Vampiri

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Io: *arrivai a scuola in ritardo, come sempre*
Io: buongiorno professore, scusate il ritardo.
P: ormai siamo abituati Sharol, vai a sederti vicino al nuovo arrivato, si chiama Niall.
Io: *mi andai a sedere*
Io: piacere Sharol.
N: io sono Niall.
Io: da dove vieni Niall?
N: dall'Irlanda.
Io: oh io non ci sono mai stata.
P: ragazzi smettetela di chiacchierare e prendete un foglio.
Io: *prendo un foglio e mi taglio con la carta*
Io: ahi.
N: professore posso andare in bagno. *disse in modo strano*
P: prego Horan.
Suonò la campanella e noi uscimmo.
B: tutti a mensa. *disse la mia migliore amica*
Io: va bene baby.
*ci andammo a sedere ad un tavolo*
B: perché quello strano si siede da solo?
Io: non è strano, è solo nuovo. Quindi vado a sedermi vicino a lui. *dissi alzandomi*
Io: posso sedermi? *dissi avvicinandomi*
N: si.
Io: *mi misi difronte a lui* allora vuoi raccontarmi qualcosa di te?
N: perché dovrei? Io non ti conosco.
Io: ma saremo compagni di banco.
N: io non...
Io: dai, dimmi quello che vuoi, anche una cosa stupida.
N: tu credi ai vampiri?
Io: no, ma adoro i film sui vampiri.
N: adesso fammi tu una domanda!
Io: perché ti isoli?
N: perché sono nuovo e non conosco nessuno.
Io: ma se io non fossi venuta da te, tu non ti saresti avvicinato a nessuno. Perché?
-
Io: perché mi perdo sempre! E sta cominciando a fare buio.
Io: *presi il telefono e vidi che non c'era segnale*
*due ore dopo*
Io: perché non ho nessun senso dell'orientamento?
Ad un certo punto sentii un rumore e mi avvicinai.
Io: ehi c'è qualcuno? Per favore ho bisogno di aiuto.
Vidi una figura. Avevo paura. Non mi sembrava una cosa naturale.
-
D: che fine avevi fatto tesoro?
Io: mi sono persa. E ho visto una cosa strana Damon.
D: cos'hai visto?
Io: non lo so, era scuro. Ma un ragazzo é caduto, come se fosse dissanguato.
-
D: Stefan penso che Sharol abbia visto un vampiro.
S: non è al sicuro.
D: ma il problema serio è che se scopre che noi siamo vampiri non ci parlerà mai piú.
S: senti?
D: si, un vampiro estraneo sta attraversando il nostro territorio.
-
Io: buongiorno professore!
P: come mai in orario Sharol?
Io: avevo voglia di vedervi.
P: ah che onore! Va a sederti.
Io: *mi sedetti vicino a niall*
N: buongiorno.
Io: giorno Niall.
N: visto che sei così incuriosita da me che ne dici di andare nel bosco, dopo scuola.
Io: certo.
-
Io: Damon io esco.
D: dove vai tesoro?
Io: nel bosco, con amici.
D: perché non cerchi di dirmi la verità?
Io: io...devo andare nel bosco.
S: con chi?
Io: un mio amico.
D: va bene, però torna presto.
Io: certo capo.
-
Io: allora Niall, ti rifaccio la domanda, parlami un po' di te.
N: io non so che dire. Fammi qualche domanda?
Io: perché ti sei trasferito qui?
N: perché dovevo cambiare aria, mulligar non è una grande città e il fatto di conoscere tutti dopo un po' diventa stressante.
Io: giusto. E poi come mai hai deciso di vederci, e perché nel bosco?
N: fai troppe domande! *disse ridendo*
Io: *mi incantai a guardare il suo sorriso, era stupendo*
Io: lo so, divento logorroica quanto sono nervosa. *dissi arrossendo*
N: perché sei nervosa? Sono io che ti faccio innervosire?
Io: fai troppe domande per i miei gusti.
N: colpito e affondato.
-
D: svegliati Sharol!
Io: mhh.
D: dai tesoro ormai sono le 11.
Io: *aprii chi occhi*
-
Io: era buonissima questa colazione.
D: perché non l'ho fatta io.
S: esatto.
Suonò il campanello.
D: vado io. *disse alzando e aprendo la porta*
D: chi sei?
N: mi chiamo Niall. C'è Sharol?
Io: Damon chi è?
Niall scansò Damon e mi vide.
Io: ciao Niall. Ma come hai fatto a scoprire dove abito. *dissi dandogli un bacio sulla guancia*
N: io ho i miei segreti.
D: devi andartene!
Io: Damon che ti è successo?
D: ho detto che se ne deve andare ORA.
N: tolgo il disturbo. Ci vediamo domani baby! *disse uscendo dalla porta*
D: TU NON LO VEDRAI MAI PIÙ. CAPITO?
Io: ma che ti è preso Damon? E perché urli?
D: non mi piace quel ragazzo e sai che io non mi sbaglio mai.
Io: Damon ma è solo il mio compagno di banco!
-
Quel giorno tornai prima da scuola e vidi Damon che beveva del sangue. Era tutto come nei film, le vene sotto gli occhi, i canini. Il problema era che questa era la realtà e il cattivo era il mio migliore amico e il ragazzo con cui vivevo.
Io: D-Damon...
D: Sharol io... *disse avvicinandosi*
Io: *indietreggiai*
D: per favore fammi spiegare e non devi avere paura di me, sono sempre lo stesso.
Damon mi spiegò tutta la sua storia.
Io: quindi tu hai 170 anni?
D: si.
Io: perché non me l'hai mai detto?
D: volevo proteggerti.
Io: da cosa Damon?
D: da tutte quelle persone che cercano di ucciderci, ma soprattutto da quelle che cercano di uccidere me.
Io: no...io non posso crederci non è possibile. Tutto questo non può essere reale! *dissi alzandomi e cercando di non andare nel panico*
D: ehi tesoro! *disse abbracciandomi*
Io: non toccarmi.
D: sono sempre lo stesso, non ti farei mai del male.
In quel preciso momento bussarono alla porta.
D: ti avevo detto di non tornare piú. *disse senza neanche aprire la porta*
Io: ora mi dici chi è e soprattutto come hai fatto a scoprirlo.
D: il suo odore è così fastidioso, potrei riconoscerlo anche dall'altra parte della strada, è Niall.
Io: Niall entra.
N: ciao Sharol.
D: ti avevo detto di non tornare piú. *disse sbattendolo al muro e prendendolo per la gola, alzandolo*
Io: Damon!
N: mi dispiace, hai sbagliato persona! *disse buttandolo all'aria*
Cominciarono a litigare, con una forza sovrumana e piú veloce della luce.
Io: BASTA, SMETTETELA.
Tutti e due si fermarono.
Io: tu...
N: te lo avrei detto.
Io: quando? quando mi sarei affezionata al punto tale di non riconoscere piú la persona che ho davanti? Beh troppo tardi. *dissi andando di sopra*
D: tesoro ehi. *disse spostandosi talmente veloce che mi superò*
Io: per favore non mi toccare.
D: ehi sono sempre io. Il ragazzo che farebbe di tutto per te, quello che non ti lascerebbe mai da sola, quello che per difenderti darebbe la sua vita. Il fatto che io sia un vampiro non cambia il mio aspetto. Sarò sempre lo stronzo di prima. *disse abbracciandomi*
-
N: baby ho bisogni di un aiuto.
Io: arrivo tesoro.
D: Sharol puoi venire un attimo?
Io: ma che vivete oggi, siete voi quelli soprannaturali.
N: io avevo bisogno delle tue coccole, ma fai come vuoi. *disse facendo il finto broncio*
D: primo non in casa mia, secondo io ho bisogno di te sul serio. Stefan sta male!
Io: è un vampiro può guarire da solo.
D: ma questa volte è diverso.
Io: vado a vedere. *dissi salendo di sopra*
Io: che hai tesoro?
S: penso un pezzo di legno dietro la spalla. Sto impazzendo. Fa male!
Io: prendo la pinzetta e vedo.
S: piano Sharol.
Io: *cominciai a cercare con la pinzetta*
S: SHAROL! *disse urlando*
Io: scusa tesoro, ma qui non ho trovato niente!
S: basta! *disse sbattendomi contro il muro*
Io: Stefan sono io, calmati per favore.
Stefan cacciò i canini e io stavo per morire.
D: Stefan! *disse buttandolo all'aria*
D: stai bene tesoro?
Io: no, penso di no.
D: si risolverà tutto. Stefan è solo a corto di carboidrati.
Sentimmo il rumore della porta al piano di sotto sbattere.
D: chi siete?
Li: amici di Niall.
L: ah ma tu sei umana! *disse passandomi le dita sul collo*
D: si, ma non si tocca.
Mentre Damon parlava con gli altri Louis mi morse e io urlai.
D: TI AVEVO DETTO CHE LEI NON SI TOCCAVA. *disse prendendolo per il collo*
N: ehi ragazzi ma che è successo? Damon lascia Louis.
D: ha morso Sharol.
N: cosa? Amore stai bene? *disse avvicinandosi a me* tieni bevi ti sentirai meglio. *disse facendomi bere dal suo polso*
N: Damon non beve, non reagisce.
D: no, non può essere. Per favore piccola riprenditi. Per favore baby.
N: Louis vattene, te ne devi andare.
L: ragazzi è solo un'umana.
N: solo un'umana? È la persona piú importante della mia vita. Prega Dio che si svegli, altrimenti è meglio che scappi subito.
-
Io: dai che io ho fame.
N: adesso andiamo. Un attimo baby.
Io: sangue...lo sentite?
D: si ma tu devi resistere.
In 30 secondi ero attaccata al collo di una ragazza.
N: Sharol, così la uccidi.
Damon mi staccò appena in tempo e soggiogò la ragazza per non farle ricordare niente.

SPAZIO AUTRICE
Se vi è piaciuto vi posso fare il continuo.
 
Una ragazza ossessionata da horan.

One shots Niall Horan Where stories live. Discover now