chapter:36

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brazil, san paulo📍

"Pierre muoviti alza il culo!"
"Ma perché urli alle 5 del mattino!"
"Perché oggi abbiamo la gara!"
"Ma nemmeno io mi sveglio a quest'ora"
"Da oggi in poi si, dai andiamo a correre!"
"Ti preferivo quando ti svegliavi alle nove"
Roteai gli occhi per l'affermazione di pierre mentre andava al bagno a mettersi una tuta e a lavarsi, avevo ansia lo ammetto, ma dovevo scaricarla in qualche modo, e di certo non mi andava di farlo da sola, sennò a cosa servono i fidanzati se non per torturarli?

pov's pierre:

Entrai nel bagno costretto da Benedetta, sapevo che aveva ansia per questo avevo accettato senza troppe discussioni di andare a correre alle 5 del mattino! Mi misi la prima tuta e maglietta che mi capitò a tiro, e uscii frettolosamente dal bagno, ma appena spalancai la porta mi bloccai subito, la vidi farsi la coda mentre mi guardava, aveva un top rosa che le metteva in risalto tutto il suo magnifico seno, i leggins le fasciavano perfettamente le gambe mettendo in risalto tutte le sue magnifiche forme, mi sembrava di vedere tutto a rallentatore, ma tornai alla realtà quando mi disse:
"Allora andiamo o vuoi continuare a scannerizzarmi?"
"N-no andiamo"
Dissi balbettando come un perfetto idiota, lei si voltò e uscì dalla porta, mentre io cercavo di riprendermi, e anche il mio amico la sotto, cristo perché ogni volta doveva farmi questo effetto!

"Dai pierre muoviti sei lento"
"Sicura che sono ancora lento?"
Dissi correndo il più velocemente possibile verso di lei, una volta raggiunta l'afferrai per i fianchi, ci guardammo per un po' aspettando che qualcuno dei due fece il primo passo, ma decisi di iniziarle a fare il solletico sui suoi fianchi, il suo punto debole.
"Ti prego pierre basta!"
Disse ridendo, e mentre ridevo anche io per pietà smisi, e dopo aver ripreso fiato per le troppe risate, mi fiondai sulle sue labbra, le sue morbide labbra che mi facevano impazzire, per me erano una calamita, non potevo stargli lontano, tantomeno da lei.

Tra un bacio e l'altro le dissi:
"Torniamo in hotel adesso? Almeno ci prepariamo per andare al paddock"
"Va bene"
"Petite stai tranquilla, oggi andrà tutto benissimo ok? Me lo sento"
La vidi annuire e così riprendemmo la corsa verso l'hotel.

pov's benedetta:

Erano le 10, ero uscita dalla doccia, mentre pierre era già andato al paddock per lasciare delle interviste, mi misi la tuta da corsa subito, per stare più tranquilla e per essere pronta, stavo letteralmente impazzendo, ma potevo farcela, del resto era una gara come tante altre, prima o ultima non avrebbe fatto differenza, se arrivavo ultima avrei recuperato, se arrivavo prima avrei festeggiato, non dovevo preoccuparmi.

Scesi le scale dell'hotel, e dopo una chiacchierata veloce con max e charles che mi davano il loro supporto, mi avviai verso il box mclaren, prima dovevo parlare con papà, dovevo sentire cosa mi consigliava e cosa ne pensava di tutto questo, la sua opinione non mi avrebbe condizionato, ma avevo bisogno di sapere se almeno stavolta fosse stato dalla mia parte.

Bussai più volte alla porta ma non ricevetti risposta, così sentii dietro di me:
"Ehy"
Saltai per lo spavento e poi esclamai:
"Cristo papà che colpo!"
"Non pensavo ti spaventassi così tanto"
E si mise a ridere, così dopo averlo guardato male non potei non ridere anche io, ma poi ripresi il discorso:
"Nulla volevo dirti che oggi corro"
"Si lo so"
"Non dici niente?"
"Che devo dire? Sono spaventato e credo che dopo l'incidente sia troppo presto"
"Ah"
Dissi un po' delusa, ma sentii:
"Ma sono fiero di te, ma ora vai che sennò non corri"
"Grazie papà, ti voglio bene"
"Non mi dire così che dopo sto in ansia il triplo"
"Va bene"
Dissi ridendo e mi avviai verso il box, con un sostengono in più di cui ne avevo proprio bisogno.

Stavo sulla monoposto, concentrata, fissavo il semaforo che stava per scattare, di lato avevo pierre, e di fronte perez, potevo farcela, ma dovevo essere prudente e veloce allo stesso tempo, ma questa era una mia specialità.

Prima luce, seconda luce, terza luce, quarta luce, e appena vidi l'ultima luce scattare, accelerai al massimo, pierre mi rimase dietro, mi misi all'esterno di perez, eravamo ruota a ruota, ma vidi il muro troppo vicino, e frenai bruscamente per la paura, scalai in sesta posizione, davanti a me ora avevo sainz, e sarebbe stato una bella spina nel fianco.

Andreas mi diceva che mancavano 5 giri alla gara, pierre era quarto e stava andando bene da quel che sapevo, avevo sainz a meno di un secondo, ma avevo paura, non sapevo se osare o meno, ma poi dissi ad alta voce:
"Sai che c'è? fanculo"
Accelerai al massimo, lo presi nel mirino e mi misi al suo interno, spinsi il più che potevo, non mi importava della curva, doveva arrendersi, e così fece, passai avanti, e mi sentii come se fossi arrivata prima.

Mancava un giro, un solo giro, e avrei tagliato quel maledetto traguardo che avevo iniziato a sognare all'inizio del 75esimo giro.

Finalmente oltrepassai la linea bianca, e andreas mi urlò:
"P5, p5!"
"Woahhhh"
Urlai di gioia, potevo fare meglio, ma questo per me era un buon punto di partenza.

Appena lasciai la monoposto scesi, e salutai il pubblico che urlava, sentire il boato del pubblico era una sola e pura emozione.

In lontananza vidi pierre e corsi verso di lui abbracciandolo e urlai:
"Ce l'ho fatta amore!"
"Ce l'hai fatta petite"

SPAZIO AUTRICE:
questo è il penultimo capitolo soft, poi inizia il big drama, preparatevi ;)
ditemi cosa ne pensate della storia ne necessito
xoxoxo💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now