chapter:34

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monaco, principato di monaco✈️milano, italy

"Sicura di aver preso tutto da casa mia?"
"Si charles"
"E da casa tua?"
"Si"
"Sicura, sicura?"
"Si charles cristo!"
"Scusami se non voglio che lasci niente"
"Ma se anche lasciassi qualcosa basta che prendo un treno o un aereo e con un'ora sto qui, non vado mica al polo nord"
"Da casa mia invece hai preso tutto?"
"Si max"
"Sicura?"
"Non iniziare anche tu verstappen"
Tutti e tre ridemmo, e salimmo sulla portofino rosso fuoco di charles per andare a prendere il treno, e mentre charles guidava sentii:
"Se ti urtiamo tanto potevi chiedere al tuo grande amore di venire qui"
"Max il mio grande amore era impegnato a sistemare casa per due persone e non per una, poi scusa se volevo stare con i miei migliori amici"
"Oh andiamo non fare la vittima ora brown"
"Vuoi un cazzotto verstappen?"
"Finitela di discutere voi due prima o poi mi farete fare un incidente"
"Peccato che se facciamo un incidente ti importerebbe più della tua povera macchina che di noi due"
"Sai benedetta a ripensarci bene daglielo un bel cazzotto a questo stronzo"
"Come reggi uno specchietto a 300 kilometri orari e non riesci a tirarmi un cazzotto leclerc?"
Max stava per dire qualcosa ma lo bloccai con il mio stupendo gancio destro e l'olandese disse:
"Aia!"
"Ah!"
Dissi con fierezza, ma quest'ultimo mi bloccò la testa con il braccio e mi iniziò a scompigliare i capelli:
"Li avevo appena piastrati razza di stupido"
"Ah!"
Disse quest'ultimo imitandomi ed io mi limitai a tirargli un occhiataccia.

Arrivammo in poco tempo alla stazione, e ci sbrigammo a caricare le valige sul treno, quando ricevetti una chiamata da lily:
"Brutta puttanella che non sei altro, ti trasferisci da gasly senza dirmi niente, e io lo vengo a scoprire solo adesso da instagram"
"Calmati stronzetta, da quale page lo sei venuta a sapere"
"Nessuna page, ti ricordi la ragazza che ti odiava mandy?"
"Si"
"Bene ha aperto una pagina per giornalisti è una reporter della formula uno adesso, si vede che ti odia ancora"
"Bah onestamente non mi importa, comunque mi sono scordata di dirtelo"
"Solo tu sai come si può scordare una roba del genere ghiacciolo"
"Ti chiamo appena arrivò va bene?"
"Si"
"Ciao stronzetta"
"Ciao ghiacciolo"
Mi rispose quest'ultima e attaccai sorridendo, e intervenne charles:
"Ti sei scordata di dirlo a lily?"
"Non l'ho fatto apposta"
"Zak almeno lo sa?"
"Si almeno lui si"
E ridemmo tutti insieme, mentre cercai di godermi il
viaggio senza farmi venire il mal di treni.

"Io ancora non ci credo che ti trasferisci, da gasly poi, avevamo dett0 che saresti venuta da me"
"Parla piano che charles dorme, comunque non è meglio se da te ci vieni kelly al mio posto max?"
"Io volevo te"
"Sono sempre qui tanto non mi muovo"
"Si per un po' inizierai a venire, poi a natale mancherai per stare con la sua famiglia, poi a capodanno, poi a pasqua e così via"
"Verstappen ti devo ricordare che facciamo lo stesso lavoro, viaggiamo sempre insieme, e non ci siamo mai separati?"
"Per un po' te ne sei andata"
"Vaffanculo max"
"No fanculo tu"
"No tu"
E continuammo così per un po' finché non venimmo interrotti da una voce assonnata:
"Ma la volete finire voi due? Sto cercando di dormire"
"Il principino si è svegliato"
"Ricordami di buttarti a muro la prossima volta che ti vedo sulla mia traiettoria verstappen"
"Oh andiamo basta voi due, quando vi siete fidanzati non ho detto un emerito cazzo, e voi due ne state facendo la fine del mondo! Se volete supportarmi in questa cosa rimanete qui, se non vi va bene scendere alla prossima fermata!"
Tutte e due dopo le mie parole stettero in silenzio, ed io sfoggiai un sorrisetto soddisfatto, ma vedendo i due abbastanza in colpa roteai gli occhi e dissi:
"Oh avanti venite qui"
Allargai le braccia e i due si fiondarono dentro, stringendoci in un caldo abbraccio, erano belli i tempi così, non si poteva dire che eravamo i migliori amici perfetti, ma eravamo noi, i migliori amici alternativi, spesso ci odiamo, e dopo che litighiamo ci amiamo, potrebbe sembrare un rapporto strano, ma siamo noi, semplicemente noi.

Arrivammo dopo delle belle ore di viaggio a milano centro, dove li chiamammo pierre e ci facemmo spiegare dove abitava, così charles disse nella più totale confusione:
"Sisi abbiamo capito a fra poco francese"
"Ma che cazzo dici se non abbiamo capito niente!"
"Concordo con brown"
Aggiunse max beccandosi un'occhiataccia da me, ma poi charles si giustificò:
"Avanti dimostriamoci capaci di orientarci per una grande città che sarà mai!"

due ore dopo📍

"Che sarà mai, vero charles?"
Dissi guardandolo mentre quest'ultimo arrossiva per la pessima figura:
"Cristo leclerc io ti ammazzo, è da due ore che giriamo a tondo"
"Pensavo fosse più semplice!"
"Come faceva a sembrarti semplice è milano cazzo!"
Dissi ormai esasperata, e poi sbuffando aggiunsi:
"Basta io lo chiamo"
"No dai"
"Charles non fiatare"
Aggiunse max lasciandomi comporre il nome di pierre sulla rubrica mentre Charles si rassegnava di aver fallito miseramente.

"Ragazzi ce l'avete fatta ad arrivare"
"Dillo a charles pierre"
Aggiunse max guardando male charles e io non potei non ridere, mentre pierre parve confuso, cosi una volta sistemare le mie valige ci mettemmo sull'enorme divano di casa di pierre, o ormai dovrei dire di casa nostra e raccontammo tutta la storia a pierre.

"Non è andata proprio così ragazzi!"
"Si charles è andata proprio così"
Dissi ridendo, e non poterono non ridere tutti quanti.

"Noi adesso andiamo"
"Va bene ragazzi"
Dissi abbracciandoli e accompagnandoli fuori di casa:
"Non si perderanno di nuovo vero?"
"Spero di no"
"Allora vieni ti faccio fare un giro della tua nuova casa"
Pierre mi prese per mano e mi portò a visitare l'intera casa che per essere un appartamento era davvero grande, e quando stavamo per finire il tour apri una porta e disse:
"E questa è la nostra camera da letto"
La ammirai completamente, era stupenda, mobili moderni e bianchi, pareti sul grigiastro e un'enorme letto matrimoniale comparso di rose, così non potei non dire:
"Cristo pierre ti amo da impazzire"
"Ti amo anche io benedetta"
E mi fiondai sulle sue labbra, approfondendo il bacio, le mie mani finirono subito tra i suoi capelli, e glieli tirai leggermente, pierre mi lasciò dolci baci sulle labbra, finché non scese sulla mandibola e finché non si soffermò sul collo, lasciai lievi e dolci sospiri, poi pierre si rispostò sulle mie labbra e mi disse:
"Adesso tutti sanno che sei solo mia"
"È sempre stato così"
E ci fiondammo sul letto, della nostra casa, della casa di benedetta brown e pierre gasly.

SPAZIO AUTRICE:
segnatevi bene nella vostra memoria il nome di mandy, perche non sparirà;)
XOXO💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora