chapter:25

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monza, italy📍

Avevo lasciato pierre dormire in camera, ero andata a correre, conoscevo a memoria questa città, e andare a correre mi avrebbe scaricato la forte tensione che provavo.

Più ricordi affioravano nella mia mente più aumentavo la velocità di corsa, forse Christian aveva fatto bene a mandarmi in alphatauri, forse non ero pronta, forse stavo facendo solo una cazzata, sarei potuta schiantarmi, avrei potuto mandare a puttane la macchina, così pierre non avrebbe corso per causa mia, per causa della mia instabilità, per il mio orgoglio.

Stavo tornando al paddock dato che mancava un'ora all'inizio delle prove libere, quando il mio telefono iniziò a squillare, così mi affrettai a rispondere per non far preoccupare nessuno:
"Dove diavolo sei finita?"
"Sono andata a correre pierre, sto tornando ora al paddock"
"Okay ti aspetto qui al box"
"Arrivo"
Dissi velocemente e attaccai, correndo sempre più velocemente, cercando di lasciar fuori tutto, e di concentrarmi sulle mie priorità.

Arrivai velocemente al paddock, e davanti al box vidi subito la figura di pierre, gli andai incontro e lo baciai prontamente, avevo bisogno di affetto, ma venimmo separati dal mio allenatore:
"Benedetta andiamo ti devi andare a mettere la tuta"
Annui all'allenatore e salutai pierre, ma mentre me ne stavo andando, sentii qualcuno prendermi per il polso con forza facendomi voltare, e incontrai il suo sguardo rassicurante:
"Andrà bene petite, sta tranquilla"
"Andrà bene lo so"
Dissi e andai di fretta a mettermi la tuta con il casco per mettermi nella monoposto, ma prima di entrare sentii qualcuno sussurrarmi:
"Sai sei tremendamente sexy con questa tuta"
"Anche qui ti trovo gasly?"
"Sei tu che stai guidando la mia monoposto"
Sorrisi, da attraverso il casco e mi andai a mettere in postazione.

I meccanici mi aiutarono a legarmi con le cinte, ed io nel frattempo mi sistemai i guanti, cercando di farmi un'idea sul circuito e della velocità da mantenere.

Il meccanico mi diede il via e accelerai progressivamente proseguendo la pit lane, feci un giro di riscaldamento, specialmente per far aderire le route all'asfalto.

Quando seppi di aver finito il primo giro decisi di darci dentro, e accelerai il più che potevo, stavo cercando di andare il più veloce possibile, quanto mi permetteva la macchina, ma specialmente quanto mi permetteva il mio cervello, completato il secondo giro sentii l'ingegnere dirmi:
"Grande due giri verdi e un settore viola, siamo terzi! Ora cerca di spingere la macchina al massimo"
"Okay capito"
Dissi e spensi la radio, superai la macchina di mazepin e iniziai a spingere al massimo, ma poi sentii gli acclami del pubblico, e capii che dietro avevo un pubblico, e che dovevo sbloccare quella paura, dovevo premere quel pulsante, quel pulsante pieno di adrenalina, che mi avrebbe dato tutto, che mi avrebbe realizzato.

Finii il secondo giro, poi il terzo, poi il quarto, poi il quinto, poi il sesto, il settimo, l'ottavo, fino ad arrivare al cinquantesimo giro, e sentii l'ingegnere acclamare:
"P2 benedetta! P2!"
Esultai come non mai, avevo sbloccato tutto, avevo vinto, avevo vinto contro me stessa, la mia battaglia interna era in parte finita, il mio amore per i motori era tornato, più forte di prima, più grande di prima.

Scesi dalla macchina contenta e fiera di me stessa, mi congratulai con tutto il team, e mi liberai dal casco, sciogliendomi la coda bassa che mi ero fatta, andai fuori dal box per prendere aria e per salutare il pubblico, quando vedi pierre e Max aspettarmi, mentre charles stava ancora al box come sempre, corsi tra le braccia di Max, e mi disse:
"La mia pilota preferita è tornata!"
"Ce l'ho fatta!"
"Ce l'hai fatta!"
E mi diede un bacio sulla guancia, e io lo abbracciai di nuovo, poi passai a pierre, stavo per abbracciarlo quando lui mi interruppe e mi tese la mano, io la strinsi molto confusa, e intervenì Max:
"Vi lascio un po' da soli"
Annuii e poi spostai lo sguardo sul francese, mentre aveva iniziato a pioviccicare:
"Che hai?"
"Niente pilota preferita"
"Non ci credo tu mi stai dicendo che sei geloso?"
"No non mi importa"
"Beh il tuo comportamento non dice lo stesso"
"Senti lascia stare okay? Ci vediamo dopo"
Se ne stava andando quando lo interruppi:
"Scappi di nuovo pierre?"
"Ah sono io quello che scappa? Non eri tu?"
Incassai il colpo e feci finta di niente, e aggiunsi:
"Sai che c'è non mi importa, continua a fare così"
"Si infatti corri tra le braccia di verstappen e vai da lui a farti abbracciare"
"Ma perché sei così geloso pierre?!"
"Ma non lo vedi come ti guarda, come ti tocca, come preme dalla voglia di abbracciarti, e se vuoi sapere perché faccio così è per io ti a- io ti am-"
"Tu cosa pierre?"
"Sai che c'è fanculo brown"
"No fanculo tu gasly"
Ma la mia risposta era, anche io gasly, anche io ti amo pierre gasly, e dopo questo corsi a cercare lily e charles al bar, feci finta di niente, mi tenni tutto dentro, e corsi sotto la pioggia evitando tutti i giornalisti.

SPAZIO AUTRICE:
i loro vaffanculo non mancano mai, vi è piaciuto il capitolo, non odiatemi ma c'è bisogno di pepe, non so se capite
alla prossima
bacii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora