaccia*
N: *mi spogliò e si mise sopra di me*
Io: *feci la stessa cosa con lui*
Facemmo l'amore e poi tornammo a casa.
Io: *entrai seguita da Niall e chiusi la porta*
N: hai una casa stupenda. *si guardò intorno*
Io: grazie, siediti sul divano, io vado a prendere un po' di champagne. *andai in cucina*
N: il modo migliore per festeggiare. *si sedette sul divano*
Io: eccomi. *gli passai il bicchiere e mi sedetti accanto a lui*
N: alla nostra vittoria. *alzò il bicchiere*
Io: e al nostro amore. *chin chin*
N: ti amo. *bevve*
Io: *lo guardai immobile*
N: ho detto qualcosa di sbagliato? *mi guardò*
Io: no, è che...
N: troppo presto? Non ti devi sentire obbligata a dirlo anche tu.
Io: ti amo anche io Ní. *lo baciai*
N: sono contento di sentirtelo dire. *mi abbracciò*
Io: in questi giorni dobbiamo uscire con i miei amici, ti devono conoscere.
N: ne sarei onorato.
-
Io: sei pronto? *entrai in bagno*
N: si, tu sei bellissima. *mi diede un bacio sulla guancia*
Io: grazie tesoro.
N: andiamo con la mia macchina.
Io: perfetto.
Scendemmo ed entrammo in macchina, e dopo una mezz'ora arrivammo al ristorante.
Io: ciao ragazzi, come state? *li abbracciai un ad uno*
Barry: ciao tesoro, da quanto tempo. *mi diede un bacio*
James: sei stupenda stasera.
Io: grazie, lui è Niall, il mio ragazzo.
V: io sono Vincent, è un piacere conoscerti. *gli strinse la mano*
Ci sedemmo a tavola e mangiammo.
B: ho sentito che è andato molto bene in tribunale.
Io: si, benissimo.
N: lei è stata perfetta. E voi che fate nella vita?
B: siamo tutti in campi diversi, io faccio l'attore.
J: io faccio il musicista.
N: davvero? Che suoni?
J: un po' di tutto, ma il mio strumento è il basso.
N: adoro il basso, ma preferisco la chitarra e il piano.
J: adoro la tua musica.
N: grazie mille. E tu Vincent?
V: io sono da poco professore universitario, laureto in giurisprudenza.
Io: io e vin abbiamo fatto liceo e università insieme.
N: vi conoscete da tanto quindi?
V: si, da quando eravamo piccoli.
Io: siamo tutti amici da tanto, io, Barry e James eravamo vicini di casa da piccoli.
N: sono molto contento di conoscervi.
-
Io: è sta una serata bellissima. *mi spogliai e mi misi a letto*
N: sono stato benissimo. *mi abbracciò*
Io: come ti sono sembrati i miei amici? *lo guardai*
N: molto simpatici. *mi diede un bacio sui capelli*
Io: voglio conoscere anche i tuoi di amici.
N: va bene, saranno felicissimi di conoscerti, gli parlo sempre di te.
Io: davvero?
N: come potrei non parlare della mia bellissima fidanzata avvocatessa.
Io: non vedo l'ora.
N: e invece i tuoi?
Io: li vuoi conoscere?
N: certo, mi parli sempre molto bene di tua madre.
Io: con mia madre potremmo fare un pranzo, con mio padre è meglio di no.
N: va bene piccola, tutto quello che vuoi.
Io: ti amo tanto.
N: anche io tesoro, adesso dormi, che domani devi andare a lavoro e io in studio.
Io: davvero?
N: si, devo vedermi con i ragazzi.
Io: vorrei tanto venire con te.
N: se finissi presto mi potresti raggiungere.
Io: si, domani dovrebbe essere una giornata tranquilla.
N: poi magari andiamo tutti insieme a pranzo.
Io: perfetto.
N: buonanotte piccola. *mi baciò*
Io: notte amore.

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