Toxic

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Io: *entrai in casa*
N: Sharol! *mi rincorse*
Io: *non dissi nulla e andai in cucina*
N: ne possiamo parlare, per favore? *appoggiò le mani sul bancone*
Io: di che vogliamo parlare? *presi un bicchiere d'acqua*
N: lo sai che mi fai incazzare quando fai così.
Io: lo vedo, dovresti farti aiutare per il tuo problema di non sapere gestire la rabbia. *lo guardai*
N: smettila di fare l'indifferente, è una questione che riguarda entrambi. *sbattè le mani sul bancone*
Io: è evidente che non lo sia. *feci spallucce*
N: davvero fai Sharol? *si avvicinò*
Io: io sto bene, qui il problema è il tuo.
N: il problema è il nostro dato che stiamo insieme.
Io: mi dispiace, ma penso lo dovrai risolvere da solo. *lo sorpassai*
N: che ne dici di comportarti da adulta, una volta tanto?! *mi prese il polso*
Io: che ne dici di comportanti meno da stronzo, una volta tanto?! *inarcai le sopracciglia*
N: non mi farai passare per il cattivo della situazione.
Io: Niall stai facendo tutto tu, quindi vedi di calmarti. *andai in salone*
N: mi dici qual è il tuo problema? *mi raggiunse*
Io: vuoi sapere il mio problema? *mi girai verso di lui*
N: si, perchè mi stai facendo diventare pazzo.
Io: il mio problema sei tu Niall.
N: fattelo dire amore, tu sei davvero problematica. *alzò la voce*
Io: lo volevi sapere? Te l'ho detto.
N: stai esagerando Sharol. *si avvicinò*
Io: Niall dammi un buon motivo per farlo e io chiamo la polizia.
N: che fai tu? *mi prese il polso*
Io: Niall. *non mi mossi*
N: tanto non ne hai il coraggio. *ridacchiò*
Io: ti conviene avere un buon avvocato. *presi il telefono*
N: Sharol fallo e ti giuro che non mi rivedi più.
Io: mi hai dato un'ottima motivazione. *chiamai camminando verso la cucina*
Polizia: 911 qual è l'emergenza?
Io: il mio ragazzo è davvero arrabbiato e non so cosa potrebbe fare, potreste mandare qualcuno?
P: certo, mi può dire il suo nome e il suo indirizzo?
Io: Sharol Brooks, Woodrow Wilson drive.
N: Sharol non fare la bambina e dammi subito il telefono. *urlò*
Io: numero 83.
P: le mandiamo una pattuglia, stia tranquilla.
N: la smetti di fare queste scenate? *prese il telefono*
Io: non ti rispondo neanche. *mi sedetti sul divano*
N: mi puoi ascoltare allora?
Io: no.
N: cazzo Sharol, ti prenderei a schiaffi. *sbattè la mano contro il muro*
Io: troppo irascibile Niall. *incrociai le braccia al petto*
N: tu invece credi che la tattica passiva aggressiva funzioni con me? *si avvicinò*
Io: tra poco spacchi il muro, penso stia funzionando.
N: ma io so esattamente cosa ti frulla in quella testa, e so perfettamente che non sei così tranquilla, come vuoi far credere. *si mise davanti a me*
Io: come mi conosci bene. *dissi ironica*
N: stai facendo la stronza.
Io: a te viene naturale invece.
N: devi farti curare Sharol.
Polizia: *bussò alla porta* polizia, aprite la porta.
Io: *mi alzai e andai ad aprire*
P: buonasera, ci hanno mandato qui per un accertamento.
Io: si, ho chiamato io.
P: va tutto bene? *entrò insieme al collega*
N: si agente, mi scusi per l'inconveniente. *si avvicinò alla porta*
P: è sicura signorina? *mi guardò*
Io: mi sono spaventata, stava diventando irritabile.
P: le ha messo le mani addosso?
N: cosa? No, non lo farei mai.
P: non sto parlando con lei signore.
N: va tutto bene, abbiamo litigato, sono cose normali. *mi prese per mano*
P: non se la sua fidanzata chiama la polizia. *guardò la mano*
N: le assicuro che è tutto un malinteso.
P: perché non lo viene a spiegare al comandante? *si avvicinò per mettergli le manette*
N: Sharol finiamo questa messa in scena?! *mi guardò*
Io: solo perché sei famoso pensi di potermi trattare come un rifiuto? Beh non è così.
P: resto in silenzio qualsiasi cosa dica... *gli mise le manette*
Io: potrà essere usato contro di lei in tribunale. *sussurrai*
-
B: questa situazione tra voi è diventata insopportabile, dovresti prendere una decisione. *prese il bicchiere di vino*
Io: mi diverto a farlo incazzare. *ridacchiai*
B: sarà anche vero ma io so che questa situazione è pesante anche per te.
Io: posso ancora sostenerlo. *abbassai lo sguardo*
B: non è vero, me lo hai appena confermato.
Io: abbiamo tanti problemi però io non riesco a immaginare di non avere Niall al mio fianco.
B: litigate costantemente.
Io: e poi riusciamo sempre a chiarire.
B: dov'è adesso Niall?
Io: *bevvi un sorso di vino*
B: Sharol. *mi riprese*
N: *entrò in casa sbattendo la porta*
Io: eccolo. *guardai Blair*
N: sei una stronza bastarda, lo sai?! *si avvicinò a me*
B: ehi, non esageriamo! *aggrottò le sopracciglia*
N: la tua amichetta mi ha fatto passare la notte in cella perché aveva deciso che si sarebbe dovuta vendicare di me. *alzò la voce*
B: avrà avuto le sue ragioni, non se un santo Niall.
N: ha chiamato la polizia dicendo che stava subendo abusi da parte mia. *urlò*
B: se le urli contro così non le si può dare torto. *si alzò*
Io: va bene Blair, sta tranquilla, ci penso io.
B: vieni da me stasera. *mi guardò*
Io: posso assicurarti che non ce n'è bisogno, ho tutto sotto controllo.
N: no tu invece te ne vai da casa mia.
B: Sharol non ti lascerò con questo pazzo.
Io: risolvo e vengo da te okay?
N: stronza.
B: va bene, ma se ti mette anche una sola mano addosso la chiamo io la polizia.
Io: grazie. *la abbracciai*
B: ti raccomando. *guardò Niall e se ne andò*
N: sto aspettando le tue scuse. *si mise di fronte a me*
Io: vedo che questa notte in cella ti ha fatto bene, sei divertente. *mi sedetti sul divano continuando a bere il mio vino*
N: non ti sopporto, veramente, sei intollerabile. *urlò*
Io: sai parlare senza urlare? *alzai le sopracciglia*
N: vaffanculo. *prese il bicchiere dalle mie mani e lo lanciò*
Io: *lo guardai senza battere ciglio*
N: possiamo parlare come persone normali? Senza fare questi giochini?
Io: tu hai appena sbattuto un bicchiere a terra, io sono del tutto calma e rilassata.
N: perché mi fai questo? *si inginocchiò davanti a me*
Io: non sto facendo niente.
N: mi fai andare al manicomio. *mi guardò dal basso*
Io: ieri ti sei comportato una merda, lo sai vero?
N: potevi dirmelo ieri, invece di fare tutta questa sceneggiata. *mi mise le mani sulle cosce*
Io: non sarebbe stato così soddisfacente.
N: sto con una psicopatica.
Io: però sei in ginocchio davanti a me. *gli misi una mano fra i capelli*
N: ti piace entrare nella mia testa. *si alzò alla mia altezza e mi prese il viso tra le mani*
Io: mi è facile entrarci. *sorrisi*
N: sono dipendente da te. *mi baciò*
Io: *gli misi le gambe intorno al busto*
N: *mi sollevò prendendomi in braccio*
Io: *gli circondai il collo con le braccia*
N: *salì di sopra ed entrò in camera*
Io: *gli baciai il collo*
N: *si stese sul letto sopra di me*
Io: dovesti farti perdonare. *lo guardai*
N: io?
Io: mi hai urlato contro.
N: mi hai istigato. *mi baciò*
Io: non credi di dovermi qualcosa? *gli misi una mano tra i capelli*
N: e va bene piccola. *mi baciò tutto il corpo lentamente scendendo sempre di più*
Io: *sorrisi*
N: *mi sfilò la maglia lasciandomi solo con gli slip*
Io: *gli accarezzai il viso*
N: *si mise tra le mie gambe baciandomi l'interno coscia*
Io: *mi appoggiai sui gomiti*
N: *mi morse la coscia*
Io: ehi!
N: ti conviene stare zitta piccola. *mi guardò*
Io: cattivo.
N: *mi passò due dita sugli slip e poi li spostò*
Io: *sospirai*
N: *avvicinò la lingua alla mia intimità a cominciò a leccare*
Io: *ansimai*
N: *succhiò il clitoride*
Io: dio Ní. *gli accarezzai i capelli*
N: *infilò due dita continuando il sesso orale*
Io: cazzo. *mi misi una mano sulla bocca*
N: *andò sempre più veloce*
Io: Ní. *gemetti*
N: *mi mise l'altra mano sul seno*
Io: oddio. *gemetti*
N: *continuò il lavoro fino al mio limite*
Io: ti prego Ní. *strinsi le lenzuola inarcando la schiena*
N: aspetta. *si allontanò*
Io: Niall. *piagnucolai*
N: *si stese accanto a me a pancia all'aria* vieni.
Io: dove? *lo guardai*
N: *mi prese la mano e mi fece mettere a cavalcioni sul suo viso*
Io: non me l'hai mai proposto. *lo guardai sotto di me*
N: devo farmi perdonare no? *mi mise le mani sui fianchi e ricominciò a leccare la mia intimità*
Io: dio mio Ní. *mossi i fianchi su di lui*
N: *mi strinse il sedere*
Io: sto per venire Ní. *mi misi le mani sul seno ansimando*
N: *mi massaggiò il clitoride con una mano*
Io: *urlai venendo*
N: *mi accarezzò la schiena*
Io: l'orgasmo più bella della mia vita. *mi stesi su di lui*
N: a tua disposizione piccola. *mi circondò la schiena*
Io: ti amo. *lo baciai*
N: anche io.
-
Io: *mi svegliai e non trovai Niall accanto a me*
N: giorno amore. *entrò in camera con la colazione*
Io: buongiorno. *sorrisi*
N: oggi colazione in camera. *poggiò il vassoio sul comodino*
Io: vieni qui. *aprii le braccia*
N: tutto risolto? *si sedette accanto a me e mi abbracciò*
Io: si Ní. *gli accarezzai il collo*
N: oggi vengono i ragazzi a cena. *si allontanò per guardarmi*
Io: non stiamo solo io e te? *feci gli occhi dolci*
N: non vuoi che vengano i ragazzi? *mi accarezzò il viso*
Io: come vuoi, volevo passare un po' di tempo da sola con te. *lo guardai*
N: e che avevi in mente di fare? *sorrise*
Io: questo lo vedrai solo nel momento in cui staremo da soli. *mi sedetti a cavalcioni su di lui prendendogli il viso tra le mani*
N: non sei corretta. *mi mise le mani sul sedere*
Io: ho bisogno di tante attenzioni. *gli sussurrai all'orecchio*
N: dio mio. *mi baciò il collo*
*le ore passarono e alla fine i ragazzi vennero a cena da noi*
H: *bussò alla porta*
Io: Niall vai tu? Non sono pronta. *urlai dal bagno*
N: vado. *corse di sotto e aprì la porta*
H: buonasera.
N: ciao Harry.
H: come va? *entrò*
N: tutto bene, voi come state? *salutò gli altri*
Li: bene, non ci lamentiamo.
L: sembri un po' stanco. *lo guardò*
N: sono stati giorni intensi, diciamo così. *chiuse la porta*
Z: la tua donna non c'è?
N: stava finendo di prepararsi in realtà.
H: io faccio come se fossi a casa mia. *si sedette sul divano*
N: accomodatevi ragazzi.
Io: eccomi, scusate il ritardo. *scesi le scale*
N: *mi guardò a bocca aperta*
L: non sapevo fosse una serata elegante. *mi guardò*
Li: sei davvero bella Sharol.
Io: grazie. *sorrisi*
N: posso parlarti un attimo Sharol? *andò verso la cucina*
Io: si. *lo seguii*
N: mi spieghi che cazzo ti sei messa addosso? *mi guardò*
Io: non ti piace?
N: sei nuda Sharol. *serrò la mascella*
Io: niente che nessuno abbiamo mai visto. *ridacchiai*
N: vai a cambiarti.
Io: è un ordine? *inclinai la testa*
N: si, ora.
Io: che c'è hai paura che i tuoi amici possano pensare a me nuda? *mi avvicinai a lui*
N: non farmi cominciare ad urlare.
Io: ti da fastidio pensare alle loro mani su tutto il mio corpo? *sussurrai*
N: chiudi quella bocca. *mi guardò*
Io: pensavo ti piacesse aperta. *ghignai*
N: *mi mise una mano intorno alla gola*
Io: *socchiusi la bocca*
N: smettila Sharol.
Io: non sto facendo niente. *mi inumidii le labbra*
N: ci sono i ragazzi di là.
Io: lo so.
N: *non disse nulla e andò in salone dagli altri*
Io: *lo seguii*
L: tutto bene? *ci guardò*
Io: benissimo. *mi sedetti accanto ad Harry*
H: come sta andando il lavoro tesoro? *mi guardò*
Io: molto bene, spero presto in una promozione.
H: sei entrata in carreggiata vedo.
Io: si. *sorrisi*
Li: anche le cose tra di voi stanno andando meglio.
Io: *guardai Niall*
N: si, che ne dite di bere? *si alzò*
Z: ti do una mano. *lo seguì in cucina*
Io: io prendo da mangiare.
Dopo un paio d'ore eravamo tutti un po' brilli.
Io: direi di mettere un po' di musica. *mi alzai*
Li: è andata. *rise*
Io: chi balla con me? *tornai di là*
N: vieni qui. *mi prese per mano*
Io: voglio ballare. *mi sedetti in braccio a lui*
N: balliamo dopo. *mi baciò la spalla*
Io: vorrei anche scoparti. *gli sussurrai all'orecchio*
N: anche quello dopo. *mi guardò*
Io: dopo?
N: non mi sembra il momento adatto. *mi misi la mano sul fianco*
Io: io ne ho voglia adesso. *gli misi una mano sul cavallo del pantalone*
N: non fare la troia. *rise*
Io: come scusa? *mi alzai*
H: che le hai detto Niall? *lo guardai*
Io: tutti fuori! *urlai*
Z: cos'è successo?
Io: andate via, subito!
I ragazzi se ne andarono un po' straniti.
N: ti sembra il modo di comportarti con i miei amici? *mi guardò*
Io: prova a dirmi ancora che sono una troia e vedrai molto di peggio.
N: ti sei comportata da troia oggi e tu lo sai, perché lo hai fatto apposta.
Io: non mi puoi dare della troia. *presi il telefono e stavo per uscire di casa*
N: non vai da nessuna parte. *mi prese il polso*
Io: vaffanculo Niall. *gli diedi uno schiaffo*
N: tieni le mani apposto. *me le bloccò*
Io: io ho chiuso, non ti voglio più vedere. *uscii di casa*
-
Ero a casa dei miei.
Io: giorno. *mi sedetti al tavolo un cucina*
M: giorno piccola, hai dormito bene? *mi diede un bacio tra i capelli*
Io: si, finalmente. *presi il caffè*
M: cos'è successo con Niall?
Io: non ne voglio parlare.
M: va bene tesoro, io vado a lavoro, ci vediamo dopo. *uscì di casa*
Dopo colazione andai a farmi un bel bagno caldo.
Ma mentre ero in vasca bussarono alla porta.
Io: chi cazzo è. *uscii di corsa coprendomi con un asciugamano e scesi giù per aprire la porta*
N: *mi guardò*
Io: che ci fai qui?
N: ti ho cercato dappertutto.
Io: mi sembra un posto abbastanza ovvio questo. *mi aggiustai l'asciugamano*
N: non puoi scappare così nel cuore della notte.
Io: noi non stiamo più insieme, non pretendere cose che non ti spettano più.
N: non può finire così.
Io: si, l'ho deciso io.
N: se ti avessi creduta tutte le volte che fosse uscita una frase del genere dalla tua bocca non saremmo durati due settimane.
Io: questa volta lo credo davvero.
N: non fare l'orgogliosa. *si avvicinò*
Io: vattene Niall. *stavo per chiudere la porta*
N: dai piccola, facciamo pace. *mise una mano sulla porta*
Io: ho detto di no. *spinsi la porta*
N: okay, mi sono scocciato. *entrò in casa e chiuse la porta*
Io: devo chiamare di nuovo la polizia?
N: non ce n'è bisogno. *mi mise le mani sui fianchi*
Io: non toccarmi. *mi scostai*
N: sei molto bella stamattina. *mi accarezzò i capelli*
Io: sei disgustoso. *lo guardai male*
N: dai, ho detto una cosa stupida, non trattarmi così. *si mise dietro di me*
Io: *non mi mossi*
N: so cosa significa il tuo silenzio. *mi appoggiò le mani suoi fianchi*
Io: ah si? *sorrisi*
N: sei la mia donna. *mi baciò il collo*
Io: adesso sono la tua donna?
N: lo sei sempre stata. *mi prese il braccio e cominciò a baciarlo*
Io: pensavo di essere la tua troia. *gongolai*
N: scusa amore, non lo dirò più, te lo giuro. *fece la stessa cosa con l'altro braccio*
Io: non so se perdonarti.
N: ti farò avere le idee molto chiare in pochi minuti. *passò davanti a me e mi baciò*
Io: in ginocchio. *lo guardai*
N: ai tuoi ordini. *si abbassò pian piano accarezzando il mio corpo*
Io: meglio. *lo guardai dall'alto*
N: farei di tutto per te lo sai? *mi accarezzò le gambe lasciami dei baci*
Io: meno parole più fatti.
N: *fece salire le mani verso la mia intimità*
Io: fermo.
N: perchè? *mi guardò triste*
Io: farai solo quello che ti dirò io. *gli misi un piede sulla spalla*
N: oh mio dio. *guardò la mia intimità*
Io: puoi guardare ma non toccare.
N: ti prego. *mi baciò l'interno coscia*
Io: questo è la tua punizione.
N: lascia che ti dimostri la mia devozione per te.
Io: non voglio sentire obiezioni. *misi la gamba a terra*
N: *fece salire le mani sotto l'asciugamano*
Io: giù le mani. *gli diedi uno schiaffo sulla mano*
N: ti amo. *mi prese la mano*
Io: quanto? *gli misi un dito sotto al mento per farlo alzare*
N: più di ogni altra cosa al mondo. *si alzò*
Io: mh può andare.
N: vieni a casa piccola. *mi prese il viso tra le mani*
Io: okay. *gli misi le mani sul petto*
N: posso fare una cosa prima? *mise le mani sull'asciugamano*
Io: fammi vedere che vuoi fare. *sorrisi*
N: *mi aprì l'asciugamano e lo fece cadere per terra*
Io: ti avevo detto che non potevi toccare. *mi allontanai un po' passandomi le mani sul corpo*
N: sei la mia dea. *fece un passo in avanti*
Io: che ho detto?
N: voglio solo assaporare la tua morbida pelle.
Io: non puoi scendere sotto i fianchi.
N: mi sembra perfetto. *si abbassò un po' per baciarmi il seno*
Io: *ansimai*
N: *mi mise le mani sul sedere*
Io: non è tuo territorio quello. *gli feci salire le mani sulla schiena*
N: dio quanto ti amo. *mi strinse*

ANGOLO AUTRICE
Mi è venuto decisamente a caso, ditemi che ne pensate. Scusate sempre se sto aggiornando poco.

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