Ballerini

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Io: mamma io vado allo stage di danza, ci vediamo verso ora di pranzo. *dissi prendendo la borsa*
M: ciao tesoro, ci vediamo dopo.
Io: *uscii e andai a piedi a danza*
10:10
Io: *arrivo in palestra e dopo aver salutato tutti comincio a riscaldarmi*
Dopo mezz'ora arrivò il maestro.
N: buongiorno ragazzi, io sono Niall Horan e oggi faremo una lezione insieme.
Io: *rimasi a guardare la statua greca che avevo avanti, l'avevo sempre visto in televisione, ma dal vivo era praticamente perfetto*
N: ragazzi cominciamo a riscaldarci.
-
N: è stato un piacere conoscervi ragazzi.
Tutti uscirono ma il maestro mi chiamò.
N: Sharol tu resta un attimo.
Io: ha bisogno di qualcosa? *dissi avvicinandomi*
N: puoi darmi del tu.
Io: va bene.
N: io ti volevo chiedere se ti piacerebbe prendere un caffè insieme.
Io: si, mi farebbe piacere.
N: ah e per me sei la piú brava.
Io: grazie. *dissi abbassando lo sguardo e arrossendo*
N: ci vediamo domani alle 10 al bar qui di fronte.
Io: a domani. *dissi uscendo dalla sala*
-
Io: mamma il maestro mi ha invitato a prendere un caffè domani.
M: wow hai fatto colpo.
Io: è fantastico, balla benissimo ed è una persona meravigliosa.
M: amore io parto per qualche giorno con Rufus, tu resterai qui con Riccardo.
Io: va bene mamma ci vediamo. Buon viaggio.
-
Io: buongiorno.
N: giorno Sharol.
Io: allora come va?
N: tutto bene, a te?
Io: io sto bene.
Ordinammo i caffè e dopo 5 minuti li portarono.
X: ecco i vostri caffè. *disse ma prima di poggiarli sul tavolo li rovesciò sulla camicia di Niall*
X: mi dispiace, scusatemi. *disse prendendo dei fazzoletti*
N: non si preoccupi.
Io: Niall vuoi venire a casa mia, così ti cambi?
N: va bene. *disse andando verso la sua macchina*
Arrivammo a casa mia e bussai.
R: chi è?
Io: sono Sharol.
R: *aprì la porta*
R: che ci fai qua Sharol?
Io: abbiamo avuto un piccolo problema.
Io: *entrammo e portai Niall sopra per farlo cambiare*
Io: tieni questa è una camicia di Riccardo, penso che ti vada.
N: *si tolse la camicia e io restai a guardarlo e poi si infilò la camicia pulita*
Io: *scendemmo giù e andammo a farci un giro*
Io: allora, raccontami qualcosa del tuo lavoro.
N: beh fin da quando ero piccolo avrei voluto fare il ballerino, e ci ho sempre provato, anche se i miei genitori non erano del tutto d'accordo. Ho cominciato ad allenarmi tutti i giorni anche per tutto il giorno e poi ho cominciato a fare casting, concorsi e alla fine mi hanno preso all'opera di New York.
Io: wow. Anche io vorrei arrivare a questi livelli.
N: e ci arriverai, sei davvero fantastica. Non so come spiegartelo, poche persone mi hanno trasmesso quello che mi hai trasmesso tu.
-
Io: mamma io vado a danza, altrimenti faccio tardi. *dissi aprendo la porta*
M: ciao amore.
Io: *uscii e arrivai dopo dieci minuti a danza*
Io: buongiorno.
B: buongiorno Sharol.
Io: dai entriamo in sala. *entrammo in sala e mi trovai Niall davanti*
N: buongiorno.
Io: giorno.
N: ragazzi io e la vostra direttrice abbiamo deciso che farò qualche lezione qui da voi.
B: wow.
-
*passarono due mesi e io e Niall continuavamo a vederci per caffe*
N: allora? *disse girando il suo caffè*
Io: allora cosa?
N: ci vediamo tutti i giorni da due mesi e tu non mi hai ancora parlato di te.
Io: non so che dirti.
N: io penso che tu abbia qualcosa da dirmi. Raccontami di te.
Io: beh sono una semplice ragazza di 16 anni che vive in una città troppo caotica per lei. Con una passione piú grande di se stessa.
N: ti stai descrivendo come una persona troppo piccola per qualsiasi cosa. Ma io non ti vedo così. È vero New York è una città caotica e a volte piú essere spaventoso viverci, ma ti può dare anche ottime possibilità. E riguardo la tua passione è grande ma tu puoi riuscire a manovrarla.
Io: perché credi così tanto in me.
N: la domanda è un'altra, perché tu non lo fai!
Io: perché so come sono fatta.
N: ma io ti ho visto ballare ed è stato in quel momento che ho visto davvero chi eri.
Io: la verità è che ho paura...ho paura di non farcela, ho paura di non essere all'altezza, ho paura che tutto questo mi sovrasti.
N: vieni con me. *disse alzandosi*
Io: dove andiamo?
N: tu fidati di me. *arrivammo alla sua macchina e dopo una decina di minuti arrivammo in un posto*
Io: dove siamo?
N: stai facendo troppe domande. *mi portò su un enorme tavolato sulla spiaggia*
Io: perché qui?
N: seguimi. *si levò la maglia, cominciò a danzare e io lo seguii*
*alla fine mi baciò*
N: tu sarei sempre abbastanza per me e io ci sarò sempre per te.
Io: *lo guardai sconvolta*
N: io pensavo che...ti piacessi.
Io: ho mai detto il contrario! *dissi baciandolo e saldandogli a dosso*
-
Io: giorno. *dissi arrivando a danza*
B: giorno baby.
N: giorno. *disse passandomi affianco e sorridendo*
B: ehi che è successo sol maestro?
Io: *gli spiegai tutto*
B: oh mio Dio, ma io vi amo.
*cominciammo la lezione*
N: ehi baby. *disse avvicinandosi e tirandomi la gamba*
N: dimmi quando ti faccio male.
Io: ok basta. *dissi dopo due minuti*
-
N: ok ragazzi la lezione è finita, ci vediamo domani.
*uscirono tutti dalla sala tranne io*
Io: sei stato bravissimo, è stata fantastica questa lezione.
N: sono contento che ti sia piaciuta. *disse baciandomi*

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora