Feeling

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M: amore sei pronta?
Io: si. *scesi di sotto*
M: ci aspettano al club per il pranzo.
Io: andiamo. *presi la borsa*
M: vieni vestita così? *mi guardò*
Io: si, perché è un'occasione particolare? *cercai di capire cosa mi nascondesse*
M: niente di speciale. *aprì la porta*
Io: *la guardai non del tutto convinta*
M: *entrò in macchina*
Io: *chiusi la porta ed entrai in macchina*
Partimmo e dopo una ventina di minuti arrivammo al golf club.
Io: buongiorno. *salutai tutti*
Noah: buongiorno splendore. *mi sorrise*
M: vado al tavolo sharol, ti aspetto lì.
Io: arrivo subito mamma.
William: oggi più bella del solito.
Io: mia madre mi nasconde qualcosa e la volevo solo far innervosire un po'.
Noah: la farai andare al manicomio. *rise*
Io: la situazione sta diventando insopportabile.
W: forza vai al tavolo, arrivo dopo poco a salvarti.
Io: non ho le forze. *andai da mia madre*
M: amore ti dispiace se ci raggiungono altre due persone?
Io: no, ma chi sono? *mi sedetti*
M: cari amici di famiglia.
Io: okay.
W: posso portarvi un po' di vino? *si avvicinò*
M: si grazie William e aggiungi anche altri due posti.
W: certo.
Benjamin: buongiorno. *si avvicinò al tavolo con un ragazzo*
M: buongiorno, prego accomodatevi. *gli sorrise*
B: tu devi essere Sharol, lui è mio figlio Niall. *si sedette*
Io: si, è un piacere conoscervi. *sorrisi*
B: io e tua madre ci conosciamo da molto tempo e finalmente abbiamo trovato il tempo di rivederci.
M: Niall sei diventato un uomo, mi ricordo di te ancora neonato. Stai continuando la tradizione di famiglia?
N: si, sono vicepresidente dell'azienda di famiglia e spero che tra qualche anno mio padre mi lasci prendere il pieno controllo.
M: sei ambizioso tanto quanto lui. *sorrise*
N: invece tu studi ancora Sharol?
Io: si, sono al quarto anno di giurisprudenza, spero di laurearmi l'anno prossimo.
-
Io: *entrai in casa* davvero mamma, questo era il mio incontro combinato con il mio futuro marito? *urlai*
M: adesso calmati.
Io: tu sei pazza io non sposerò quel tizio. *corsi in camera mia sbattendo la porta*
M: sharol scendi subito.
Io: *mi chiusi in camera*
M: apri la porta. *bussò*
Io: vattene mamma.
M: comportati da adulta.
Io: perché non lo fai tu per una volta? *urlai*
M: apri subito questa porta! *alzò la voce*
Io: *la aprii*
M: Niall è l'uomo perfetto per te, è di buona famiglia, educato, ha un buon lavoro e non ti farà mancare niente.
Io: tu pensi che io sposerò un tizio che neanche conosco solo perché tu l'hai deciso?!
M: così funziona tesoro.
Io: nell'ottocento mamma, adesso siamo nel 2021, sai ci si sposa per amore.
M: vivi nel mondo delle favole amore, l'amore è una convenzione sociale direi anche troppo sopravvalutata.
Io: stai delirando mamma, tu non stai bene.
M: tu puoi credere quello che ti pare sharol, ma non eviterai di fare quello che ho progettato per te, mettitelo bene in testa.
Era passata circa una settimana dalla discussione con mia madre fino a che non riaprimmo il discorso nel peggiore dei modi.
M: sharol verranno delle persone a cena, ti raccomando non fare le tue solite scenate.
Io: okay. *scesi*
M: vai immediatamente a cambiarti. *mi guardò*
Io: perché?
M: perché sei poco consona.
Io: Niall apprezzerà tranquilla.
M: sharol...*prima che finisse la frase bussarono alla porta*
Io: accolgo i miei ospiti. *andai ad aprire*
B: buonasera sharol. *mi guardò un po' imbarazzato*
Io: buonasera, solo felice di rivedervi.
N: buonasera. *mi guardò*
Io: ciao Niall.
Ci accomodammo tutti in cucina e cenammo.
N: sei davvero bella stasera sharol.
Io: grazie Niall, mia madre pensava fossi poco consona.
M: non riapriamo il discorso.
B: sharol che progetti hai dopo l'università? Ti vedi già con una famiglia?
Io: io non mi sposerò, finirò l'università e andrò a lavorare, diventerò prima qualcuno e poi se troverò qualcuno di speciale gli permetterò di entrare nella mia vita solo come un di più.
B: non vuoi un bel matrimonio in chiesa, dei figli?
Io: sicuramente se dovessi sposarmi non sarebbe in chiesa.
M: è un po' confusa.
Io: no no, io sono convinta, e sono abbastanza grande da aver preso queste decisioni un bel po' di tempo fa.
N: è una donna indipendente.
Io: per forza, per dove voglio arrivare è indispensabile.
B: non ti piacerebbe dopo l'università stare a casa a badare ai figli? Tuo marito lavorerebbe e potrebbe a casa i soldi.
Io: con tutto il rispetto ma ripeto la stessa cosa che ho detto ieri a mia madre, non siamo più nell'ottocento, dovreste un attimo aprire le vostre menti perchè i tempi sono cambiati.
-
M: sharol noi ormai abbiamo preso la decisione, tu sposerai Niall Horan, mettiti l'anima in pace e cerca di non fargli cambiare idea.
Io: mi stai veramente costringendo a sposare un tizio che non conosco?
M: hai tutto il tempo per conoscerlo, domani ti trasferisci a casa sua.
Io: voi siete matti.
Protestai tutto il giorno ma l'indomani mia madre fece recapitare le valige a casa di Niall e mi fece accompagnare lì.
N: entra. *mi aprì la porta*
Io: ti rendi conto che tutto questo è assurdo vero?! *arrivai sull'uscio*
N: non fare questioni ulteriori ed entra.
Io: sei dalla loro parte?
N: Sharol! *si spostò per farmi passare*
Io: lo sai che non ci sposeremo. *entrai*
N: non dovresti già dubitare di tuo marito. *chiuse la porta*
Io: hai una casa davvero bella.
N: è tua.
Io: *lo guardai stranita*
N: odio ripetermi. *si sedette sul divano*
Io: Niall levati dalla resta l'idea di sposarmi. *mi misi davanti a lui*
N: ci credi che ti farò cambiare idea in meno di una settimana?
Io: no.
N: mi stai sfidando?
Io: tu provaci, tanto vinco io.
N: okay. *mi tirò con se sul divano*
Io: perchè stai acconsentendo a questa malsana idea?
N: ero contrario finché non ti ho incontrata e ho deciso che saresti stata la mia prossima sfida.
Io: non è un gioco Niall.
N: lo possiamo decidere noi questo.
Io: ho ventidue anni e nessuna voglia di impegnarmi con una persona che non conosco per il resto della mia vita.
N: ti ho già detto che vincerò la scommessa e tra qualche giorno penderai dalle mie labbra. *si girò verso di me*
Io: troppo convinto di te.
N: non mi conosci.
Io: appunto.
N: so essere molto convincente.
Io: dimostramelo. *lo guardai*
N: non giocare con me. *mi prese il mento con la mano*
Io: altrimenti? *gli guardai le labbra*
N: altrimenti finisce male. *fece scivolare la mano sul collo*
Io: *mi morsi il labbro*
N: la prima cosa che ho pensato quando ti ho visto l'altra sera vestita in quel modo era che ti avrei messa a novanta sul tavolo della cucina e ti avrei scopata.
Io: *un brivido mi percorse tutto il corpo*
N: ma te lo devi meritare. *si avvicinò alle mie labbra*
Io: o forse sarò io a scopare te. *gli tolsi la mano*
N: devi ancora imparare. *si alzò*
-
Io: *non avevo avuto una bella giornata ed ero molto giù*
N: sharol ti vuole tua madre. *si sedette accanto a me sul divano e mi passò il telefono*
Io: dille che non ci sono. *avevo le ginocchia al petto*
N: non sono il tuo cameriere, apri la bocca e diglielo tu.
Io: puoi essere gentile per una volta?
N: solo se me lo chiedi gentilmente. *sorrise*
Io: vaffanculo Niall. *presi il telefono*
M: ciao sharol, vedo che stai facendo di tutto per farti odiare da questo ragazzo.
Io: ci sentiamo un altro giorno mamma, oggi non è giornata. *chiusi la chiamata*
N: un po' acida oggi?
Io: un po' troglodita oggi? *lo guardai male e feci per andare di sopra*
N: dovresti portare un po' più di rispetto al tuo futuro marito. *si alzò e mi prese per il polso*
Io: che qui però non vedo. *guardai di lato*
N: ti conviene essere meno impertinente sharol. *serrò la mascella*
Io: altrimenti? *alzai le sopracciglia*
N: non lo vuoi sapere. *mi lasciò e si girò*
Io: tutto fumo e niente arrosto. *ridacchiai*
N: cosa? *mi guardò*
Io: sei molto bravo a parlare ma niente di più.
N: sharol non provocarmi, perchè non vuoi vedere come finisce. *si avvicinò*
Io: ah no, l'hai deciso tu per me? *lo guardai con l'adrenalina che mi percorreva tutto il corpo*
N: cercavo di essere gentile ma tu me lo redi difficile.
Io: non te l'ho mai chiesto.
N: okay. *se ne andò*
Io: questo è tutto?
N: vedrai. *andò in camera*
Per fortuna quella giornata finì e andammo a dormire.
Ma il giorno dopo non mi svegliai nel migliore dei modi.
Io: *mi stiracchiai ma fui bloccata da qualcosa, mi girai e vidi e avevo un polso legalo alla testiera del letto con una manetta* ma che cazzo, Niall. *urlai*
N: finalmente ti sei svegliata. *salì in camera*
Io: slegami subito.
N: altrimenti? *si avvicinò*
Io: Niall fai il serio.
N: sono serissimo, tu hai detto che fossi bravo solo a parlare.
Io: che vuoi in cambio?
N: qui l'offerta si fa interessante. *si sedette sul letto*
Io: dimmi che vuoi, farò tutto quello che mi dici.
N: vorrei che tu mettessi questo. *mi diede un piccolo oggetto*
Io: cos'è? *lo guardai*
N: un vibratore telecomandato.
Io: *sgranai gli occhi*
N: il pranzo con i nostri genitori sarà un po' più divertente.
Io: no Niall, non puoi far farmelo.
N: allora resterai qui per molto tempo.
Io: un'alternativa?
N: non c'è.
Io: sei sadico.
-
N: mi raccomando fai la brava. *mi prese per mano entrando al club*
Io: Niall. *lo guardai*
N: buongiorno. *si avvicinò al tavolo*
B: buongiorno ragazzi.
M: buongiorno. *ci sorrise*
N: come state? *mi fece sedere*
Io: grazie. *lo guardai*
M: noi bene, voi che ci dite, come sta andando questa convivenza?
N: molto bene. *si sedette*
B: vedo che tra voi c'è molto feeling.
N: abbiamo legato.
M: sharol che mi dici?
Io: ci stiamo conoscendo. *ero molto tesa*
M: come ti tratta?
Io: bene, anche se è molto testardo.
B: l'ha preso da me.
N: forse la sto convincendo a sposarmi.
Io: non esageriamo. *risi*
N: *si girò vero di me*
Io: *mi resi conto e la mia espressione diceva tutto*
N: *accese il vibratore*
Io: cazzo. *mi misi una mano sulla bocca*
M: sharol! *mi rimproverò*
Io: scusate. *dissi con un filo di voce*
N: stai bene piccola? *sorrise*
Io: *annuii*
B: allora che vi va di mangiare?
N: tu che vuoi sharol?
Io: quello che prendi tu. *cercai di mantenere la calma*
N: okay. *lo spense*
Il pranzo continuo abbastanza bene finché dissi qualcosa che fece davvero arrabbiare Niall.
M: Niall la dovrai convincere a darmi dei nipotini.
N: farò del mio meglio.
Io: si, sognatelo, questo è proibito per te. *indicai il mio corpo*
N: mi pregerai di toccarti. *sussurrò*
B: dopo il matrimonio avremo il nipotino che desideriamo.
Io: dobbiamo rispettare le tradizioni. *lo guardai*
N: non mi permetterei mai. *accese il vibratore al massimo*
Io: *mi scappò un gemito*
M: sharol sicura di sentirti bene?
Io: *annuii mordendomi le labbra*
N: vuoi un po' di dolce?
Io: sto bene così. *mi tremava la voce*
N: dai, apri la bocca. *mi imboccò*
Io: torniamo a casa Ní. *lo pregai*
N: sicura?
Io: si.
N: d'accordo. *lo spense*
Tornammo a casa e appena misi piede nell'ingresso lui fece partire il vibratore.
Io: ti prego Niall. *mi girai verso di lui*
N: non mi chiami più Ní, mi piaceva.
Io: penso di aver scontato il mio pegno, smettila per favore. *ansimai*
N: pregami ancora. *si avvicinò a me*
Io: ti prego. *guardai le sue labbra*
N: sicura che tu non voglia che finisca l'opera? *mi mise le mani sui fianchi*
Io: *scossi la testa non riuscendo a parlare*
N: perché? *fece scivolare una mano dietro la schiena*
Io: sto per venire così, ti sembra bello? *gli strinsi il braccio*
N: io ti ho dato l'alternativa. *mi strinse il sedere*
Io: smettila. *mi cominciarono a tremare le gambe*
N: okay. *lo spense*
-
Io: *scesi in salone solo con la maglia*
N: stamattina siamo raggianti. *ironizzò*
Io: *alzai gli occhi al cielo e mi sporsi a prendere una cosa sul tavolo*
N: *mi mise una mano sul fianco e si spinse contro di me*
Io: *fui colta di sorpresa e appoggiai una mano sul tavolo*
N: odio quando fai così. *sussurrò al mio orecchio*
Io: *ero imbarazzata e allo stesso tempo eccitata per la posizione*
N: adesso non parli più? *mi mise una mano intorno alla gola*
Io: Niall. *lo ripresi*
N: *non si mosse e mi lasciò un bacio sulla spalla*
Io: *mi fece impazzire*
N: dimmi di fermarmi e io non obbietterò.
Io: *non dissi nulla*
N: *fece scivolare entrambe le mani sui fianchi e si spinse ancora di più verso di me*
Io: *mi abbassai un altro po' istintivamente*
N: sento che lo vuoi anche tu. *passò la mano sotto il mio seno*
Io: *chiusi gli occhi al contatto*
N: *prese i lembi della maglia e la alzò scoprendomi il sedere e la schiena*
Io: *rabbrividii*
N: hai una schiena perfetta. *si abbassò e lasciò una paio di baci*
Io: dio. *ansimai*
N: lo prendo come un complimento. *mi fece alzare e appoggiare al suo petto*
Io: *cercai di girarmi ma non me lo permise*
N: aspetta. *mi mise una mano intorno al collo e l'altra la fece scivolare sotto lo stomaco*
Io: *sentivo tutto il mio corpo pulsare*
N: tutto a suo tempo. *mi sussurrò all'orecchio nel frattempo che mi accarezzò da sopra gli slip*
Io: *gemetti*
N: sei sensibile. *infilò la mano dentro gli slip e cominciò a toccarmi con movimenti circolari*
Io: *buttai la testa all'indietro sulla sua spalla*
N: già sei bagnata. *infilò un dito nella mia intimità*
Io: ti prego. *ansimai*
N: dimmi che vuoi piccola. *si fermò*
Io: continua. *mi morsi il labbro*
N: *sfilò la mano dai miei slip e le mise entrambe sui fianchi*
Io: *girai la testa per guardarlo*
N: *aspetto un paio di secondi e poi mi abbassò di nuovo sul tavolo*
Io: *rabbrividii per lo scatto improvviso*
N: *accarezzò la mia schiena e poi si abbassò dietro di me*
Io: *allargai un po' le gambe*
N: non ti ho detto di farlo. *me le fece richiudere*
Io: *avevo il cuore a mille*
N: *mi spostò gli slip e cominciò a leccare la mia intimità*
Io: *gemetti*
N: *continuò finché non stavo per venire*
In quel momento bussarono alla porta.
Io: non ti fermare. *avevo il fiatone*
N: devo aprire la porta. *si alzò allontanandosi*
Io: ma io. *dissi ancora accaldata*
N: va di sopra.
Io: continuo da sola. *stavo per salire di sopra*
N: non ti premettere. *mi guardò*
Io: mi vuoi guadare mentre lo faccio?
N: sharol tu finisci da sola e io te ne farò pentire.
Io: *corsi di sopra e Niall aprì la porta*
-
N: eccomi. *entrò in camera*
Io: *uscii dal bagno nuda*
N: *mi guardò con l'acquolina alla bocca*
Io: allora?
N: vuoi chiedermi qualcosa? *si appoggiò allo stipite della porta*
Io: vuoi scoparmi a novanta gradi su una qualsiasi superficie? *mi avvicinai*
N: potrei accontentarti. *mi mise una mano sul fianco*
Io: si? *lo baciai*
N: solo se fai la brava. *mi fece indietreggiare verso il letto*
Io: non voglio farlo qui.
N: decido io dove lo facciamo. *mi spinse sul letto*
Io: penso che dovresti essere più gentile, anche perché sei in debito con me. *chiusi le gambe*
N: stai per ricevere il sesso più bello della tua vita sei tu ad essere in debito. *mi aprì di nuovo le gambe e si inginocchiò davanti al letto*
Io: il solito egocentrico. *mi appoggiai sui gomiti*
N: stai parlando un po' troppo. *mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui*
Io: *trattenni il respiro*
N: meglio. *avvicinò la bocca alla mia intimità e cominciò a leccare*
Io: *ansimai essendo già al limite*
N: *continuò il sesso orale fino a farmi venire*
Io: oddio Niall. *mi stesi sul letto godendomi l'orgasmo*
N: vieni con me. *si alzò*
Io: appena fatto. *sorrisi*
N: *mi tirò per il braccio e mi trascinò di sotto*
Io: sono nuda. *lo seguii*
N: pensi che abbiamo finito? *mi portò nel suo ufficio*
Io: Niall ci può vedere chiunque da queste vetrate. *mi coprii con le mani*
N: mi avevi chiesto di farlo a novanta su una superficie, ecco a te.  *mi fece piegare sulla sua scrivania*
Io: è imbarazzante.
N: vedranno un porno in diretta, niente di nuovo per loro. *si spogliò*
Io: quante ragazze ti sei fatto su questa scrivania? *ero di spalle*
N: non vuoi saperlo davvero. *mi mise una mano sulla schiena ed entrò in me*
Io: oddio. *mi aggrappai alla scrivania*
N: meglio del letto no? *mi prese per i fianchi*
Io: decisamente. *ansimai*
N: *mi diede una schiaffo sul sedere*
Io: cazzo.
N: *cominciò ad andare sempre più veloce*
Io: Niall. *la scrivania cominciò a traballare*
N: *continuò a sculacciarmi*
Io: *ansimai*
N: *mi mise le mani dietro la schiena e le legò con la cintura*
Io: che fai?
N: ogni cosa che dici hai uno schiaffo sempre più forte. *me ne diede uno*
Io: ahi. *mi lamentai*
N: l'unica cosa che hai il permesso di dire è il mio nome urlando. *mi diede uno schiaffo ancora più forte*
Io: *cercai di alzarmi un po' *
N: sta ferma. *diede una spinta più forte insieme ad una pacca sul sedere*
Io: *gemetti*
N: *mi mise una mano intorno al collo e mi fece alzare*
Io: Niall. *cominciai a tremare*
N: vieni quando te lo dico io. *andò più veloce*
Io: non ce la faccio. *non mi reggevo in piedi*
N: aspetta. *diede una spinta forte*
Io: Niall sto per venire. *ansimai*
N: puoi venire piccola. *mi circondò il busto e mi strinse il seno*
Io: Ní. *venni*
N: *mi seguì e mi strinse di più*
Io: *appoggiai il mio peso su di lui*
N: sei stata brava. *mi diede un bacio sul collo e uscì da me*
Io: puoi slegarmi?
N: voglio godermi un altro po' il tuo corpo senza che tu mi intralci. *mi girò verso di lui*
Io: non sei mai carino con me.
N: non lo pensavi fino a due minuti fa. *mi avvicinò a lui e mi accarezzò il sedere*
Io: ahi. *mi bruciava al contattato*
N: forse ho esagerato un po'. *si affacciò per vedere il mio sedere*
Io: sta andando a fuoco.
N: non potevo resistere. *mi accarezzò da dietro*
Io: non ricominciare. *appoggiai la testa sul suo petto*
N: non c'è due senza tre. *continuò a massaggiare il clitoride*
Io: mi fanno male i polsi.
N: davvero? *mi guardò*
Io: *annuì facendo gli occhi dolci*
N: quelli non funzionano con me. *mi prese i polsi ma strinse ancora di più la cintura*
Io: e io che volevo fare una cosa per te.
N: non hai bisogna delle mani quando hai una bocca perfetta. *mi baciò e infilò un dito sempre da dietro*
Io: scordatelo, tu non sei gentile con me e io non lo sarò con te. *lo guardai dal basso*
N: ci vuole coraggio a dire che non sono gentile con te quando ti sto per dare il terzo orgasmo. *mi diede un altro schiaffo sul sedere con la mano libera*
Io: mi stai facendo odiare le tue mani enormi. *ansimai tra le sue labbra*
N: non sembra. *infilò il secondo dito*
Io: Ní ho bisogno di toccarti. *sussurrai*
N: scusa non ho capito bene, puoi ripetere. *andò più veloce con le dita*
Io: ho bisogno di toccarti. *dissi tra mille gemiti*
N: mi hai convinto. *slacciò la cinta con una sola mano mentre l'altra continuava il suo lavoro*
Io: oh dio. *gli misi le mani sul petto*
N: pronta per gridare di nuovo il mio nome?
Io: farò tutto quello che vuoi adesso. *feci scivolare la mia mano sul suo pene*
N: *buttò la testa all'indietro*
Io: così è più equo. *gli baciai il collo*
N: forse dovevo slegarti prima. *faceva fatica a parlare*
Io: non mi hai ascoltato. *gli lasciai un succhiotto*
Continuammo a masturbarci a vicenda e dopo poco venimmo entrambi.
N: ho bisogno di una doccia. *disse con il fiatone*
Io: condivido. *mi appoggiai alla scrivania ma sentii il sedere bruciare e mi alzai di scatto*
N: colpa mia. *ridacchiò*
Io: non potrò più sedermi.
N: un giusto prezzo da pagare per tre orgasmi, non credi? *mi prese per mano e mi portò in bagno*
Io: cosa diciamo ai nostri quando domani non potrò sedermi a tavola? *lo seguii*
N: non so tu ma io ringrazierò tua madre per il culo che ti ha fatto. *mi trascinò in doccia*
Io: vorrei tanto vedere la sua espressione dopo questa frase. *risi*
N: questo ed altro per la mia futura moglie. *aprì l'acqua*
Io: *rimasi in silenzio*
N: elimina quest'ultima frase dalla tua mente. *mi fece appoggiare al marmo dello doccia*
Io: oh si. *buttai la testa all'indietro per la piacevole sensazione*
N: meglio no? *mi baciò*

ANGOLO AUTRICE
Continuerò nel capitolo successivo se vi fa piacere, fatemelo sapere qui sotto nei commenti👇

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