Ospiti

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Io: *scesi giù e andai in cucina per fare colazione*
M: buongiorno tesoro. *mi sorrise*
Io: giorno mamma. *presi i latte e i cereali e mi sedetti a tavola*
M: hai dormito bene nel tuo letto? *prese il suo caffè*
Io: benissimo, il letto dell'appartamento in università è durissimo.
M: sono contenta che sei a casa per le feste.
Io: si, a proposito di questo, dovrei dirti una cosa. *non la guardai*
M: dimmi.
Io: volevo sapere se domani, a casa di zio, potesse venire anche il mio ragazzo. *continuai a guardare la tazza*
M: ti sei fidanzata? *mi guardò perplessa*
Io: si. *dissi titubante*
M: non mi hai detto niente.
Io: lo so, è una situazione un po' complicata, comunque puoi chiedere se domani può venire?
M: dopo chiamo mio fratello. Raccontami qualcosa.
Io: l'unica cosa che dovete sapere è che è famoso. *la guardai*
M: cosa significa che è famoso?
Io: è una celebrità, come te lo spiego.
M: lo conosco?
Io: non ti dirò il nome fino a che non lo vedrai, e comunque si, più o meno lo consoci.
M: come mai questa scelta di invitarlo alla vigilia, quando non mi hai detto neanche che fossi fidanzata?
Io: non è potuto partire per il maltempo ed è rimasto a New York.
M: ora è tutto più chiaro.
Io: non scordarti di avvisare tutti.
M: tranquilla, non credo ci saranno problemi. Quindi di dov'è?
Io: è inglese, irlandese di origine.
Finii di fare colazione e andai in camera mia a sistemare le valigie e dopo un paio d'ore mi squillò il telefono.
N: ehi baby.
Io: ciao Ní, come stai?
N: bene, mi annoio tremendamente in questa camera d'albergo da solo, però va bene così.
Io: mi dispiace che tu non sia potuto tornare a casa per le feste.
N: tranquilla tesoro, mi fa piacere passarle con te.
Io: se mi dai una mezz'ora ti vengo a trovare.
N: non vedo l'ora. Hai parlato con tua madre?
Io: si, non è andata malissimo, comunque dopo chiama mio zio ma non ci saranno problemi.
N: le hai detto chi sono?
Io: no, sono stata vaga e ho detto che lo scoprirà domani sera.
N: potevi dirglielo, così mi metti pressione.
Io: andrà tutto bene, tranquillo.
N: che stai facendo?
Io: stavo sistemando le cose che mi sono portata dal dormitorio.
N: allora ci vediamo dopo?
Io: si, ti passo a salutare.
N: va bene amore.
Io: a dopo. *chiusi la chiamata*
-
Io: *uscii di casa e presi la macchina per raggiungere Niall*
Dopo poco arrivai in albergo e chiesi alla reception dove alloggiasse Niall Horan.
Receptionist: mi dispiace, ma non posso darle quest'informazione.
Io: le assicuro che mi conosce, sono la fidanzata.
R: capirà che data la situazione non posso proprio.
Io: lo chiami e lo informi, così glielo dirà lui direttamente.
R: mi dia un minuto. *chiamò la stanza di Niall*
Aspettai ma Niall non rispondeva in camera e neanche alle chiamate provenienti da me.
R: mi dispiace ma non posso fare altro.
Io: non posso parlare con il direttore?
R: vedo se è disponibile. *si allontanò*
Direttore: buongiorno, mi dica. *arrivò al banco*
Io: *gli spiegai la situazione*
D: ma certo, il signor Horan mi ha avvertito personalmente, la camera è la 210.
Io: la ringrazio.*presi l'ascensore e salii*
Bussai alla porta della camera e dopo qualche minuto mi aprì.
Io: *lo guardai con l'asciugamano in vita*
N: piccola. *mi sorrise*
Io: ci ho messo una vita ma ne è valsa la pena.
N: scusa amore ero sotto la doccia.
Io: adesso posso entrare?
N: certo. *si spostò per farmi entrare e poi chiuse la porta*
Io: non mi volevano far salire, pensavano fosse una fan venuta a perseguitare il suo idolo.
N: diciamo che questa descrizione non è proprio lontana dalla realtà. *rise e mi prese per i fianchi*
Io: vuoi che me ne vada?
N: no, ti prego.
Io: adesso va meglio.
N: vieni qui. *mi fece avvicinare a lui*
Io: sei molto bello. *gli misi le braccia intorno al collo e lo baciai*
N: mai quanto te. *mi ribaciò*
-
M: Sharol sei pronta? *bussò alla porta di camera mia*
Io: si mamma. *aprii la porta*
M: sei veramente bella. *mi guardò*
Io: grazie mamma. *sorrisi*
Bussarono alla porta.
Io: è arrivato, vieni. *la sorpassai e scesi giù*
M: sono emozionata. *mi seguì*
Io: fa la brava. *mi avvicinai alla porta*
M: tranquilla.
Io: *aprii la porta*
N: buonasera. *mi sorrise*
Io: ciao, vieni entra. *sorrisi e lo feci entrare*
M: oh dio. *lo guardò*
N: salve. *salutò mia madre*
Io: mamma lui è Niall. *chiusi la porta e mi girai verso di loro*
M: piacere, Samantha. *gli strinse la mano un po' titubante*
N: Niall. *gliela strinse*
M: come sei riuscita a conquistare il ragazzo di cui parli ininterrottamente da dieci anni? *mi guardò*
Io: l'ho inseguito e minacciato. *sorrisi*
N: molto determinata la ragazza devo dire, ma purtroppo o per fortuna è stato il caso a farci incontrare. *mi guardò*
Io: purtroppo? *lo guardai*
M: vogliamo andare?
Io: si. *presi il cappotto*
N: possiamo andare con la mia macchina, se per voi va bene.
M: certo, non c'è problema.
Uscimmo fuori e Niall aprì la macchina e salì.
Io: vai tu avanti mamma. *salii nel posto posteriore*
M: sicura? *mi guardò*
Io: si.
M: *salì davanti*
N: mi imposti il navigatore? *mi diede il telefono*
Io: si. *lo presi e impostai la strada*
N: *mise in moto e partì*
Io: ecco. *gli ridiedi il telefono*
N: grazie. *lo appoggiò sull'apposito sostegno sul cruscotto*
M: Sharol mi ha detto che non sei riuscito a partire. *lo guardò*
N: si, ero venuto per lavoro e poi hanno bloccato tutti i voli per questo tempo.
M: mi dispiace, sicuramente avresti voluto trascorrere le feste con la tua famiglia.
N: si, un po' mi dispiace, però è un'occasione per stare con Sharol, perchè spesso sono fuori per lavoro. *allungò la mano dietro il sediolino*
Io: *gliela strinsi*
M: *sorrise*
Dopo un quarto d'ora arrivammo dai miei zii.
M: *bussò alla porta*
Jake: buonasera, e buon natale. *la abbracciò*
M: anche a te Jake.
Sophia: auguri, venite, entrare.
M: *entrò*
Io: *la seguii tenendo per mano Niall*
N: *chiuse la porta*
Io: ciao zia. *la abbracciai*
S: ciao tesoro, buon natale. *mi strinse*
N: io sono Niall. *strinse la mano a mio zio*
J: piacere di conoscerti.
S: siamo contenti che tu passi questa serata con noi, io sono Sophia. *gli sorrise*
J: vieni Niall, apriamo una bottiglia di vino. *andò in salone*
N: *lo seguì*
S: ma è Niall Horan? *mi guardò*
Io: si zia, è Niall Horan. Posso avere anche io un po' di vino? *li raggiunsi e accarezzai il braccio di Niall*
J: certo Sharol. *versò il vino nei calici*
Io: ma Victoria?
S: è di là a giocare, la vado a chiamare. *attraversò il salone*
J: io direi di fare un brindisi. *prese il bicchiere*
S: al fatto che nonostante tutto anche quest'anno siamo riusciti a stare insieme. *alzò il bicchiere*
Io: mi sembra un ottimo brindisi. *sorrisi e presi il bicchiere*
S: aspettatemi, arrivo. *venne verso di noi e prese il bicchiere*
V: ciao Sharol. *mi corse incontro e mi abbracciò*
Io: ciao piccola. *le accarezzai i capelli*
V: mi sei mancata.
Io: anche tu. *mi abbassai per abbracciarla*
V: chi è lui? *indicò Niall*
Io: è il mio ragazzo, si chiama Niall. *guardai Niall sorridendo*
V: io sono Victoria. *lo abbracciò*
N: è un piacere conoscerti. *la guardò dall'alto*
In quel momento suonò il campanello e arrivarono altri parenti.
Io: loro sono Clara e Daniel, con i figli Elisabeth e Oliver. *li indicai a Niall*
Clara: ma quest'anno abbiamo un nuovo ospite. *sorrise a Niall*
N: è un piacere conoscervi, io sono Niall.
S: è il fidanzato di Sharol.
Elisabeth: ciao. *era molto imbarazzata*
Io: vieni con me El. *la presi per mano*
E: c'è Niall Horan qui con me. *cercò di calmarsi*
Io: va tutto bene, Niall è la persona più gentile al mondo, devi stare tranquilla e rilassarti.
E: quando vi siete conosciuti?
Io: un anno fa. *sorrisi*
-
S: è tutto pronto, sediamoci a tavola. *portò la pentola con gli spaghetti*
N: *mi spostò la sedia per farmi sedere*
Io: grazie. *lo guardai e mi sedetti*
N: *si sedette accanto a me*
S: allora Niall come vi siete conosciuti tu e Sharol? *fece i piatti per tutti*
N: è una storia divertente. *sorrise mettendo la mano sulla mia coscia*
Io: *lo guardai spalancando gli occhi*
J: Sharol ha qualcosa da nasconderci. *sorrise*
Io: no, per niente. *arrossii*
Daniel: se è una cosa non adatta ai minorenni non entriamo nel dettaglio.
N: l'ho portata a casa dopo una serata in un locale e lei mi ha pregato di restare. *mi guardò*
S: pregato? E poi io dov'ero?
N: forse è più corretto dire supplicato. *sorrise*
Io: tu eri fuori per lavoro, e non ti ho supplicato.
J: lei non ha fatto che idolatrarti negli ultimi dieci anni.
Io: giocate a chi mette più in imbarazzo Sharol?
N: è la prima volta che esco con una fan, di solito cerco di evitare, ma con lei è stato impossibile.
D: di dove sei Niall? Hai un accento forte.
N: sono irlandese, ma vivo tra Londra e Los Angeles da anni.
Io: mi devi portare a Londra. *lo guardai*
N: quando vuoi piccola.
Oliver: ma tu vai in giro con la guardia del corpo? *chiese il bimbo più piccolo*
N: ogni tanto si, in particolare quando vado in luoghi in cui i fan sanno che ci sarò, per il resto vivo una vita normale.
Finimmo di cenare.
N: amore quanto sei brilla? *mi guardò seduta accanto a lui*
Io: tu non fai che riempirmi il bicchiere. *sorrise*
N: sono un gentiluomo. *mi guardò*
Io: ah si? O vuoi semplicemente approfittare di me ubriaca? *mi avvicinai alle sue labbra*
M: se non limonaste davanti a noi saremmo tutti più contenti.
S: lasciali stare, sono così carini.
J: quanti anni hai Niall? *lo guardò*
N: ne ho ventotto.
Io: vecchio. *ridacchiai*
N: sei impertinente. *mi guardò*
Io: *mi inumidii le labbra sorridendo*
N: *mi mise una mano sulla coscia*
S: che ne dite di spostarci in salone, così stiamo più comodi.
M: mi sembra un'ottima idea.
Tutti si alzarono e noi rimanemmo da soli.
N: la smetti di provocarmi? *mi mise le mani sui fianchi*
Io: io? Sei tu che non la smetti.
N: ti conosco fin troppo bene Sharol. *sorrise*
Io: non sto facendo niente. *mi morsi il labbro*
N: ecco la prima cosa da fare è smetterla di giocare con quelle cazzo di labbra. *si avvicinò*
Io: sei tu che vedi un doppio fine in tutto. *gli guardai le labbra*
N: ho ancora un'oretta di autonomia e poi torniamo a casa. *mi prese per mano e mi portò in salone*
Io: ai tuoi ordini. *lo seguii*
M: amore hai chiamato tuo padre per fargli gli auguri? *mi guardò*
Io: mi sono scordata. *mi girai di scatto verso di lei*
J: lo chiamiamo insieme anche noi vorremmo fargli gli auguri.
Io: tieni, mettilo in viva voce. *gli diedi il telefono sbloccato*
J: okay, Siri chiama "dad".
Io: farlo normalmente no? *sorrisi*
J: è più comoda Siri.
Siri: "sto chiamando daddy".
Io: no. *dissi di getto*
In quel preciso istante il telefono di Niall cominciò a suonare.
Io: *mi passai una mano in faccia per l'imbarazzo*
M: ma che cazzo? *mi guardò*
Io: fingiamo che questa cosa non sia mai successa?
J: assolutamente no, io ti prenderò in giro finché vivrò.
N: *ridacchiò*
Io: ti odio. *lo guardai*
-
*arrivammo fuori casa mia*
M: *scese dalla macchina* buonanotte Niall.
N: buonanotte Samantha, è stato un piacere.
Io: *stavo cercando il modo per dire a mia madre che sarei andata a dormire da Niall*
M: tesoro che fai? *mi guardò*
Io: mamma in realtà io vorrei restare con Niall. *la guardai*
M: oh okay.
Io: ci vediamo domani okay? *le diedi un bacio e salii davanti*
M: a domani, mi raccomando. *mi guardò ed entrò in casa*
Io: buonanotte. *chiusi la portiera*
N: non è stato per niente imbarazzante. *mi guardò e partì*
Io: c'è stato qualcosa di non imbarazzante in questa serata?
N: come una normale cena con i parenti dovrebbe essere.
Io: però sono contenta di averla trascorsa insieme a te.
N: anche io piccola. *mi mise la mano sulla coscia*
Dopo pochi minuti entrammo in hotel.
N: ecco qui. *aprì la camera*
Io: *entrai*
N: adesso dovrai scontare tutte le frecciatine di stasera. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: ah si? *sorrisi*
N: decisamente. *mi baciò*
Io: *approfondì il bacio*
N: *fece scorrere le mani sulla mia schiena e mi sbottonò il vestito*
Io: mi sei mancato. *gli baciai il collo*
N: anche tu piccola, non sai quanto. *mi sfilò il vestito*
Io: pensavo volessi andare con più calma. *gli passai le mani sul petto*
N: c'è tutto il tempo. *mi fece indietreggiare al letto*
Io: adesso tocca a te spogliarti. *gli sfilai il maglione*
N: *si slacciò la cintura e mi fece stendere sul letto*
Io: vieni qui. *lo guardai*
N: arrivo piccola. *abbassò le luci e tornò da me*
Io: è il primo Natale che passiamo insieme. *gli accarezzai il viso*
N: e ce ne saranno molti altri. *mi baciò*
Io: *invertì la posizione e cominciai a sbottonargli i pantaloni*
N: *non staccò gli occhi da me nemmeno per un secondo*
Io: *glieli sfilai e mi misi a cavalcioni su di lui*
N: ti ho già detto quanto sei bella. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: non abbastanza. *mi cominciai a muovere lentamente su di lui*
N: sei bellissima piccola. *mi palpò il sedere*
Io: *mi abbassai su di lui per baciarlo*
N: *dopo qualche minuti mi prese e si mise lui sopra*
Io: *lo guardai*
N: non posso più aspettare. *si infilò il preservativo ed entrò in me*
Io: *gemetti*
N: *cominciò a muoversi*
Io: dio Ní. *gli passai le mani sulle braccia*
N: ti prego, dillo ancora. *ansimò*
Io: sei il mio dio Niall. *gli strinsi i bicipiti*
N: *cominciò ad andare più veloce*
Io: *ansimai*
N: *mi spostò il reggiseno per toccarmi il seno*
Io: *misi la mano sopra la sua*
Dopo circa cinque minuti si fermò.
Io: tutto bene Ní? *lo guardai*
N: si. *uscì da me e mi girò*
Io: *capii che voleva cambiare posizione e mi misi a quattro zampe*
N: *rientrò in me e cominciò ad andare sempre più forte*
Io: oh cazzo. *appoggiai il petto sul materasso*
N: *mi mise una mano sulla schiena*
Io: *gemetti*
N: *continuò a spingere sempre più forte*
Io: sto per venire Niall. *ansimai*
N: *cominciò a toccarmi il clitoride con la mano libera*
Io: *cominciai a tremare*
N: vieni piccola.
Io: Ní. *ansimai*
N: vieni per me.
Io: ti prego. *ero quasi al limite*
N: *diede due spinte molto forti*
Io: Niall. *venni in un orgasmo tremante e mi stesi completamente*
N: brava piccola. *uscì da me e si mise accanto a me*
Io: *lo guardai cercando di riprendere fiato*
N: ti amo piccola. *mi mise una mano nei capelli*
Io: anche io Ní. *gli diedi un bacio sulla spalla*
N: tu sei il mio posto felice. *guardò il soffitto*
Io: *rimasi a bocca aperta dopo le sue parole*
N: *mi guardò*
Io: devi avvisarmi prima di dire cose del genere.
N: è la verità. Con te mi sento bene, felice, spensierato. *mi baciò*
Io: non so cosa abbia fatto per meritarti. *mi appoggiai sul suo petto*

ANGOLO AUTRICE
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e se vi farebbe piacere avere una seconda parte.

One shots Niall Horan Where stories live. Discover now