Security

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Come tutte le mattine mi alzai e dopo aver fatto colazione mi andai a preparare per andare a lavoro. Appena fui pronta presi le chiavi della macchina e uscii di casa.
Io: buongiorno. *entrai come tutte le mattine in ufficio*
X: giorno sharol. *mi sorrise*
Io: giorno Greg. *gli diedi il cartellino*
G: giorno sharol. *scannerizzò il cartellino e mi fece entrare*
Io: buon lavoro Greg. *passai e andai verso l'ascensore*
G: anche a te sharol.
Io: *entrai in ascensore e salii all'ultimo piano*
J: buongiorno sharol, ho un nuovo incarico per te. *mi venne incontro*
Io: si, vieni con me nel mio ufficio, devo sistemare delle cose. *mi diressi nel mio ufficio*
J: è un incarico importante, e hanno pensato a te, quindi non puoi sbagliare. *mi seguì e mi aprì la porta*
Io: cerco sempre di fare del mio meglio. *mi sedetti alla scrivania*
J: okay, sarai il capo del team di sicurezza di Niall Horan. *si sedette davanti a me*
Io: che stai dicendo? *dissi sorpresa*
J: già hai avuto un'esperienza simile.
Io: si, ma si trattava di un politico ed ero solo nel team, l'avrò incontrato personalmente due volte.
J: vuol dire che sei salita di grado, devi esserne orgogliosa. Inizi domani.
Io: oh mio dio. *sorrisi*
J: adesso ti spiegherò un po' come funziona, stasera hai un aereo per Los Angeles, appena atterrerai lì un taxi ti verrà a prendere e ti porterà in un alloggio, domani mattina lo raggiungerai a casa sua e pian piano farete tutte le commissioni, fino ad arrivare alla sera che c'è il concerto.
In ogni caso questa è una tabella di marcia, c'è scritto tutto. *mi diede dei fogli*
Io: grazie mille.
-
Io: *arrivai in aeroporto e aspettai finché non uscì il mio volo e mi imbarcai. Salii e trovai il mio posto, dopo poco decollammo*
A: ha bisogno di qualcosa? *si avvicinò*
Io: no, grazie, sto bene.
A: se ha bisogno mi chiami.
Io: grazie. *misi le cuffie*
Quando arrivammo scesi dall'aereo e salii sul mio taxi, che mi portò a casa.
Io: grazie mille. *scesi ed entrai in casa*
Guardai in po' la casa e sistemai le mie cose. Dopodiché mi misi a letto, dopo essermi lavata e messa il pigiama, dato che ero stanca morta.
Il giorno dopo mi svegliai e dopo aver fatto colazione andai a prepararmi. Dopo poco uscii di casa e vidi che nel garage c'era una macchina, la presi e impostai il navigatore. In dieci minuti ero fuori casa di Niall.
Io: *bussai alla porta*
N: buongiorno. *aprì la porta con un asciugamano in vita e le gocce d'acqua che gli scivolavano sul petto*
Io: buongiorno. *lo guardai*
N: tu sei?
Io: sharol Brooks, sono il nuovo capo della sicurezza. *gli porsi la mano*
N: oh io non ti immaginavo così. *mi baciò la mano*
Io: adesso entri, altrimenti prederà freddo.
N: fai proprio bene il tuo lavoro. *sorrise ed entrò seguito da me*
Io: ha proprio una bella casa signor Horan. *rimasi ferma vicino alla porta*
N: devi darmi del tu, e accomodati. *salì di sopra*
Quando scese vestito io ero ancora in piedi vicino alla porta.
N: non ti sei seduta?
Io: lei faccia come se io non ci fossi, sarò invisibile.
N: ti avevo detto di darmi del tu, non sei molto brava ad eseguire gli ordini, io sono il tuo capo adesso. *mi fece sedere*
Io: è un piacere conoscerla.
N: ti toglierò questo brutto vizio che hai. Parlami un po' di te, come mai hai scelto questo tipo di lavoro.
Io: è sempre stato il mio sogno, ho sempre desiderato fare questo nella vita, mi sono impegnata, ero la più piccola e l'unica ragazza nel mio gruppo di addestramento.
N: posso chiederti quanti anni hai?
Io: ne ho appena compiuti venti.
N: sei piccolissima, e pure già hai una bella carriera.
Io: nella vita bisogna essere ambiziosi, altrimenti non si arriva a nulla.
N: sono del tutto d'accordo. Nel frattempo posso offrirti qualcosa?
Io: no, grazie, sono apposto.
Mentre parlavamo bussarono alla porta.
N: *si alzò*
Io: vado io. *presi la pistola e mi avvicinai alla porta*
R: capo sono Ryan, le devo comunicare una cosa.
Io: dimmi Ryan. *aprii la porta*
R: il signor Horan tra un'ora deve essere in studio.
Io: grazie. *chiusi la porta*
N: non capisco il senso di tutta questa sicurezza.
Io: è ora di uscire signor Horan, mi hanno detto che tra un'ora deve essere in studio.
N: si.
Prendemmo le giacche e uscimmo.
Io: *ero dietro con Niall*
N: stasera vedrai il mio primo concerto.
Io: *lo guardai sorridendo*
N: cos'era quella faccia?
Io: cosa le fa pensare che è il primo?
N: sei già stata ad un mio concerto? *sorrise*
Io: tre.
N: ti adoro.
-
Io: è pronto signor Horan, dobbiamo andare in Arena.
N: si.
Uscimmo ed entrammo in macchina.
Io: adesso deve fare tutto quello che le dico. Appena arriviamo scendiamo e ci saranno le fan, quindi deve restare incollato a me, dopo le daremo un po' di tempo per firmare autografi ma con le transenne.
N: andrà tutto bene, stai tranquilla.
Arrivammo in Arena e quando scendemmo dalla macchina c'erano tantissime fan.
Io: scendo prima io, Ryan e Dan voi scenderete con Niall e gli starete davanti. *uscii dalla macchina*
Scese anche Niall.
Io: okay, vai. *camminai ad un centimetro da lui*
N: cazzo. *si trovò una fan addosso*
Io: ragazze dovete andarvene. *urlai*
N: sono troppe.
Io: venga con me. *lo presi sotto braccio e corremmo fino all'entrata*
N: non pensavo fossero così tanti. *andò verso il camerino*
Io: è il suo primo concerto, che si aspettava.
N: adesso sono ancora più agitato. *rise*
Io: io aspetto fuori mentre lei si prepara. *stavo per uscire*
N: puoi anche restare.
Io: *mi misi vicino alla porta*
X: *bussò alla porta*
Io: chi è?
X: stilista e truccatrice per Niall.
Io: prego. *aprii la porta*
Sienree: buonasera. *si presentò a me e salutò Niall*
Ellie: piacere di conoscerti. *mi sorrise*
S: da quando sei diventato così famoso da aver bisogno della guardia del corpo? *rise*
N: da poco a quanto pare.
Niall si preparò e poi arrivarono i ragazzi della band.
Io: *mi comunicarono una cosa all'auricolare* signor Horan mi comunicano che hanno appena aperto i cancelli, quindi tra un'ora dovrebbe iniziare.
N: grazie sharol.
Jake: signor Horan? *guardò Niall*
N: ha deciso che mi deve dare del lei, ma durerà poco questa cosa, vero Sharol? *mi guardò*
Io: la durata della mia permanenza qui signore.
N: mi fai sentire vecchio così.
Io: non era mia intenzione.
-
N: sono stremato. *entrò in camerino insieme agli altri*
Io: è andata bene. *lo guardai*
N: l'hai guardato?
Io: certo, è stato bellissimo.
N: ragazzi io vado a casa, sono stanco.
L: va bene, ci vediamo domani.
J: buonanotte Niall.
G: fa il bravo. *sorrise*
N: notte a tutti. *rise*
Io: vado io avanti. *aprii la porta*
N: devo incontrare i fan? *mi seguì*
Io: questo lo deve decidere lei. *comunicai all'auricolare che stavamo uscendo*
N: voglio andare a dormire, tanto domani cominciano i meet&greet.
Io: d'accordo, è pronto? *aprii le porte per uscire*
N: si. *si avvicinò a me*
Io: che nessuno si avvicini. *urlai*
N: mi sento in colpa.
Io: va bene così. *lo portai fino al van*
Dopo poco arrivammo a casa e lo accompagnai dentro.
Io: se è tutto apposto io andrei.
N: si, grazie.
Io: a domani signor Horan.
N: a domani.
-
*1 mese dopo*
Io: buongiorno. *entrai in casa di Niall e trovai un disastro*
C'erano vestiti e bibite ovunque, gente che dormiva sui divani, e non avevo idea di dove fosse Niall, avevo anche un po' paura di scoprirlo, ma dovevamo partire per l'Europa. Quindi mi feci coraggio e salii di sopra, trovando quello che in fondo mi aspettavo, lui nel letto insieme ad una ragazza.
Io: *bussai alla porta già aperta*
N: che ore sono? *si sedette intontito*
Io: l'ora di partire per l'Italia. *lo guardai male*
N: che stai dicendo? Io devo ancora preparare le cose, e devo sistemare tutto. *si alzò in mutande*
Io: le valigie sono pronte, io mi occuperò di sistemare questa casa, lei deve solo vestirsi ed entrare nella macchina.
Niall fece andare tutti via e andò a prepararsi, nel frattempo io chiamai delle persone per far sistemare la casa. Dopo circa mezz'ora entrammo in macchina.
N: scusa per quello che hai visto stamattina. *mi guardò*
Io: non deve scusarsi con me. *non lo guardai*
N: ho sonno. *si stropicciò gli occhi*
Io: tra poco arriveremo in aeroporto e potrà dormire tutto il tempo che vuole in aereo.
Arrivammo in aeroporto e prenderemmo l'aereo privato che ci stava aspettando.
Io: *comunicai all'auricolare che stavamo per decollare*
Mentre eravamo in aereo vidi che Niall si era addormentato. Così chiamai la mia migliore amica per chiacchierare un po'.
B: ehi piccola, come stai?
Io: ciao Blair, io sto abbastanza bene, lavoro tanto, tu? *avevo un nodo alla gola*
B: che c'è tesoro, è successo qualcosa?
Io: no, io sto bene. *dissi con le lacrime agli occhi*
B: capisco ancora se c'è qualcosa che non va.
Io: voglio tornare a casa. *dissi in lacrime*
B: perchè tesoro, non ti trovi bene lì? È il lavoro dei tuoi sogni con una persona speciale per te.
Io: lui non è quello che mi aspettavo.
B: ti ha fatto qualcosa? Io lo uccido.
Io: non ha fatto nulla, mi ero semplicemente fatta troppe aspettative. *mi asciugai le lacrime*
B: stai andando in Italia?
Io: si.
B: in questi giorni ti vengo a trovare, ho visto che avete una tappa a Milano.
Io: si ti prego, ho bisogno di te.
B: sono qui tesoro.
-
Arrivammo in Italia e andammo in albergo.
Io: *feci portare le valigie in camera a Niall e stavo per andarmene*
N: puoi restare un attimo? *mi fermò*
Io: ha bisogno di qualcosa? *mi girai senza guardarlo*
N: di parlare con te.
Io: certo.
N: stai bene?
Io: si. *cercai di sorridere*
N: penso di conoscerti almeno un po' ormai, e quella faccia dice tutto.
Io: niente d'importante signore, davvero.
N: puoi considerarmi per un attimo un tuo amico? Avrai pur bisogno di parlare con qualcuno.
Io: un po' di nostalgia di casa, tutto qui.
N: vieni qui. *mi abbracciò*
Io: *lo strinsi e cercai di trattenere le lacrime*
G: Niall volevo avvertiti...*entrò in camera*
Io: *mi allontanai da lui*
G: scusate, Niall tra due ore ci sono le prove.
N: grazie Gerry.
G: a dopo. *se ne andò*
N: vuoi mangiare qualcosa?
Io: sono apposto, grazie.
N: insisto *chiamò il servizio in camera*
Pranzammo e nel frattempo mi chiamarono per far scendere Niall.
Io: scendiamo tra dieci minuti, sta mangiando. *comunicai all'auricolare*
X: ho detto ora.
Io: e io le ho detto che sta finendo di mangiare, non cadrà il mondo se ritarderà di dieci minuti, deve solo fare il sound-check. *alzai un po' la voce*
X: fai come vuoi.
N: grazie. *sorrise*
Io: questo fa parte del mio lavoro.
N: davvero vuoi tornare a casa?
Io: mi mancano i miei amici e la mia famiglia.
N: ma non puoi abbandonarmi, non saprei che fare senza di te.
Io: non si preoccupi, è solo un momento, passerà.
Quando finimmo di mangiare accompagnai Niall in Arena e fecero le prove.
Nel frattempo in Arena arrivò Blair.
B: posso parlare con il capo della sicurezza? *si avvicinò a me*
Io: *mi girai* Blair! *l'abbracciai*
B: te l'ho detto che sarei venuta. *mi strinse*
Io: *cominciai a piangere*
B: ehi piccola, va tutto bene. *mi accarezzò i capelli*
N: tutto bene? *scese dal palco*
Io: si. *mi asciugai le lacrime*
B: io sono Blair, la migliore amica di sharol. *gli porse la mano*
N: è un piacere conoscerti. *gli strinse la mano*
B: anche per me, spero tu stia trattando bene la mia piccola. *mi guardò*
N: sto facendo del mio meglio. *sorrise*
Io: Blair qui stiamo lavorando.
B: io non do fastidio.
-
*finì il concerto e i ragazzi tornarono in camerino*
J: com'è andato? *si rivolse a me*
Io: benissimo, uno dei migliori concerti che abbia mai visto.
N: i fan erano incredibili.
Io: signor Horan mi scusi, mi hanno appena comunicato che la cercano.
N: chi mi cerca?
Io: non lo so, se vuole vado a controllare io per lei.
N: no, non preoccuparti vengo anche io.
Io: stia dietro di me. *aprii la porta*
X: Niall! *cercò di avvicinarsi a Niall*
Io: stia indietro. *mi irrigidii quando vidi che era la ragazza che trovai nel letto di Niall*
A: io sono Amelia, la sua ragazza, non puoi parlarmi così.
Io: *rimasi impietrita*
A: ti levi?
Io: *guardai Niall con il cuore che mi batteva a mille*
N: Amelia io e te non stiamo insieme, come devo spiegartelo, abbiamo fatto un errore, fattela passare, perchè stai sfociando nel ridicolo.
A: davvero fai Niall? *tentò di avvicinarsi*
Io: non provi a fare un altro passo. *mi misi davanti a Niall*
A: richiama il tuo mastino.
N: hai sentito che ti ha detto? Era un modo gentile per dirti che devi andartene, non te lo ripeterà ancora.
-
*in albergo*
N: mi dispiace per quello che hai dovuto vedere.
Io: non si deve scusare, non mi deve dare spiegazioni.
N: e invece si, perché io non voglio che tu abbia una brutta impressione di me, io non sono superficiale.
Io: davvero non deve giustificarsi con me.
N: ho bisogno di sapere che tu non pensi che io sia uno stronzo. *mi prese per mano*
Io: non lo penso. *arrossii*
N: sei speciale. *mi accarezzò il viso*
Io: ti prego non fare cose di cui ti pentirai, perchè poi io ci resto di merda. *abbassai lo sguardo*
N: serviva questo per farmi dare del tu? *mi baciò*
Io: finalmente. *gli passai le braccia intorno al collo*
N: sei bellissima. *mi guardò*
Io: allora io vado in camera. *mi allontanai*
N: perchè non resti qui? *mi fece avvicinare*
Io: perchè ci siamo appena baciati, e basta questo.
N: allora ti vengo a svegliare domani mattina. *mi diede un bacio*
Io: ti aspetto allora. *uscii ed andai in camera*
-
N: buongiorno piccola. *si sedette nel letto vicino a me e cominciò ad accarezzarmi*
Io: giorno. *mi stiracchiai*
N: come hai dormito?
Io: bene, ti ho sognato. *lo guardai*
N: allora benissimo. *mi diede un bacio*
Io: devi fare un sacco di cose oggi.
N: l'importante è che tu stia con me.
Io: come sempre, sono la tua guardia del corpo. *gli passai una mano sul petto*
N: forza, andiamo a prepararci.
Io: subito capo.
Ci andammo a preparare e scendemmo di sotto dagli altri per fare colazione.
G: buongiorno ragazzi, come state?
Io: bene, grazie. *mi sedetti*
N: molto bene. *si sedette accanto a me*
Jo: dobbiamo partire per Bologna oggi.
Io: si, abbiamo l'aereo alle 10:30.
J: non potremmo vivere senza di te. *sorrise*
Io: sono qui per questo.
Dopo aver finito di fare colazione prendemmo le valigie e poi ci imbarcammo.
Io: tutto bene signor Horan? *lo guardai*
N: tutto bene. *sorrise e mi appoggiò una mano sulla coscia*
Io: ci sono i ragazzi. *sussurrai*
N: sarò discreto.
Dopo poco arrivammo a Bologna andammo in albergo.
Io: sono stanca. *mi sedetti sul letto*
N: tra un po' dobbiamo fare le prove. *si mise davanti a me*
Io: io però devo dormire un po'. *mi stesi sul letto*
N: davvero? *sorrise*
Io: dai, vieni qui. *gli feci segno di venire sul letto*
N: solo dieci minuti. *si stese affianco a me*
Io: adesso non mi alzerò più. *mi appoggiai sul suo petto*
N: sono contento di essere qui con te. *mi strinse*

ANGOLO AUTRICE
Scusate se mi sono dilungata un po' troppo ma continuerò nel prossimo capito e vi farò un sequel. Spero vi piaccia.

Una ragazza ossessionata da Horan.

One shots Niall Horan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora