chapter:44

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london, england📍

Mi svegliai con il telefono che continuava a squillare,così aprii un occhio, per vedere che lando non si trovava vicino a me, così allungai il braccio e risposi:
"Max cosa vuoi alle sei del mattino!"
"Vi stiamo aspettando all'aeroporto"
"Dove?"
"Parla con lando"
Stavo per controbattere, ma sentii solo il suono della chiamata chiusa, poco dopo lando entrò nella stanza dicendo:
"Buongiorno principessa"
"Buongiorno bugiardo"
"Ti ha già chiamato max?"
"Si"
"Praticamente vogliamo farci un viaggio insieme andiamo alle maldive, sapevo che non avresti accettato così te lo abbiamo tenuto nascosto fino ad ora"
"No Lan, non voglio venire, non sono decisamente in vena"
"Dai muoviti, ci facciamo una piccola vacanza, e poi andiamo a barcelona"
"Non lo so..."
"Lui non c'è"
"Allora va bene dai"
"Si cazzo!"
Scossi la testa in segno di disapprovazione, e risi, alzandomi dal letto andandomi a mettere una comoda tuta e facendomi una bella doccia rigenerante.

"Benedetta muoviti!"
"Sto arrivando"
"Nemmeno le spose si fanno aspettare così tanto"
"Bene norris sappi che allora non sarai invitato al mio matrimonio"
"Che grande sfortuna"
"Stronzo"
E gli diedi uno schiaffo sulla testa, mentre caricavamo le valige sul taxi per andare verso l'aeroporto.

Appena arrivammo mi fermai subito sui miei passi, inchiodai come non mai, non appena vidi quei capelli, quel corpo, quegli occhi.
Lando cercò di farmi camminare, ma i miei piedi si erano incollati al pavimento, riuscii solo a dire all'inglese:
"Avevi detto che non c'era"
"Se te lo dicevo non saresti venuta"
Mentre vedevo max avvicinarsi, mollai la mia valigia a terra e corsi verso l'esterno, ma l'olandese mi raggiunse e mi prese a sacco di patate, portandomi verso il posto per l'imbarcazione, per tutto l'aeroporto si sentivano le mie urla:
"Verstappen mettimi giù!"
"MAX"
"METTIMI GIÙ ORA"
"IO TI AMMAZZO BRUTTO STRONZO!"
Ma sapevo che le mie urla erano inutili, così non appena max mi fece scendere dalle sue enormi spalle, mi sistemai i pantaloncini della tuta che si erano alzati decisamente troppo, e andai a passare i controlli, mentre salutavo debolmente katerina e Daniel sotto lo sguardo bollente di Gasly, e non avevo la più pallida idea di come sarei sopravvissuta in questi giorni di terrore.

Mi misi vicino a max sull'aereo, cercai di dormire, ma non ci riuscivo, stavo provando troppe emozioni nello stesso momento, decisi di appoggiare la testa sulla spalla di max, lasciandomi cullare dalle sue braccia, e dal battito che sentivo dal suo petto.

Proprio mentre mi stavo per addormentare sentii max dirmi:
"Pierre ci sta fissando da quando è arrivato"
"Non è geloso max"
"Ah se lo dici tu allora"
"Stai zitto, sto ancora incazzata con te"
"Piccina"
Disse scompigliandomi tutti i capelli, e non potei non ridere, adoravo questo ragazzo, ma allo stesso tempo lo odiavo da morire.

Arrivammo dopo sei o sette ore all'hotel, era meraviglioso, e costava anche poco, poi si affacciava direttamente sul mare, e adoravo questa cosa.

Ci vennero assegnate le camere, fortunatamente tutte sullo stesso piano, e ci dettero 3 doppie:
"Allora facciamo così, io e lando doppia, kate e daniel doppia, benedetta e pierre doppia"
"Cosa,no!"
Dissi subito all'olandese, mentre pierre era andato a prendere un caffè al bar con lando:
"Okay dai starai con me"
"Grazie kate,davvero molto gentile"
"Modestamente"
Tirai un sospiro di sollievo nel sapere che sarei stata in camera kate.

Non appena dicemmo l'ordine delle camere a pierre e lando, vedendo l'orario proposi:
"Sentite sono le 14, e stiamo qui solo una notte, muoviamoci ad andare in spiaggia"
"Dobbiamo sistemare le valige"
"Zitto ricciardo, la mia non era una proposta andiamo tutti al mare ora"
"Si!"
Mi assecondò kate e ci dirigemmo verso il magnifico mare delle maldive.

"Hai insisto così tanto per venire in spiaggia per rimanere a fare la lucertola?!"
Dissero in coro max, daniel e lando mentre si erano piazzato davanti a me coprendomi la bellissima luce del sole:
"Mi è passata la voglia di fare il bagno"
"No non ci stiamo"
Detto questo mi presero tutti e tre in braccio, mentre io urlavo di mettermi giù ma non mi davano retta, così provai a urlare:
"Se mi bagno questo bikini dopo non si asciuga di più"
"Ehy vuoi sapere una cosa? sti cazzi"
Disse lando prima che tutti e tre mi buttarono a peso morto in acqua, riemersi subito non sapendo aprire gli occhi sott'acqua e iniziai a schizzargli tutti e tre, mentre entravano in acqua, e poi max mi si buttò addosso cercando di affogarmi, fallendo miseramente.
Ridemmo e scherzammo tutto il tempo, mentre sull'acqua iniziava a crearsi il tramonto, ma mentre ridevo con gli altri tre, mi accorsi che pierre e kate stavano parlando fin troppo in quanto a lei pierre non gli era mai stato a genio, ma decisi che non me ne doveva importare niente, perché non erano più affari miei e kate ora stava con daniel.

Andai prima degli altri verso la camera per farmi una doccia prima di kate, in quanto lei ci metteva sempre tanto, ma appena entrai in camera vidi che non c'erano più le sue valigie, e poco dopo entrò pierre forzato da qualcuno nella stanza, e sentii la porta chiudersi a chiave dall'esterno.
"Ma che cazzo?"
Dissi ad alta voce, cercando di aprire la porta, ma sentii pierre dire:
"Lascia stare ci hanno chiuso dentro"
"Si magari non ti sei accorto del loro piano malefico perché eri troppo impegnato a parlare con katerina"
Dopo aver detto quelle parole volevo staccarmi la lingua, e capire perché non me ne ero stata zitta:
"Parli te? Stai sempre con lando e con max"
"Si perché io non ci flerto al tuo contrario"
"Qualcuno è geloso"
Disse con quel sorrisetto del cazzo, e io non dissi niente perché sapevo che aveva ragione, aveva dannatamente ragione, non volevo stare con lui, ma nessuna doveva avvicinarsi, erano pretese da sciocca lo so, ma non potevo farci molto:
"Senti io vado a farmi la doccia"
E detto questo andai nel bagno per togliermi l'acqua salina dalla pelle.

Uscii dal bagno, per vedere pierre con i suoi pettorali scolpiti che mi fissava, il mio sguardo scese sui suoi addominali, e poi sempre più giù, ma decisi che non avrei dato retta al mio cuore, solo al mio cervello, ci fissammo senza dire una parola per non so quanto tempo:
"Porti ancora la mia camicia"
Disse spezzando il silenzio:
"È comoda"
Risposi, sedendomi sul letto, mentre lo guardavo stendersi sul pavimento:
"Che stai facendo?"
"È l'una di notte, mi metto a dormire"
"Per terra?"
"Si almeno non stiamo vicini"
"Pierre dai vieni qui sotto le coperte, fa anche freddo"
Dissi spostandomi per fargli spazio, e quest'ultimo si mise vicino a me, sentivo la sua pelle sfiorarsi con la mia, sentivo il suo respiro irregolare, e anche in mezzo al buio della stanza, riuscivo ad avere un contatto con i suoi fantastici occhi blu, dopo mesi che lo conoscevo mi faceva ancora lo stesso effetto indipendente se stiamo insieme o meno, e proprio in mezzo ai nostri pensieri e ai nostri respiri irregolari che pierre mi propose:
"Solo per stasera, lasciami parlare, ti parlerò della mia vita, e poi tu prenderai la tua decisione, almeno non hai la scusa che non mi conosci bene"
"Va bene"

SPAZIO AUTRICE:
suspense! qui per ricordarvi di non scordarvi di mandy, il suo nome tornerà, eccome se tornerà.
sapete di amarmi
XOXOXOXO💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now