chapter:1

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stazione di silverstone📍

Scesi velocemente dal treno, per paura di essere schiacciata dalle porte, dio se odiavo i treni! Più camminavo per la stazione in cerca dell'uscita più pensavo che avevo fatto una vera e propria cazzata a tornare, forse era anche meglio cancellare il colloquio del resto dopo quello che mi è successo chi mi avrebbe preso? Nel treno avevo anche pensato ad una sorta di presentazione tipo: "ciao sono benedetta brown, figlia del team principal della McLaren zak brown, ho delle esperienze nel campo, infatti due anni fa correvo nella McLaren come secondo pilota, poi dopo quello che mi è successo mi sono allontanata dal mondo della formula uno, ma ora eccomi qui a riprendermi la mia rivincita contro il mondo!" Ma andiamo chi prendo in giro, sembra un discorso da telenovela, improvviserò sul momento come sempre, tanto me la sono sempre cavata.

Le mie ansie furono interrotte dal mio telefono che squillava, sullo schermo lèssi il nome di charles, così riposi subito
"Mi spieghi perché non ti vedo ancora fuori dalla stazione?"
" ehy monegasco tranquillo sto arrivando, il treno ha tardato"
"Senti o ti muovi o ti muovi sono tre cazzo dì mesi che non ti vedo"
"Ascolta monegasco che stai nel tuo periodo rosso?"
Dissi ma come risposta ottenni il suono della chiamata terminata, risi per la permalosità di charles, ma poi andai a sbattere contro qualcuno, persi l'equilibrio e caddi a terra con tutto il telefono "cazzo!" Dissi senza pensare, mi alzai da sola, e appena incontrai questo impedito mi persi nel suo sguardo, aveva gli occhi blu ma era un blu così profondo che dentro di lui si poteva vedere un mare in tempesta, non mi soffermai sul resto, ma rimasi incantata da quegli occhi, mi ripresi quando la figura parlò:
"Sai non avevo mai visto una ragazza dire parolacce"
che idiota pensai tra me e me, ma prima di rispondere decisi di soffermarmi sul suo aspetto fisico: aveva i capelli sul biondo scuro, leggermente arruffati, aveva un viso così intrigante con dei leggeri accenni di barba, aveva le spalle larghe ed era leggermente alto. Mi accorsi che stava aspettando una risposta così parlai: "sai mi considero diversa da tutte signor..." non finii la frase per capire il suo nome, ma come risposta ottenni: " sono così bello che già vuoi sapere il mio nome?"e dopo questo fece un ghigno sulla faccia, ma che lo rendeva ancora più affascinante, scossi la testa e tornai benedetta, la più stronza fra tutte, così mi limitai a dire: "ma vaffanculo" e me ne andai anche se sentivo il suo sguardo penetrarmi la schiena scoperta, dopo questo "incontro" trovai finalmente l'uscita dalla stazione di silverstone.

Appena uscii individuai subito charles, che si trovava appoggiato allo sportello della sua Portofino rosso fuoco, mi avvicinai alle sue spalle e dissi:
"Bu"
Il monegasco fece un salto, e disse:
"Ti ho vista andare via che eri una cretina, e ti ritrovo cretina"
Risi per la faccia di charles e poi ripresi:
"Sai mon amour con questa macchina attiri molto l'attenzione"
" parlai lei che si presenta in stazione con dei pantaloncini stra corti e la schiena tutta scoperta"
"Beh le cicatrici vanno fatte vedere sennò che senso ha averle"
Dissi ma poi mi morsi la lingua per quello che avevo detto, charles in tutto silenzio mi aprì la portiera della macchina e la mise in moto.

Dopo qualche minuto di viaggio disse:
"Mon amour ne vuoi parlare?"
"No charles, sappiamo cosa è successo non c'è bisogno di ritirarlo fuori"
Lo zittii, ma poi continuò a parlare:
"Benedetta eravamo tutti preoccupati, sei letteralmente sparita, tu non potevi capire zak come era preoccupato, ci hai mollati non hai nemmeno salutato tutti, non hai voluto nemmeno aiuto"
"Charles io non ho bisogno di aiuto! Faccio tutto da sola e risolvo i miei problemi da sola!"
"Si ma tu sai che se hai bisogno io sono qui"
"Lo so charles, lo so"
Dissi quasi sospirando, una aura di tristezza mi aveva avvolto con se, charles se ne accorse e appoggiò una mano sulla mia coscia scoperta, ed iniziò a fare su e giù, io mi accorsi del gesto carino, e misi la mia mano sopra la sua guardandolo, e tramite un solo sguardo ci dicemmo "ti voglio bene stronzo/a"

Nonostante le grandi risate che ci stavamo facendo chiesi a charles:
"Amour ma quanto manca per arrivare?"
"10 min e siamo nel paddock"
Annui anche se avevo un po' d'ansia del resto quell'anno avevo abbandonato tutti, ma ora ero qui per ricostruire tutto, ma mi venne in mente una persona:
"Charles com'è Max non è venuto a prendermi insieme a te?"
Charles abbassò lo sguardo e fu lì che capii:
"Okay è ancora incazzato, ma riesco a capirlo"
" vedrai che aggiusterete tutto"
"Lo spero non riuscirei a perderlo"

Mentre charles parcheggiava mi chiedevo se dovevo dirgli dello scontro con quello stronzo, ma lasciai perdere, sarà stato un turista presuntuoso e scortese.

Uscimmo dalla macchina e sia io che il monegasco fummo travolti da un orda di paparazzi, mi ero scordata di tutto questo casino, così charles mi mise un braccio intorno al collo e ci dirigemmo verso i box  della McLaren, ero prontissima a rivedere lando e Daniel, ma per quanto riguarda mio padre non so se ero pronta o meno, non lo sento da quasi due anni, per lo stress decisi di controllare il telefono ma vidi che aveva il vetro spaccato, dio se ribecco quel deficente lo ammazzo!

SPAZIO AUTRICE:
Allora questo è il primo capitolo, spero che vi sia piaciuto, per quanto riguarda l'uscita dei seguenti per ora che non c'è scuola aggiornerò ogni due/tre giorni, poi quando inizia aggiornerò ogni settimana, alla prossima!
Bacii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang